La settimana bianca continua a essere un appuntamento identitario per milioni di italiani, ma nel 2025 assume una forma nuova. Non è più solo sci, non è più solo pista. Secondo l’indagine condotta da Mountain Maps, quasi otto italiani su dieci hanno vissuto almeno una vacanza invernale in montagna e oltre la metà ha deciso di tornare anche quest’anno. A cambiare è il modo di vivere l’esperienza: più consapevole, più pianificato, sempre più supportato dalla tecnologia.
Settimana bianca, la montagna si digitalizza: l’app che cambia il modo di sciare e camminare
Il Trentino-Alto Adige resta la meta di riferimento, scelta da oltre il 63% dei vacanzieri. Seguono Veneto, Lombardia e Piemonte, territori che continuano a intercettare flussi grazie a servizi rodati e a una percezione di affidabilità. Ma dietro i numeri si muove un cambiamento profondo: chi sale in montagna oggi sceglie non solo dove andare, ma come muoversi una volta arrivato.
Dallo sci alla montagna “slow”
Sci alpino e snowboard tengono, ma non dominano più in solitaria. Crescono trekking invernale, ciaspolate, passeggiate nella natura e wellness. Più di un quarto dei vacanzieri cerca ritmi lenti e benessere, trasformando la montagna in uno spazio di rigenerazione. È una domanda nuova che spinge il turismo a diversificare l’offerta e a integrare servizi digitali capaci di orientare anche chi esce dai percorsi più battuti.
Il nodo dei costi e la scelta della qualità
Il prezzo resta un freno: sei italiani su dieci rinunciano alla settimana bianca perché considerata troppo cara. Tra chi parte, però, la spesa si concentra tra i 200 e i 500 euro, con una quota crescente che sale oltre. Un terzo dei viaggiatori prevede di spendere più dello scorso anno, non solo per l’inflazione ma per rendere la vacanza più completa. In questo contesto, la tecnologia diventa uno strumento per “valorizzare” la spesa, riducendo imprevisti e aumentando il senso di controllo.
Paure diffuse, sicurezza decisiva
La montagna resta affascinante, ma anche percepita come fragile. Quasi la metà degli appassionati teme la scarsa visibilità, circa un terzo il rischio valanghe. Segnaletica insufficiente e paura di perdersi completano il quadro. Timori che incidono direttamente sulle scelte: dove andare, quali percorsi affrontare, quanto spingersi fuori pista o lontano dai comprensori più noti.
L’app come nuova infrastruttura invisibile
È qui che entra in gioco Mountain Maps. L’app nasce per orientare, pianificare e rendere leggibile la montagna contemporanea. Non si limita a mostrare sentieri: utilizza dati avanzati e intelligenza artificiale per costruire itinerari personalizzati, accessibili anche offline, adattati alle esigenze dell’utente. Un cambio di paradigma rispetto alle mappe tradizionali, spesso statiche e poco integrate con le condizioni reali del terreno.
Layer Pendenze e Neve, la montagna diventa leggibile
Tra le funzionalità più innovative spiccano i nuovi layer dedicati a pendenze e neve. In pochi secondi l’utente può visualizzare l’inclinazione del terreno e la profondità del manto nevoso, informazioni decisive per valutare la sicurezza di un percorso. Questi dati vengono integrati automaticamente negli itinerari suggeriti dall’app, riducendo l’improvvisazione e aumentando la consapevolezza, sia per chi scia sia per chi cammina.
Un navigatore europeo per sciatori
Mountain Maps non è solo per escursionisti. All’interno dell’app è presente un vero navigatore per sciatori, che raccoglie tutti i comprensori europei. Piste blu, rosse e nere, impianti di risalita, collegamenti e funicolari sono visibili a colpo d’occhio. In caso di necessità, l’app calcola il percorso più rapido per rientrare a valle o raggiungere un rifugio, una funzione che diventa cruciale soprattutto in comprensori poco conosciuti.
Dalla performance alla consapevolezza
Secondo Denny Calovi, CEO di Mountain Maps, la montagna moderna richiede strumenti che aumentino la sicurezza senza togliere libertà. È un passaggio culturale prima ancora che tecnologico: meno eroismo, più pianificazione; meno improvvisazione, più conoscenza del territorio. L’app si inserisce in questa evoluzione, diventando parte integrante dell’esperienza outdoor.
La settimana bianca nell’era digitale
La vacanza in montagna del 2025 racconta un turismo che cambia pelle. L’esperienza non inizia più all’arrivo sugli sci o sul sentiero, ma prima, sullo schermo di uno smartphone. Mappe digitali, dati e intelligenza artificiale diventano una nuova infrastruttura invisibile, capace di incidere su sicurezza, qualità e sostenibilità. La settimana bianca resta un rito, ma oggi passa anche da un’app.