Dal giardino al museo. Appuntamenti con la bellezza nel weekend del 2 giugno

- di: Samantha De Martin
 

Foto: Francesco Jodice, “Capri, The Diefenbach Chronicles, #003”, 2013 © Francesco Jodice - Museo di Fotografia Contemporanea, Milano-Cinisello Balsamo

Giardini d’autore e dimore storiche da scoprire, da nord a sud. Ma anche mostre, dalla street art alla fotografia. Il lungo weekend del 2 giugno ha in serbo tante sorprese per gli appassionati dell’arte e della bellezza en plein air.

Sabato 3 e domenica 4 giugno, in occasione dell’iniziativa "Appuntamento in giardino", promossa da APGI-Associazione Parchi e Giardini d’Italia con il patrocinio del Ministero della Cultura e di ANCI - Associazione nazionale dei Comuni italiani, con il supporto di Ales Spa e il contributo di ICS-Istituto per il Credito Sportivo, sarà possibile partecipare in tutta Italia ad oltre 250 eventi ospitati in parchi e giardini, alcuni dei quali aperti in via eccezionale.

Basta andare sul sito di APGI per scoprire le aperture e lasciarsi guidare dalle ricche proposte che spaziano dalle visite guidate ai corsi di yoga tra musiche e dimore da sogno, dal giardino barocco di Valsanzibio (in Veneto) a Casa Lajolo nell'antico borgo di San Vito, sulla collina di Piossasco, in provincia di Torino, da Villa Garzoni in provincia di Pistoia a Villa Carlo Ruggiero, in provincia di Reggio Calabria, uno degli esempi più interessanti di Villa comunale del Meridione.

Immancabile l’agenda delle mostre. Eccone alcune da non perdere.

Endless a Milano

Ci sono opere come la celebre “Chapel”, simbolo iconografico del luogo sacro del consumismo, o “Lizzy Vuitton”.

“Uso i marchi e i loghi come commento alla cultura moderna e mai come una critica. Prendo semplicemente quello che vedo nel mondo e lo riconfiguro, per dare un senso, ma non in modo negativo” spiega Endless, lo street artist tra i più famosi al mondo, il primo ad aver esposto alla Biennale Arte di Venezia.

Ed eccolo Endless presentato dalla galleria londinese Cris Contini Contemporary, ospite fino al 30 giugno degli spazi de Il Salotto di Milano di Corso Venezia 7.

Il primo street-artist a far parte della collezione permanente delle Gallerie degli Uffizi di Firenze espone adesso 22 fra i suoi lavori più iconici, che ripercorrono i temi chiave del suo linguaggio artistico, in occasione della mostra Endless The icons in Milan, a cura di Simona Gervasio.

A Bologna arriva Andreas Gursky

Fino al 7 gennaio la Fondazione MAST di Bologna, presenta la mostra Andreas Gursky. Visual Spaces of Today, curata da Urs Stahel insieme al fotografo tedesco Andreas Gursky.

L’antologica, la prima in Italia dell’artista, celebra due ricorrenze: i 100 anni dell’impresa G.D, specializzata in soluzioni industriali, e i dieci anni di Fondazione MAST.

Le 40 immagini dell’artista che vive e lavora a Düsseldorf abbracciano un arco di tempo che dai primi lavori (Krefeld, Hühner, 1989) si allunga alle opere più recenti (V&R II e V&R III, 2022).

Le sue immagini sono oggi divenute vere e proprie icone contemporanee e hanno contribuito a stabilire lo status della fotografia come arte. Ispirati dall'acronimo di MAST - Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia - gli spazi visuali delle opere fotografiche selezionate da Urs Stahel e Andreas Gursky per l’esposizione riflettono questi mondi tematici, rivelando nuove modalità di concepire il lavoro, l'economia e la globalizzazione, accendendo un focus sui siti produttivi, i templi del consumo, i luoghi di produzione energetica e alimentare, le sedi dell’industria finanziaria.

