Mimit, Confartigianato, CNA e Casartigiani celebrano l'artigianato "Made in Italy"

- di: Redazione
 

Si è tenuto a Palazzo Piacentini il convegno "Artigianato cuore del Made in Italy", organizzato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy in collaborazione con Confartigianato, CNA e Casartigiani. Un incontro che si è concentrato sul nuovo sistema di riconoscimento comunitario relativo alle indicazioni di origine geografica per prodotti industriali e artigianali, con l'esecutivo che si sta adoperando per assicurare la piena operatività dal 1 dicembre 2025 (adottando norme necessarie per integrare la disciplina nel sistema giuridico italiano).

Mimit, Confartigianato, CNA e Casartigiani celebrano l'artigianato "Made in Italy"

In questa delicata fase, il ministero sta collaborando strettamente con Regioni, Comuni e associazioni di categoria, velocizzando le attività propedeutiche alla attuazione del Regolamento.

Nello specifico, le attività si concentrano sullo stimolare l’associazionismo tra le imprese che operano sullo stesso prodotto, avviare una attività di ricognizione dei prodotti industriali e artigianali tipici che potranno essere elette ad IGP; elaborare i rispettivi disciplinari, oltre alla possibilità di offrire contributi a fondo perduto per la predisposizione del disciplinare stesso.

Il ministro Adolfo Urso ha dichiarato: "L'artigianato e il Made in Italy rappresentano non solo un patrimonio da preservare, ma anche un orizzonte di innovazione e crescita sostenibile verso cui dirigerci con determinazione, anche per attrarre sempre più i giovani verso il settore. Questo nuovo regolamento Ue consentirà dal 1 dicembre 2025 di registrare le indicazioni geografiche anche dei prodotti artigianali e industriali, così come quelle dei beni alimentari, aggiungendoli a un percorso di contrasto all'italian sounding e di relativa protezione. Con il Dipartimento Mercato e Tutela del Mimit abbiamo già mappato oltre 200 prodotti che potrebbero essere potenzialmente registrati: dal tessile all'abbigliamento, passando per le calzature, la ceramica, il vetro, l'oreficeria e il legnoOggi siamo in condizione di produrre prodotti di eccellenza rispettando tutti i parametri ambientali, una sfida che abbiamo già vinto, che ci fa passare da eccezione a modello nel contesto globale che viviamo. Questo normativa dimostra come l’Ue si stia allineando a una politica più assertiva in termine di protezione dei beniLa politica del governo italiano è quindi un faro che inevitabilmente determinerà quella della prossima Commissione e Parlamento Ue, per essere grado di competere sul fronte economico e geopolitico con la Cina e gli Stati Uniti. Oggi serve una politica economica che guardi sempre più all'identità e all'innovazione. Solo così passeremo dall'Europa dei consumatori a quella dei produttori".

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