I laburisti in dieci punti, ecco il programma per vincere le elezioni

- di: David Lewis
 
Alla fine siamo arrivati al punto essenziale, quello di capire cosa propongono i partiti come ricetta per vincere le elezioni nel Regno Unito, che si avvicinano molto più velocemente di quel che sembra, visto che ormai - dando per scontata la vittoria dei superfavoriti laburisti - si comincia a guardare al "dopo voto".
È quindi interessante cominciare a leggere i programmi, a cominciare da quello laburista, che, sicuramente più di quello non ancora molto definito dei conservatori, ha maggiori probabilità di essere realizzato (o, almeno, di tentare di farlo).

I laburisti in dieci punti, ecco il programma per vincere le elezioni

Per Sir Keir Starmer, leader dei laburisti, in cima alle priorità ci sono le disfunzioni del Servizio sanitario nazionale, tanto da fargli dire che, una volta al governo, vuole ridurre i tempi di attesa, aumentando di 40 mila gli appuntamenti settimanali che vengono fatti ora, chiedendo ai medici di lavorare anche di sera e nei week end.
Una rivoluzione che non si può fare a costo zero e che, dicono i laburisti, sarà finanziata perseguendo l'evasione fiscale e riducendo i benefici, in termine di una tassazione estremamente favorevole, degli stranieri che risiedono regolarmente nel Regno Unito.

Questo obiettivo merita un approfondimento. 40.000 visite e operazioni extra a settimana significano 2 milioni di ''appuntamenti'' aggiuntivi all'anno. In termini percentuali, si tratta di un aumento piuttosto modesto – meno del 2% – poiché ogni anno vengono eseguiti oltre 140 milioni di test, esami, visite e interventi chirurgici.
Ma, se i laburisti vincessero e attuassero in pieno questo punto, significherebbe andare in controtendenza rispetto agli ultimi anni. Nonostante abbia ottenuto più soldi e abbia impiegato più personale, convincere il servizio sanitario nazionale a visitare più pazienti per il trattamento pianificato si è rivelato difficile da ottenere.

La cifra di oltre 140 milioni si riferisce al 2022-23 – l’ultimo anno per il quale disponiamo di dati – che è quasi esattamente la stessa del 2019-2020 e del 2018-19.
Altro punto, molto sentito dai britannici, è quello dell'immigrazione clandestina, che il labour vuole contrastare istituendo ''un nuovo comando per la sicurezza delle frontiere con centinaia di nuovi investigatori specializzati e utilizzando i poteri antiterrorismo per annientare le bande criminali dei barconi"
I laburisti, contrariamente alla narrazione che fanno di loro i conservatori, non hanno intenzione di aumentare il peso fiscale sulle persone fisiche, quindi nemmeno modificando le aliquote base, più elevate o aggiuntive, dell'imposta sul reddito, cioè l'Iva.

"Il lavoro - dicono i laburisti - limiterà l'imposta sulle società all'attuale livello del 25%, il più basso del G7''.
Sul fronte dell'energia - altro tema centrale della politica britannica - se dovessero vincere i laburisti, sarà costituita la Great British Energy, definita ''una società pubblica di energia pulita'' che sarà pagata ''con una tassa sui giganti del petrolio e del gas"
Ovviamente, tra i temi che i laburisti vogliono affrontare con decisione (e in modo diverso dai conservatori) c'è quello della sicurezza.
Starmer ha infatti auspicato che siano colpiti i comportamenti antisociali (argomento che si lega al disagio che si manifesta nei ragazzi, con irrazionali esplosioni di violenza gratuita) ''con più polizia di quartiere pagata ponendo fine a contratti inutili, ulteriori dure sanzioni per i trasgressori e una nuova rete di centri giovanili".

Altro pilastro dell'architettura sociale del Paese e che, per il Labour, merita correzioni rispetto ad oggi, è quello dell'Istruzione, per il quale si prevede il reclutamento di 6.500 nuovi insegnanti in materie chiave. I soldi necessari si troveranno ''ponendo fine alle agevolazioni fiscali per le scuole private".
Interventi sono anche previsti per aiutare le famiglie con bambini, grazie all'erogazione di buoni pasti gratuiti in ogni scuola primaria, e per abbassare l'età del voto attivo, dando ai ragazzi di 16 e 17 anni il diritto di partecipare a tutte le elezioni.

Infine la Camera dei Lord, un ''vecchio'' problema di cui si torna ciclicamente a discutere. La riforma che i laburisti vogliono portare avanti è, a dire poco, radicale, eliminando il diritto dei pari ereditari di sedere e votare alla Camera dei Lord, introducendo anche un tetto di età, previsto in 80 anni.
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