La fibra ottica di Open Fiber al servizio dello studio dei terremoti

- di: Daniele Minuti
 
Sono stati presentati, durante una conferenza stampa ad Ascoli, i primi risultati del progetto MEGLIO (acronimo di Measuring Earthquakes signals Gathered with Laser Interferometry on Optic Fibers), derivanti dalla sperimentazione sulla tratta di fibre ottiche di Open Fiber che collegano i PoP di Ascoli Piceno e Teramo: l'obiettivo del progetto è creare un sistema di monitoraggio delle onde sismiche grazie all'uso di Fiber Sensing (che permette di misurare in tempo reale lungo il cavo in fibra ottica).

La fibra di Open Fiber strumento per lo studio dei terremoti nel progetto MEGLIO

Al progetto con Open Fiber stanno partecipando anche l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Bain & Company e Metallurgica Bresciana: l'operazione è la prima che punta al monitoraggio dei terremoti grazie alle fibre ottiche in contesto terrestre.

La sperimentazione di durata biennale ha visto, nella prima fase la realizzazione di sensori laser interferometrici installati a giugno a ridosso della fibra in questione, che hanno fornito grande quantità di dati già disponibili sui server di Open Fiber e poi studiati da Bain&Company, che infine andrà a fornirli a INGV: se i test andranno a buon fine, i sensori saranno applicati all'intera rete con l'Italia che si troverebbe a disposizione un sistema di monitoriaggio innovativo ed efficace per i movimenti sismici.

Francesco Carpentieri, Responsabile Ingegneria del Trasporto di Open Fiber, ha commentato: "Questa applicazione della fibra ottica sia un’altra esternalità positiva della rete Open Fiber, che potrebbe trovare numerose applicazioni che vanno oltre il monitoraggio dei terremoti. Il Fiber sensing trasforma un comune cavo in fibra ottica in una serie continua di migliaia di ‘microfoni’ virtuali che ascoltano in tempo reale le vibrazioni e i suoni prodotti nell’ambiente in cui si trova il collegamento in fibra. Attraverso l’uso di avanzati algoritmi software è possibile ascoltare, monitorare e rilevare diverse attività ed eventi che accadono nell’ambiente, non solo sismi ma anche il traffico dei veicoli e persone, scavi, perdite nelle condotte energetiche, difetti sulle linee di trasporto ferroviarie, e così via".

Davide Calonico, Responsabile Divisione di Metrologia Quantistica all’INRiM, ha dichiarato: "INRiM ha progettato, realizzato e installato il sensore, portando il contenuto di innovazione e di trasferimento tecnologico della scienza delle misure e della metrologia. Insieme ad Open Fiber ha curato la piena compatibilità con la rete dati esistente, con INGV sviluppa il confronto dei dati misurati rispetto a sismografi convenzionali e con BAIN si occupa dei modelli più avanzati di analisi del dato".

Francesco Piccolo Director, Data Science, Advanced Analytics Group di Bain&Company,  ha aggiunto: "Bain & Company, attraverso il suo team AAG dedicato agli Advanced Analytics, immagazzina, processa ed analizza i dati ricevuti da INRIM. Bain si occupa inoltre della creazione e installazione di un’applicazione che permetta di estrarre e monitorare dati storici e real time con l’obiettivo di sviluppare nel lungo periodo un algoritmo in grado di rilevare i terremoti sfruttando le fibre ottiche già installate sul territorio nazionale".

Andrè Herrero, Primo Ricercatore dell’INGV, ha commentato: "Il ruolo principale dell’INGV nel Progetto MEGLIO è la validazione delle osservazioni realizzate sulla fibra ottica, grazie alla sua rete di oltre 500 strumenti ripartiti sul territorio nazionale. L’INGV condivide le registrazioni delle stazioni sismiche vicine e le confronta con le rilevazioni fatte tramite la fibra ottica. Una stazione sismica supplementare è stata installata vicino alla strumentazione MEGLIO ad Ascoli Piceno proprio per paragonare i dati rilevati. Inoltre, i ricercatori dell’INGV offrono consulenze in materia di terremoti, propagazione delle onde e interpretazioni delle osservazioni a supporto del progetto MEGLIO".
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