Migranti: l'Unhcr boccia la legge britannica sull'asilo

- di: Redazione
 
Per l'Unhcr (l'agenzia delle Nazioni unite che si occupa di rifugiati), il giro di vite annunciato dal governo britannico in tema di migranti e richiedenti asilo è "molto preoccupante". Una legge che bloccherebbe anche coloro che hanno fondati motivi per chiedere di essere riconosciuti come rifugiati. La bocciatura (dopo che il premier Rishi Sunak ha detto di essere ''pronto a combattere'' per introdurre la legge e a difenderla anche in sede legale) è arrivata dal rappresentante dell'UNHCR nel Regno Unito, Vicky Tennant, che, in una intervista alla BBC, ha affermato che questa misura violerebbe il diritto internazionale e, comunque, non sarebbe necessaria per fermare l'attraversamento della Manica. La presa di posizione dell'agenzia delle Nazioni Unite arriva a poche ore dall'ufficializzazione del contenuto della nuova legge che prevede di bloccare chiunque arrivi sul suolo britannico in modo illegale, impedendogli di chiedere asilo politico, anche se ne ha tutti i requisiti.

Migranti: l'Unhcr boccia la legge britannica sull'asilo

Il testo della nuova legge - sulla quale i laburisti hanno espresso la loro forte contrarietà - prevede che a chiunque tenti di entrare illegalmente in Gran Bretagna sia impedito, dopo l'espulsione, di tornarvi o di chiedere, in futuro, la cittadinanza del Regno Unito.
Da mesi il governo britannico si sta confrontando con un aumento esponenziale degli arrivi di immigrati irregolari attraverso la Manica. Dai 300 rilevati nel 2018 si è passati a più di 45 mila lo scorso anno.
Secondo il rappresentante dell'Unhcr nel Regno Unito la nuova legge è ''una chiara violazione della Convenzione sui rifugiati'', che, approvata nel 1951, stabilisce chi si possa qualificare come rifugiato e gli obblighi degli Stati firmatari di proteggerli. Tennant ha affermato che il Regno Unito ha una "tradizione umanitaria di lunga data" e che le questioni relative alla migrazione potrebbero essere affrontate con controlli adeguati e un sistema meglio amministrato: ''Fai funzionare il sistema di asilo. Fai in modo che l'elaborazione dell'asilo sia equa, efficiente e più rapida. Se le persone non hanno diritto all'asilo, rimandatele nei loro Paesi e, se lo sono, consentite loro di integrarsi e di far avanzare il processo molto più rapidamente".

Che la nuova legge inasprisca l'attuale quadro è abbastanza chiaro. Oltre al fatto che gli immigrati irregolari saranno espulsi, impedendo loro di cercare di ottenere la cittadinanza britannica, ad essi sarà negata la possibilità di ottenere la scarcerazione su cauzione o di impugnare i provvedimenti contro di loro nei primi 28 giorni di detenzione
Ci sarà un limite al numero di rifugiati che il Regno Unito accoglierà attraverso "percorsi sicuri e legali" e che sarà stabilito, anno per anno, dal Parlamento. La legge conferma il progetto di trasferire gli immigrati irregolari in Ruanda o in un Paese terzo "sicuro". "Capisco che ci sarà un dibattito sulla durezza di queste misure - ha detto il primo ministro Sunak -. Tutto quello che posso dire è che abbiamo provato in ogni altro modo e non ha funzionato. La mia politica è molto semplice: è questo Paese e il tuo governo che dovrebbero decidere chi viene qui, non le bande criminali".
Pronta la replica del ministro degli Interni ombra del Labour, Yvette Cooper: ''Se il governo fosse serio, lavorerebbe a livello internazionale per ottenere un nuovo accordo adeguato con la Francia e l'Europa, inclusi accordi di rimpatrio, percorsi legali adeguatamente controllati e gestiti come il ricongiungimento familiare e la riforma del reinsediamento. Questo disegno di legge non è una soluzione. È una truffa che rischia di peggiorare il caos".
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