Ripresa economica, Confartigianato: "Segnali di rallentamento e incertezza tra le imprese italiane"

- di: Barbara Bizzarri
 

Un quadro economico fragile si delinea alla fine dell’estate, con una ripresa del commercio internazionale più lenta del previsto e un clima di incertezza che continua a frenare l’attività economica e gli investimenti delle imprese. Gli ultimi dati statistici, infatti, mostrano una flessione nel settore manifatturiero e un calo delle vendite del Made in Italy, mentre il settore delle costruzioni rallenta. Resistono i servizi, con il turismo che continua a trainare la crescita. La domanda di lavoro rimane solida, con il numero di occupati che supera la soglia dei 24 milioni. Tuttavia, all’orizzonte si profila un ciclo di politica fiscale restrittiva, accompagnato dalla crescente probabilità di un ulteriore taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea. L’aumento dei tassi di interesse ha avuto un impatto particolarmente gravoso sulle imprese italiane, ostacolando gli investimenti necessari per la transizione digitale e green.

Scenario Economico Europeo: Sfide per l’Italia

Le politiche europee impongono all’Italia obiettivi ambiziosi in materia di mobilità elettrica e risparmio energetico degli edifici, mentre la bolla dei prezzi dell’energia non si è ancora del tutto sgonfiata. I conti nazionali pubblicati dall’Istat il 2 settembre confermano una crescita del PIL dello 0,2% nel secondo trimestre 2024 rispetto al trimestre precedente, e dello 0,9% su base annua. L’Ufficio parlamentare di bilancio, ad inizio agosto, prevede una crescita dell’1,0% per il 2024 e 2025, ma questi obiettivi appaiono raggiungibili solo con un pieno utilizzo delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Fiducia delle Imprese in Recupero, ma la Produzione Manifatturiera Resta Debole

Ad agosto 2024, l’indice di fiducia delle imprese ha registrato un miglioramento, trainato principalmente dal settore dei servizi di mercato, con il turismo e i servizi digitali in prima linea. Tuttavia, la ripresa del commercio internazionale resta incerta, con l’export dei paesi del G20 fermo e una contrazione del commercio nell’UE a 27, in particolare per Italia, Francia e Germania. La debolezza della domanda estera si riflette sulla produzione manifatturiera italiana, che nei primi sei mesi del 2024 è scesa del 3,1% su base annua.

Settori in Crisi: Automotive e Moda, Crescono i Segnali di Rallentamento nelle Costruzioni

L’automotive e la moda sono tra i settori più colpiti, con cali rispettivi della produzione del 7,6% e del 9,4% nella prima metà del 2024. La transizione verso la mobilità elettrica si presenta particolarmente complessa per l’Italia, con l’obiettivo di 4,3 milioni di auto elettriche circolanti entro il 2030 ancora lontano. Nel settore delle costruzioni, i primi segnali di raffreddamento congiunturale si sono manifestati nel trimestre marzo-maggio 2024, con una diminuzione dell’1,4% nella produzione rispetto al trimestre precedente.

La Spesa delle Famiglie e l’Occupazione: Dinamiche Contrapposte

La crescita del PIL è sostenuta dal settore dei servizi, con un aumento dello 0,4% nel valore aggiunto nel secondo trimestre 2024. Tuttavia, l’indice di fiducia dei consumatori ha mostrato un’inversione di tendenza ad agosto, con una diminuzione della spesa per beni del 0,7% nel secondo trimestre. In contrasto, il turismo continua a stimolare la crescita, con un aumento del 3,4% delle presenze turistiche nei primi cinque mesi del 2024.

Sul fronte occupazionale, nonostante l’incertezza economica, il mercato del lavoro rimane in espansione, con un aumento significativo del numero di occupati, trainato soprattutto dagli autonomi. A luglio 2024, il numero di occupati ha raggiunto 24 milioni, con un incremento di 490 mila unità rispetto a luglio 2023.

Credito e Investimenti: Un Contesto di Pressione per le Imprese Italiane

In attesa delle prossime decisioni della BCE sui tassi, a giugno 2024 il costo del credito per le imprese italiane si è attestato al 5,33%, superiore di 25 punti base rispetto alla media dell’Eurozona. La stretta monetaria ha pesato sugli oneri finanziari delle imprese, con un incremento di 370 punti base negli ultimi due anni. Queste tensioni sul costo del credito hanno ridotto la domanda di prestiti, mentre gli investimenti delle imprese nel primo trimestre 2024 sono calati del 2,7% su base annua, compromettendo le transizioni digitale e green.

Energia: La Bolla dei Prezzi

La bolla dei prezzi dell’energia non si è ancora del tutto ridimensionata. A luglio 2024, la domanda di energia elettrica è aumentata del 4,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con prezzi dell’elettricità ancora superiori del 49,9% rispetto alla media del 2021. L’andamento delle quotazioni all’ingrosso dell’energia elettrica, pur mostrando un calo del 10,5% rispetto al 2021, indica che il ritorno a una piena normalità è ancora lontano.

Conclusioni

Il contesto economico di fine estate evidenzia una serie di sfide per l’Italia, tra cui un rallentamento della ripresa, pressioni sui costi del credito e una domanda energetica ancora elevata. Mentre la fiducia delle imprese e del mercato del lavoro offrono segnali positivi, il futuro rimane incerto, richiedendo politiche economiche e industriali mirate per sostenere la crescita e affrontare le transizioni in corso.

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