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Nuovo Codice della strada, oltre 17mila multe in tre mesi: la metà per il cellulare

- di: Marta Giannoni
 
Nuovo Codice della strada, oltre 17mila multe in tre mesi: la metà per il cellulare

In appena tre mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice della strada, sono state ritirate 17.607 patenti in tutta Italia. È il dato più eclatante che arriva dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), che ha pubblicato il primo bilancio dell’applicazione della riforma, in vigore dal 14 dicembre 2024. L’abitudine di guidare con il cellulare in mano si conferma la violazione più diffusa e pericolosa: 8.912 ritiri, oltre la metà del totale, sono stati motivati dall’uso improprio dello smartphone al volante.
L’attenzione si è concentrata su comportamenti realmente rischiosi come la distrazione alla guida. I numeri parlano chiaro: nessuna caccia a chi assume alcol o farmaci, i limiti sono rimasti invariati”, ha dichiarato il Mit in una nota ufficiale,

Incidenti in calo, ma il cellulare resta il nemico numero uno
I dati forniti dal ministero mostrano un calo significativo della sinistrosità stradale nel primo trimestre del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: 61 vite salvate grazie a una riduzione del 20,4% delle vittime, mentre i feriti sono scesi dell’8,8% e gli incidenti totali del 5,5%.
Nonostante ciò, la distrazione alla guida — in primis l’uso del cellulare — si conferma il principale fattore di rischio. “È una vera emergenza culturale: molti continuano a sottovalutare l’impatto di un gesto apparentemente innocuo come controllare una notifica”, ha spiegato il presidente dell’ASAPS (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), Giordano Biserni.

Nessun giro di vite su alcol e droga: solo l’1,9% dei ritiri
Il Mit ha voluto spegnere le polemiche sollevate da alcune associazioni sul presunto “accanimento” verso chi assume sostanze stupefacenti o alcol. I numeri ufficiali, sottolinea il ministero, dimostrano che non c'è alcun accanimento: in 3.464 casi la patente è stata ritirata per guida in stato di ebbrezza (3.464 casi), mentre 407 patenti sono state ritirate per uso di sostanze stupefacenti.
“Non c’è stata nessuna stretta repressiva, ma una semplice applicazione delle norme già in vigore. L’obiettivo è intervenire dove il comportamento mette davvero a rischio la sicurezza pubblica”, si legge nella nota ministeriale.

Dati e trasparenza: le critiche di FIAB
Non mancano però le voci critiche. La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB) ha contestato alcuni numeri forniti dal governo, definendo il quadro “parziale” e chiedendo una maggiore trasparenza. “Mancano dati disaggregati per aree urbane, e non viene chiarita la relazione tra multe e controlli effettuati”, ha dichiarato il portavoce FIAB Raffaele Di Marcello.

La strategia del Mit: più controlli, meno vittime

Il ministro Matteo Salvini ha confermato l’intenzione di mantenere alta la pressione sui comportamenti pericolosi. “La linea del governo è chiara: tolleranza zero contro chi mette a rischio la vita propria e degli altri. Il nuovo Codice non è punitivo, ma serve a salvare vite”, ha detto durante un evento a Milano.
Con oltre 17mila patenti ritirate in tre mesi l’Italia si trova ora di fronte a una sfida: far sì che la repressione diventi prevenzione, e che il rispetto delle regole si trasformi in una nuova cultura della sicurezza stradale.

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