Nell’intervista si affrontano i temi centrali dello sviluppo delle infrastrutture digitali in Europa: la crescita della connettività mobile, lo sforzo tecnologico e finanziario necessario per sostenerla, il ruolo industriale di Cellnex a livello internazionale, l’importanza della resilienza delle reti e il contributo che tali infrastrutture possono fornire all’autonomia tecnologica europea. Patuano spiega come la compagnia, oggi attiva in dieci Paesi, stia lavorando per garantire qualità del servizio, continuità operativa e sicurezza, fattori considerati decisivi per un continente che vuole ridurre la dipendenza da altri mercati e rafforzare la propria sovranità digitale.
Premio per Aerospazio e Difesa, Marco Patuano: “Le reti digitali sono la nuova infrastruttura strategica dell’Europa”
Dottor Patuano, negli ultimi anni Cellnex è diventata un player globale. Come si mantiene alta la qualità del servizio in un contesto così competitivo?
Negli ultimi dieci anni la connettività è diventata una necessità irrinunciabile. Oggi rinunciare al cellulare è quasi impossibile, perché sulle reti digitali passano comunicazioni, servizi pubblici, transazioni finanziarie, intrattenimento e buona parte della nostra vita quotidiana. Questo sviluppo richiede infrastrutture sempre più capillari ed evolute.
Per sostenere questa crescita occorre un enorme impegno tecnologico e finanziario, ma soprattutto ingegneristico. Parliamo di migliaia di torri, di sistemi di trasmissione che devono funzionare senza interruzioni e di investimenti costanti nell’innovazione.
Il nostro compito è fornire infrastrutture affidabili, efficienti e pronte a supportare future evoluzioni come il 5G standalone e l’Internet of Things. Essere presenti in dieci Paesi europei ci ha insegnato che industrializzazione non significa standardizzazione cieca, ma capacità di replicare modelli operativi solidi mantenendo qualità e adattamento ai territori. Questo, per noi, è il vero fattore competitivo.
L’Europa punta sull’autonomia tecnologica. In che modo la vostra strategia può contribuire a renderla meno dipendente da altri mercati?
Quando si parla di autonomia tecnologica si pensa subito all’innovazione, ma il concetto è più ampio: riguarda la sicurezza, la resilienza, la capacità di un continente di non fermarsi mai. Reti robuste e protette sono un pezzo decisivo della sovranità europea, tanto quanto i semiconduttori o l’intelligenza artificiale.
Il nostro contributo sta proprio qui. Lavoriamo per costruire infrastrutture che reggano a qualsiasi stress, che rimangano operative anche sotto pressione e che garantiscano connettività continua a cittadini, istituzioni, imprese. Significa investire in ridondanza, in cyber-security, in manutenzione avanzata e monitoraggio in tempo reale.
L’Europa, per diventare meno dipendente da altri mercati, deve puntare su una filiera tecnologica interna che sia autonoma, scalabile e aperta all’innovazione. Noi facciamo la nostra parte, con una piattaforma che mette al centro interoperabilità e sviluppo industriale. Più l’infrastruttura è solida, più l’Europa può competere davvero.
MARCO PATUANO - CEO GLOBAL DI CELLNEX TELECOM
Attualmente Amministratore Delegato di Cellnex Telecom, società quotata all’IBEX e leader paneuropea nelle infrastrutture digitali. Nato ad Alessandria nel 1964, laurea-to in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi di Milano, ha maturato un’esperienza pluriennale nel settore delle telecomunicazioni, contribuendo alla co-stituzione di TIM e al suo sviluppo internazionale. Ha ricoperto incarichi di vertice in Telecom Argentina e nel Gruppo Telecom Italia (Amministratore Delegato 2011-2016), nonché in Edizione S.r.l. (2016-2019). Fondatore di MP Invest, ha guidato ope-razioni strategiche su Inwit e Digital Value. È stato Presidente di A2A (2019-2023) e Senior Advisor di Nomura per l’Italia e l’Europa.