Lavoro: risale l'occupazione ma ci sono 900.000 inattivi in più da febbraio a marzo

 
L'ultimo rapporto sulla disoccupazione pubblicato dall'Istat lancia segnali contrastanti sul reale stato del mercato del lavoro nel nostro paese fino a maggio, naturalmente ancora provato dagli effetti della crisi per i contagi da Coronavirus.

L'Istituto infatti dipinge un quadro in cui si nota una lieve spinta verso la normalizzazione nel campo occupazionale: "I dati mensili di maggio denotano un'evoluzione differente rispetto a marzo e aprile, la diminuzione dell'occupazione è meno forte, i disoccupati salgono sensibilmente dopo il sollevamento di alcune restrizioni e c'è un lento recupero di ore lavorative".

Naturalmente però le ripercussioni della crisi da Covid-19 si sentono ancora con il livello di occupazione che "è calato di più di 500.000 unità dallo scorso febbraio, con un aumento del numero degli inattivi di circa 900.000 unità e persone che cercano occupazione fino a 400.000. I tassi di occupazione e disoccupazione sono diminuiti di più di un punto percentuale negli ultimi 90 giorni".

A essere colpite dal calo dell'occupazione sono soprattutto le donne (-0,7% rispetto allo 0,1% degli uomini), i lavoratori al di sotto dei 50 anni e i dipendenti (calo dello 0,5%), con i numeri di indipendenti e ultracinquantenni in lieve aumento.

In totale il tasso di disoccupazione è risalito fino al 7,8% con un incremento di circa 1,2 punti e un tasso nella fascia giovanile di 23,5% (2 punti in più). Risale anche il numero degli italiani che sono in cerca di un lavoro (+18,9% per un totale di 304.000 unità) con un tasso maggiore fra le donne rispetto agli uomini (+31,3% contro un +8,8%).
Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli