Moneyfarm: innovazione e digitalizzazione per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più esperta

- di: Redazione
 

Incontrando Fabio Zampaglione, Chief Commercial Officer di Moneyfarm abbiamo parlato delle esigenze in base alle quali nel 2011 nacque Moneyfarm, la fintech che ha riscritto la storia del venture capital italiano, diventando una delle iniziative più finanziate di sempre sul panorama nazionale.

Attraverso il racconto di Zampaglione siamo riusciti a comprendere a fondo l’evoluzione del profilo del cliente tipo di Moneyfarm, l’impegno nel settore B2B2C oltre che in quello B2C.

Nell’intervista rilasciata ad Italia Informa tra gli aspetti più interessanti ed inediti ci sono sicuramente le ultime tappe del percorso di crescita dell’azienda e il lancio di Conto Titoli, le prospettive per il futuro, con lo sguardo rivolto al 2024 e, infine, il rinnovamento della brand identity in chiave “Wealth, together” da poco annunciato.

Moneyfarm: intervista a Fabio Zampaglione

Dottor Zampaglione, come nacque, nel 2011, Moneyfarm, da quali esigenze e per dare quali risposte? Quali sono i fattori competitivi chiave che, in questi primi tredici anni, ne hanno determinato il crescente successo, attirando l’attenzione di investitori internazionali come il fondo di Cabot Square Capital, il colosso delle assicurazioni Allianz, un grande e solido gruppo come Poste Italiane e, più di recente, la società internazionale di risparmio e investimenti M&G plc? A dimostrazione di questo successo quanto avete raccolto nei sei round di finanziamento effettuati dal 2011 a oggi? 

Moneyfarm è nata tredici anni fa con l’obiettivo di rendere la gestione del risparmio più semplice, efficiente e accessibile attraverso la tecnologia. Il suo modello “ibrido” di servizio, che combina tecnologia e consulenza tradizionale, mettendo un professionista a disposizione del cliente durante tutto il percorso di investimento, insieme all’indipendenza e all’efficienza dei costi, ha rappresentato una formula vincente, conquistando la fiducia di un numero sempre maggiore di clienti e investitori internazionali. Ad oggi, con oltre 166 milioni di euro di finanziamenti ottenuti, Moneyfarm rappresenta una delle fintech più finanziate in Italia e nel 2023 ha superato il traguardo dei 4 miliardi di euro di masse in gestione, nonostante quello da poco conclusosi sia stato un anno decisamente complesso sui mercati. 

Chi è il cliente-tipo che si affida a Moneyfarm e come sta evolvendo la vostra offerta per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più sofisticata?

Il cliente-tipo di Moneyfarm ha un’età media di 37 anni, un buon livello di istruzione (il 70% ha un titolo di laurea, il 20% in discipline economico-finanziarie) e comprende concetti fondamentali della nostra strategia di investimento, come i benefici di un orizzonte temporale medio-lungo o l’importanza della diversificazione di portafoglio, concetti purtroppo ancora poco diffusi tra gli italiani, che figurano sempre agli ultimi posti nelle classifiche sul livello di alfabetizzazione finanziaria in Europa. Il cliente Moneyfarm, che internamente definiamo “confident delegator”, si informa abitualmente sia attraverso i media tradizionali (stampa, radio e TV), che attraverso il web e i social network, comprende il concetto di rischio quando si parla di investimenti e sa che deve mettere al lavoro i risparmi che non gli occorrono nell’immediato per poter raggiungere più serenamente obiettivi di vita come l’acquisto della prima casa, l’educazione dei figli o per mantenere il proprio tenore di vita una volta raggiunta l’età della pensione. È consapevole che per ottenere questi risultati la strada da percorrere non sia il fai-da-te e sceglie Moneyfarm perché il suo modello di servizio ibrido gli permette di accedere alle migliori tecnologie senza dover rinunciare al “tocco umano”. 

