Usa: Amazon nega il software di identificazione alla polizia

 
Il cosiddetto ''effetto George Floyd'' - l'afroamericano soffocato durante l'arresto, a Minneapolis - continua negli Stati Uniti: Amazon ha deciso di vietare per un anno alla polizia di utilizzare il suo software di riconoscimento facciale ''Rekognition'', dopo l'ondata di proteste che stanno investendo l'America e che hanno nel mirino l'uso della forza da parte degli agenti e il ripetersi di casi di razzismo contro la comunità nera.

La decisione di Amazon non è isolata, perché, dopo le proteste dopo la morte di Floyd, aziende, così come le autorità locali e nazionali, hanno cercato di reagire alle pressioni della strada e dei social network, diventati il veicolo per le sempre più pressanti richieste di modifica delle modalità operative della polizia, a cominciare dai sistemi di sorveglianza che, si sostiene, colpiscono in modo spropositato i neri.

La stessa Camera dei rappresentanti (che è a maggioranza democratica) ha votato un provvedimento mirato a modificare la cultura della polizia che, negli Stati Uniti, dipende dalle amministrazioni locali.

Tra gli obiettivi della determinazione della Camera, la creazione di un registro nazionale per gli agenti di polizia che commettono errori nell'esercizio del loro mandato; agevolare i procedimenti giudiziari contro gli ufficiali e modificare le modalità del loro reclutamento e della loro formazione.

''Speriamo che questa moratoria di un anno conceda al Congresso abbastanza tempo per mettere in atto le regole appropriate'', ha sostenuto Amazon in un comunicato. Una misura che, però, non è ritenuta sufficiente da organizzazioni come la American Civil Liberties Union (ACLU), che ha chiesto ad Amazon di non fornire la tecnologia di riconoscimento facciale alle forze dell'ordine per almeno due anni.

In una petizione on line, le associazioni che promuovono l'uguaglianza razziale hanno chiesto ad Amazon di interrompere ogni collaborazione con le forze di polizia, accusando il gruppo di Seattle di guadagnare dall'ingiustizia sistematica, dalla discriminazione e dalla violenza contro le comunità nere.

Amazon ha realizzato un sistema di riconoscimento facciale e, più in generale, di telecamere di sorveglianza che, se utilizzate dalle forze di polizia, come l'Ice (che lotta l'immigrazione illegale), possono dare un forte contributo all'operato degli agenti.

Il sistema delle telecamere sono ad uso privato, ma i proprietari possono consentire alla polizia l'accesso alla videosorveglianza. Ad ottobre Amazon aveva riconosciuto che, come tutte le tecnologie , il riconoscimento facciale poteva essere utilizzato in modo improprio, comunque assicurando che stava fornendo indicazioni a tutti i clienti del software Rekognition, comprese le forze dell'ordine, su come usarli.

Il gruppo di Jeff Bezos ha comunque affermato che la moratoria non si applica alle organizzazioni che usano Rekognition per salvare le vittime della tratta di esseri umani o trovare bambini scomparsi. La decisione di Amazon segue quella presa lunedì da Ibm di sospendere la vendita del software di riconoscimento facciale a scopo di identificazione, opponendosi all'uso di qualsiasi tecnologia a fini di sorveglianza di massa, profilazione razziale e violazioni dei diritti umani e delle libertà di base.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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