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Milano-Cortina 2026: a un anno dai Giochi, l’Italia si scalda per la sua Olimpiade

- di: Giulia Caiola
 
Milano-Cortina 2026: a un anno dai Giochi, l’Italia si scalda per la sua Olimpiade

Un anno. Tanto manca al fuoco olimpico che illuminerà il cielo d'Italia, disegnando il profilo di un sogno che si avvicina sempre di più alla realtà. Milano-Cortina 2026 è ormai dietro l'angolo e l'evento One Year to Go, organizzato al Piccolo Teatro di Milano, è stato l’occasione per un primo bilancio su un cammino iniziato ufficialmente nel 2019, ma che affonda le radici in una storia sportiva molto più profonda.

Milano-Cortina 2026: a un anno dai Giochi, l’Italia si scalda per la sua Olimpiade

"L'Italia è pronta a scrivere il prossimo capitolo della sua storia olimpica". Poche parole, ma dense di significato, quelle pronunciate dal presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach. Il leader del CIO ha voluto ribadire la fiducia nell’organizzazione tricolore, ricordando il legame speciale tra il nostro Paese e i Giochi. "Con piacere vorrei invitare i vari atleti del mondo a tornare in Italia per celebrare i Giochi Olimpici invernali", ha aggiunto Bach, sottolineando come l’Italia abbia già dimostrato, con Torino 2006, di saper accogliere il mondo con passione e competenza.

Un evento che unisce istituzioni e sportivi
All’evento milanese erano presenti tutte le principali figure istituzionali coinvolte nell’organizzazione: dal presidente del CONI Giovanni Malagò al ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, fino ai rappresentanti della Fondazione Milano-Cortina 2026. È stata l’occasione per ribadire non solo lo stato avanzato dei lavori, ma anche la filosofia alla base di questi Giochi: un'Olimpiade diffusa, inclusiva, sostenibile.

La cerimonia ha visto anche la partecipazione di atleti che saranno protagonisti dell'evento olimpico, alcuni già medagliati in passato, altri con il sogno di scrivere il proprio nome nell’albo d’oro. Tra loro spiccavano le presenze di Arianna Fontana, portabandiera e leggenda dello short track, e Sofia Goggia, simbolo della velocità e della determinazione azzurra sugli sci. "Essere qui oggi è un'emozione incredibile. Da atleta sentire il calore del pubblico italiano è sempre speciale", ha detto Goggia, con quel sorriso che mescola entusiasmo e determinazione.

Un’Olimpiade tra tradizione e innovazione

Milano-Cortina 2026 sarà un'Olimpiade particolare per molti motivi. Sarà la prima a essere ospitata da due città e segnerà il ritorno dell’Italia sotto i riflettori dello sport mondiale vent’anni dopo Torino 2006. Ma c’è di più: questi Giochi saranno all'insegna della sostenibilità e del riutilizzo delle infrastrutture esistenti. Niente cattedrali nel deserto, ma un modello innovativo che punta a minimizzare l’impatto ambientale e a lasciare un’eredità concreta ai territori coinvolti.

Le gare si disputeranno in diversi poli: a Milano il pattinaggio e l’hockey su ghiaccio, a Cortina le discipline tecniche dello sci alpino e lo storico ritorno del bob sulla pista delle Tofane, ristrutturata dopo lunghe polemiche. La Valtellina ospiterà lo sci alpino maschile e il freestyle, mentre in Trentino si svolgeranno le competizioni di sci nordico. Il cerchio si chiuderà con l’Alto Adige, dove andranno in scena le sfide di biathlon e slittino.

Le sfide dell’organizzazione
Non mancano, però, le sfide da affrontare nell'ultimo anno di preparazione. Dalla logistica alla gestione delle strutture, fino ai trasporti e alla mobilità sostenibile, gli organizzatori sono chiamati a un’accelerazione decisiva. La questione più spinosa resta quella del villaggio olimpico di Milano, che deve essere ultimato nei tempi previsti per accogliere gli atleti di tutto il mondo. Un banco di prova che potrebbe determinare il successo complessivo dell'evento.

Nel frattempo, la macchina organizzativa lavora senza sosta. Il comitato ha avviato una serie di iniziative per coinvolgere il pubblico e avvicinare gli italiani ai Giochi. Dal road show che attraverserà il Paese ai progetti nelle scuole per far conoscere l’Olimpismo alle nuove generazioni, tutto è pensato per rendere Milano-Cortina un evento partecipato e vissuto appieno.

Il conto alla rovescia è iniziato
Manca un anno esatto. Trecentosessantacinque giorni e poi le Olimpiadi torneranno a parlare italiano. L’entusiasmo cresce, così come l’attesa di vedere i nostri campioni battersi sulle nevi e sul ghiaccio di casa. Milano-Cortina 2026 sarà un banco di prova per l'Italia intera, chiamata a dimostrare, ancora una volta, di saper organizzare un evento di portata mondiale con efficienza, passione e quel tocco di calore che solo il nostro Paese sa dare.

E allora, che il countdown abbia ufficialmente inizio.

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