Oltre che nel B2C, vi state impegnando anche nel settore B2B2C, sul quale avete uno sviluppo significativo. Ce ne può parlare? 

Il modello di business di Moneyfarm è articolato su due canali, il B2C ed il B2B2C, con una clientela piuttosto varia, che va dai nostri clienti diretti ai clienti dei nostri partner (banche, asset manager tradizionali) per i quali costruiamo soluzioni di investimento dedicate. Dopo le prime partnership in Italia con Poste Italiane, Buddybank (UniCredit) e Banca Sella, nel 2023 abbiamo lanciato nuove importanti partnership nel Regno Unito, tra cui quella con eToro. Oggi stiamo lavorando per consolidare ulteriormente le partnership esistenti e per lanciarne di nuove, sulla scorta di un modello B2B particolarmente flessibile e capace di adattarsi alle varie esigenze dei partner, ai quali siamo in grado di offrire un prodotto e una strategia di investimento, oltre che una piattaforma tecnologica e il supporto per l’engagement commerciale con il cliente, nel solco del modello ibrido di Moneyfarm. Il nostro DNA tecnologico unito alle competenze del team tech ci rendono inoltre sempre più rapidi nell’esecuzione, un fattore determinante nella messa a terra dei singoli accordi. Un esempio di come Moneyfarm riesca a servire diversi segmenti di clientela è la partnership con Poste Italiane, per cui Moneyfarm ha sviluppato due prodotti distinti: Postefuturo Investimenti, una gestione patrimoniale totalmente digitale che ha come target una clientela retail e digitalizzata, e Poste Premium, una gestione patrimoniale sviluppata per il segmento Premium con una strategia di investimento definita da BlackRock e distribuita fisicamente tramite la rete di gestori Premium di Poste. Due prodotti costruiti in modo diverso, distribuiti in modo diverso, ma con lo stesso motore sottostante, quello di Moneyfarm. Il B2B2C rappresenta quindi un importante verticale di crescita del business, che ci consente di esplorare nuovi approcci a target non necessariamente sovrapponibili al nostro e di lavorare su soluzioni che rispondono a necessità differenti, creando sinergie che impattano positivamente anche sul segmento B2C. 

Moneyfarm ha recentemente annunciato una nuova tappa importante del suo viaggio per rendere più semplice e accessibile il mondo degli investimenti: il lancio di Conto Titoli, la soluzione in regime amministrato che permetterà ai clienti di scegliere in quali azioni ed ETF investire, tra un’ampia selezione di titoli quotati. Ci può descrivere la novità di Conto Titoli?

Un passo decisivo nel cammino di ampliamento della nostra offerta, per andare incontro alle esigenze di un cliente finale sempre più evoluto ed essere per lui un vero e proprio “total wealth partner”, è stato il lancio, lo scorso ottobre, di Conto Titoli, soluzione in regime amministrato che offre un’accurata selezione di prodotti di investimento (da azioni ed ETF, fino a prodotti complessi che saranno lanciati nei prossimi mesi), con il supporto della consulenza indipendente Moneyfarm e un’esperienza d’uso immediata in un ambiente del tutto digitale. Conto Titoli vuole ridefinire il concetto di execution only tradizionale, declinandolo lungo tre direttrici: orizzonte di lungo termine tipico del buon investitore, a differenza del breve termine troppo spesso incentivato da broker digitali e piattaforme di trading; visione aggregata di tutti gli investimenti in essere con Moneyfarm, per dare all’investitore il quadro completo della sua situazione di rischio ed esposizione complessiva; informazione, poiché Moneyfarm fornirà approfondimenti e alert utili al processo decisionale dell’investitore per prevenire i forti bias comportamentali purtroppo frequenti nel mondo del trading. Con Conto Titoli, abbiamo cercato di rispondere all’esigenza di una maggiore autonomia da parte del cliente con un fai-da-te informato e senza retrocessioni, rimanendo fedeli al nostro approccio indipendente, fully digital, con un pricing competitivo e il supporto della consulenza del nostro team. Moneyfarm resta infatti un “servizio” di consulenza finanziaria, perché il cliente non si affida meramente a una piattaforma, bensì a degli esperti facilmente raggiungibili attraverso una molteplicità di canali. Espandere l’offerta non significa disconoscere la mission con cui siamo nati, cioè, essere un vero e proprio partner che aiuta, consiglia, guida i clienti durante tutto il percorso di investimento. 

