Proteste, Gualtieri: "Lo stato non può tollerare la violenza"

 
L'Italia si prepara ad affrontare un nuovo e complicato periodo dopo la firma sul decreto Ristori annunciata nella serata di ieri dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Ma le misure introdotte dall'ultimo Dpcm hanno scatenato proteste, anche violente, nelle piazze di diverse grandi città in tutto il paese.

Da Napoli a Milano, passando per Torino e Roma, sono stati diversi gli episodi di tensione che hanno visto anche l'intervento delle forze dell'ordine. Di questo e della situazione generale ha parlato oggi Roberto Gualtieri.

Il ministro dell'Economia è intervenuto nella trasmissione televisiva "Uno Mattina" in onda su Rai1 per parlare del nuovo decreto: "Nel terzo trimestre avremo un ottimo risultato grazie al rimbalzo economico che ci ha dato nuove risorse, se riusciremo a controllare i contagi ed evitare nuove misure drastiche potremo rimanere nel range di previsioni formulato per poi fare grandi investimenti".

Gualtieri ha commentato le tensioni nelle strade: "Le proteste di questi giorni sono state rese violente da gruppi di neofascisti che non hanno nulla a che vedere con le categorie in difficoltà, loro si approfittano delle sofferenze dei lavoratori per sfociare in questi comportamenti. Ma lo Stato non tollererà la violenza. Le preoccupazioni dei commercianti e di chi possiede un'attività sono più che legittime ed è pesante dopo questo 2020 pensare di dover chiudere di nuovo, misure simili sono state già prese in tutta Europa proprio per evitare nuovi lockdown quindi per ora è necessario farlo. Per ora noi abbiamo scongiurato questa ipotesi ma solo grazie a misure di sostegno molto veloci, oltre ai ristori a fondo perduto per i prossimi 90 giorni siamo riusciti a introdurre il credito di imposta sugli affitti e a eliminare la seconda rata IMU. La lentezza nell'erogazione della Cassa Integrazione della prima fase è stata intollerabile, ora abbiamo nuovi strumenti di erogazione e saremo più rapidi".
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