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L’arte nel weekend, dagli scatti di Lee Miller alle sperimentazioni artistiche di Picasso

- di: Samantha De Martin
 
L’arte nel weekend, dagli scatti di Lee Miller alle sperimentazioni artistiche di Picasso

FOTO: Luigi Spina, Cappella di S.Maria Maddalena Eremo delle Carceri © Luigi Spina

A Roma un insolito Picasso

Un Picasso insolito va in scena al Museo Storico della Fanteria di Roma, dove la mostra “Picasso. Il linguaggio delle idee" passa in rassegna le sperimentazioni artistiche del maestro. Non troverete tele, ma incisioni ad acquatinta della serie Sable Mouvant (Reproduction after a work) realizzate nel 1966 per illustrare il testo del poeta Pierre Reverdy, e ancora litografie, linoleografie, come testimoniano i 20 esemplari a colori della suite Linoleos, oltre a una serie di fotografie di Edward Quinn che ritraggono Picasso in situazioni familiari.

Dopo essersi dedicato per anni alla pittura il maestro volle infatti misurarsi con altre modalità espressive. Quando iniziò a ospitare a casa sua, lo studio in rue Des Grands-Augustins a Parigi, numerosi artisti, scrittori, poeti che fuggivano dalla Spagna per il regime franchista, trovò ispirazione per diverse forme della sua espressione artistica. Così tra le cento opere esposte nel percorso prodotto da Navigare Srl si possono trovare alcuni esemplari della vasta produzione in ceramica degli anni ’50 in collaborazione con il laboratorio Madoura di Vallauris in Provenza-Costa Azzurra. E poi le Tricorne che racchiudono invece le ispirazioni artistiche che Picasso trasse dai Balletti Russi dal 1917, realizzando anche riproduzioni dei 24 disegni (Reproduction after a work) per il balletto spagnolo, esposti in mostra.

A Vicenza la bellezza del pianeta secondo Cristina Mittermeier

Alle Gallerie d’Italia di Vicenza, Intesa Sanpaolo apre al pubblico la mostra “Cristina Mittermeier. La Grande Saggezza” a cura di Lauren Johnston e in collaborazione con National Geographic.

Circa 80 fotografie, di cui tre inedite, offrono una panoramica sul lavoro di ricerca della fotografa, biologa marina e attivista che, nel corso degli anni, ha fatto scoprire al pubblico la bellezza del pianeta, dai paesaggi alla fauna selvatica in continua evoluzione, fino alle diverse culture e tradizioni delle popolazioni che vivono in simbiosi con la natura.

I visitatori intraprenderanno un viaggio attorno ai tre grandi temi del mondo sottomarino, del mondo terrestre e dei popoli tribali, condividendo con l’artista il concetto di "enoughness” come via per comprendere quale sia il nostro posto all’interno dell’ecosistema globale, per un’esistenza più sostenibile e consapevole.

Attraverso i suoi scatti Mittermeier testimonia tradizioni, rituali e conoscenze tramandate di generazione in generazione invitandoci a riflettere sulla "grande saggezza" alla base del mondo.

L’Umbria di San Francesco negli scatti di Luigi Spina in mostra a Perugia

La spiritualità francescana, i luoghi del santo nei quali il tempo sembra essersi fermato rivivono nelle fotografie di Luigi Spina, lavori di grande formato dove i contrasti e le trasparenze del bianco e nero sposano la matericità di luce e ombra che la macchina fotografica ha impresso loro.

Alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia la mostra “Luigi Spina. Omaggio all’Umbria di San Francesco, inserita nel percorso di visita della collezione permanente del Museo, a cura di Costantino D’Orazio, vuole essere un omaggio all’Umbria del santo del quale si sta per celebrare l’ottavo centenario della morte, che ricorrerà nel 2026.

Il prologo di questa immersione di Spina nella spiritualità francescana è rappresentato dall’esperienza di un grande fotografo italiano Fulvio Roiter che Spina ha ammirato e il cui lavoro Ombrie, terre de San François, realizzato per la casa editrice svizzera Guilde du Livre nel 1955, ha rappresentato un elemento di confronto per la sua ricerca attuale.

Il pubblico riconoscerà nel percorso luoghi di intensa spiritualità, dalla Località Case Colle a Gubbio alla Chiesa di Santa Maria Assunta a Caprignone, dall’Abbazia di San Benedetto al Subasio alla Cappella di Santa Maria Maddalena, Eremo delle Carceri fino alla Chiesa di San Francesco della Pace a Gubbio.

Torino omaggia Lee Miller

Gli infiniti sguardi della fotografa americana Lee Miller si mostrano a Camera – Centro Italiano per la Fotografia di Torino attraverso 160 immagini, tutte provenienti dai Lee Miller Archives.

Curata dal direttore artistico di CAMERA Walter Guadagnini, la mostra Lee Miller. Opere 1930-1955 si concentra sull’intensa attività tra gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento dell’autrice americana, ponte ideale tra gli Stati Uniti - la sua terra natale - l’Europa, dove si trasferisce ancora giovane e dove decide di stabilirsi.

Musa ispiratrice di Pablo Picasso, Max Ernst, Paul Éluard, la fotografa strinse rapporti con artiste del calibro di Eileen Agar, Leonora Carrington, Dorothea Tanning, realizzando alcune delle immagini più significative della storia della fotografia surrealista, contribuendo anche alla scoperta della solarizzazione, tecnica che lei e Man Ray utilizzarono.

Tra i servizi più noti, le tragiche immagini dei campi di concentramento e quelle del disfacimento della Germania nazista.

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