Pitti Immagine Uomo, Felloni (Federmoda): “Indispensabile più attenzione al fashion retail per la crescita del settore”

- di: Barbara Bizzarri
 

“L’edizione estiva del Pitti Immagine Uomo, che ha accolto l’Assemblea nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, ha confermato la propria leadership internazionale della Moda uomo all’insegna dello stile, ricerca, innovazione e sostenibilità”, ha affermato il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni.

Pitti Immagine Uomo, Felloni (Federmoda): “Più attenzione al fashion retail per la crescita del settore”


“Pitti – prosegue Felloni – è un fondamentale momento di promozione delle relazioni tra produttori e operatori commerciali che, come trama e ordito, s’intrecciano per dar vita ad un tessuto pregiato e resistente. Durante questa manifestazione, interprete dei cambiamenti del lifestyle, design e sostenibilità, i Presidenti provinciali di Federazione Moda Italia-Confcommercio si sono confrontati sul presente e soprattutto sul futuro del retail anche alla luce degli aumenti dei prezzi della produzione che rischiano di rallentare la ripartenza dei consumi. Dal monitoraggio mensile delle vendite dei prodotti di moda effettuato sulle aziende associate emerge un positivo andamento nel I trimestre 2023 (a gennaio +8,9%; a febbraio +5,3%; a marzo + 8,7%), ma dopo il calo medio del 3,5% ad aprile è seguito un -9,8% di maggio sullo stesso mese dell’anno scorso. Un dato condizionato dal clima troppo freddo per la stagione e soprattutto per l’evento alluvionale che ha colpito parte dell’Emilia e soprattutto la Romagna, anche con perdite in alcune zone superiori al 50% che hanno inciso sulla media nazionale”.

 

“Occorre, da un lato - ha concluso il presidente di Federmoda - una sempre maggior collaborazione tra produttori/fornitori, showroom e retail per trovare soluzioni adeguate; dall’altro che il Governo ascolti le istanze della categoria, come ribadito dalla nostra Assemblea. In particolare serve un intervento urgente sulle locazioni commerciali come, ad esempio, un credito d’imposta del 30% oppure la cedolare secca sugli affitti commerciali condizionati all’obbligo di una congrua riduzione dei canoni di affitto dopo accordo specifico tra locatore e conduttore. Inoltre, abbiamo chiesto un ‘bonus moda’, come quelli già sperimentati per automobili e arredamento, a seguito della consegna nei negozi di moda di prodotti usati dai consumatori. Con la recente approvazione del Consiglio dei Ministri del DDL sul Made in Italy, Federazione Moda Italia auspica un’aliquota Iva agevolata del 10% sui prodotti di moda sostenibili e made in Italy”.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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