A Roma va in scena la fotografia

Fino al 3 settembre le Scuderie del Quirinale diventano la cornice di un viaggio lungo quasi due secoli attraverso il paesaggio italiano, concepito come elemento identitario della cultura italiana e soggetto privilegiato delle sperimentazioni artistiche ottocentesche, in pittura e in fotografia.

Una selezione di oltre 600 opere - fra dagherrotipi, lastre, autocromie, stampe vintage fino alle stampe a colori in grande formato - guidano il pubblico attraverso un excursus che mostra il modo in cui si è evoluta la rappresentazione del belpaese.

Allestita attraverso un impianto cronologico la mostra L’Italia è un desiderio. Fotografie, Paesaggi e Visioni (1842-2022). Le Collezioni Alinari e Mufoco presenta al primo piano delle Scuderie del Quirinale le fotografie appartenenti agli Archivi Alinari, mentre al secondo piano, sfodera le opere delle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea.

Lo sguardo dei fotografi dell'Ottocento e della prima metà del Novecento, presenti negli Archivi Alinari, con le grandi panoramiche di Roma e Firenze, cedono al mito del viaggio in Italia proposto da autori come Girault de Prangey, Calvert Richard Jones, Frédéric Flachéron. L’esposizione delle immagini di autori interessati ad affermare la fotografia come strumento artistico e a offrire una soggettiva rappresentazione del mondo, come Vittorio Alinari e Wilhelm von Gloeden, lasciano il posto al paesaggio come scenario della narrazione sociale e politica che caratterizza la stagione dei reportage di maestri come Letizia Battaglia, Carla Cerati, Uliano Lucas. Le sperimentazioni concettuali degli anni Settanta trovano espressione nei lavori di Mario Cresci, Franco Fontana, Mario Giacomelli. La fotografia arriva al nuovo millennio con stampe spettacolari di grandi dimensioni e i nuovi linguaggi di Fischli and Weiss, Francesco Jodice, Massimo Vitali, fino a espandere l’idea stessa di documentazione e aprirsi a oggetti, pratiche e tecnologie proprie dell’universo visuale e artistico contemporaneo.

Napoli celebra Alessandro Magno

In attesa di ospitare, dal 27 settembre prossimo, la personale del maestro spagnolo Manolo Valdés.

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli accoglie il percorso Alessandro Magno e l’Oriente, a cura di Filippo Coarelli ed Eugenio Lo Sardo.

Promossa dal Ministero della Cultura italiano, con il sostegno della Regione Campania, del Parco Archeologico del Colosseo e Intesa Sanpaolo Gallerie d’Italia, la mostra si avvale

della collaborazione del Museo delle Civiltà di Roma e del Ministero ellenico della Cultura e dello Sport.

Fino al 28 agosto 170 opere da tutto il mondo incontrano i capolavori del MANN, museo che più di ogni altro custodisce testimonianze eccezionali delle gesta dell’eroe macedone, divenuto in poco più di dieci anni, re dell’Asia e dell’Europa. Filosofo e allievo del sommo Aristotele, Alessandro dopo la conquista, promosse la pace e l’unione dei popoli a lui soggetti.

L’esposizione si articola nell’Atrio monumentale e nel Salone della Meridiana, con rimandi tematici nei tre giardini storici.

Il MANN conserva tre ritratti del Macedone e tra questi il prezioso Mosaico della battaglia di Gaugamela, dove si scorge l’eroe in sella a Bucefalo, mentre si scaglia contro Dario sull’alto carro. In mostra spiccano rari manufatti, che raccontano i Macedoni e i Persiani, tra i quali lo straordinario Vaso dei Persiani, risalente alla seconda metà del IV sec. a.C., e ancora il gruppo ricomposto di statue equestri marmoree, proveniente dal santuario di Giunone Sospita a Lanuvio, conservato in parte al British Museum, in parte a Lanuvio.

E soprattutto il mosaico pompeiano della Casa del Fauno, che immortala l’impetuosa carica di Alessandro e la fuga di Dario.

Tags: arte, museo
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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