Quali sono i programmi futuri di Moneyfarm e quali le sue prospettive di crescita?

Abbiamo dedicato gran parte degli ultimi anni all’ampliamento del ventaglio di soluzioni di investimento per rispondere in modo sempre più puntuale alle esigenze degli investitori, che possono variare a seconda di età, profilo di rischio, conoscenze e orizzonte temporale a disposizione. Il nostro obiettivo è quello di essere un “total wealth partner” per il cliente, cioè, accompagnarlo nel suo percorso di investimento e lavorare al suo fianco ogni giorno per aiutarlo a prendersi cura del proprio patrimonio. Negli ultimi anni, infatti, il mercato delle soluzioni di investimento è diventato quanto mai affollato e complesso da navigare per i non professionisti e la maggioranza degli investitori, almeno in certe fasi della vita, apprezza il fatto di essere guidato o rassicurato da un consulente. La combinazione tra competenza di professionisti in carne ed ossa e semplicità dell’infrastruttura tecnologica rappresenta il tratto distintivo della proposition di Moneyfarm: è ciò che sappiamo fare meglio e per questo sentiamo di essere in una posizione unica per supportare gli investitori nei tempi buoni e nonostante i tempi cattivi, come quelli che i mercati hanno vissuto negli ultimi due anni. La nostra ambizione, per il prossimo futuro, è continuare a passo spedito sulla strada dell’ampliamento dell’offerta in un’ottica di pianificazione patrimoniale di lungo periodo e rapporto a 360 gradi con la clientela retail. 

Moneyfarm ha recentemente svelato la sua nuova brand identity: quali sono state le priorità e le motivazioni al centro del processo creativo?

Come dicevo, negli ultimi anni abbiamo dedicato tempo e risorse all’ampliamento della nostra gamma di soluzioni di investimento: il rinnovamento della brand identity ha rappresentato la sintesi visiva di questo percorso. Moneyfarm ha iniziato il 2024 all’insegna di un cambio di look: nuovo logo, nuova palette cromatica, nuovo font, sito web e app completamente rinnovati, con un’architettura informativa che renda più semplice la navigazione nel nuovo perimetro dell’offerta. La nuova brand identity è inoltre al centro di una campagna pubblicitaria e di uno spot TV attualmente in onda sulle principali reti televisive nazionali, che ruota intorno al concetto del “Best of Both Worlds”, secondo cui scegliere le migliori tecnologie per la gestione dei propri risparmi non significa necessariamente rinunciare alla componente umana: avere il “meglio dei due mondi” è possibile, grazie al modello ibrido di Moneyfarm, che combina l’accessibilità di una piattaforma tecnologica all’avanguardia con il supporto dei suoi consulenti indipendenti. Il fil rouge del nuovo brand è sintetizzato dal payoff “Investire, insieme”, che d’ora in poi sarà incorporato nel nuovo logo di Moneyfarm, a riassumere proprio il percorso che ci ha portati a crescere insieme ai nostri clienti, senza perdere di vista quei valori di semplicità, trasparenza e indipendenza che sono alla base della loro fiducia nella nostra proposition. 

Notizie dello stesso argomento
Trovati 1 record
06/11/2024
Finanziaria, intervista a Giovanni Natali: "Articolo 112, lesione del mercato"
Trovati 1 record
Il Magazine
Italia Informa N°5 - Settembre/Ottobre 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli