Mercati: crescono le borse asiatiche ma resta l'incertezza

- di: Redazione
 
Le borse asiatiche, seguendo i guadagni segnati ieri da Wall Street, sono state oggi per lo più in rialzo, con l'eccezione di Hong Kong, che ha registrato un calo di oltre il 2 per cento, e dell'indice di Shanghai. Tra gli investitori si coglie la convinzione che la Federal Reserve possa attenuare il suo approccio aggressivo contro l'inflazione, che si è tradotto in ripetuti e consistenti rialzi dei tassi di interesse, mentre si cerca di capire le conseguenze del lungo colloquio (due ore) tra il presidente americano, Biden, e quello cinese, Xi, che hanno parlato del ''problema Taiwan'', su cui la posizione intransigente di Pechino sembra essere stata confermata.

Borse asiatiche in crescita nonostante resti l'incertezza

Anche se la Casa Bianca ha affermato che l'obiettivo della telefonata era "gestire in modo responsabile le nostre differenze e lavorare insieme dove i nostri interessi si allineano". L'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso del 2,3% a 20.148,90 e l'indice Shanghai Composite è sceso dello 0,7% a 3.258,86 dopo che i leader cinesi hanno riconosciuto che l'economia in difficoltà non raggiungerà quest'anno il suo obiettivo di crescita ufficiale del 5,5%. Peraltro il Partito Comunista, pur affermando di volere sostenere la domanda in calo dei consumatori, ha confermato l'atteggiamento di rigore per contrastare il Covid-19.

Il benchmark giapponese Nikkei 225 ha perso lo 0,3% a 27.750,17, mentre l'S &P/ASX 200 australiano ha guadagnato lo 0,8% a 6.947,30. Kospi della Corea del Sud ha aggiunto lo 0,4% a 2.446,22. Ieri l'S &P 500 è salito dell'1,2% a 4.072,43, mentre il Dow ha aggiunto l'1% per chiudere a 32.529,63. Il Nasdaq ha guadagnato l'1,1% a 12.162,59. Il Russell 2000 è salito dell'1,3% a 1.873,03. Per quanto riguarda l'economia americana, i trimestri consecutivi del calo del PIL sono un indicatore informale, anche se non definitivo, di quella che gli economisti chiamano una recessione tecnica. La spesa dei consumatori è rallentata poiché gli americani hanno acquistato meno beni.

Gli investimenti delle imprese sono diminuiti
, le scorte sono crollate mentre le aziende hanno rallentato il rifornimento degli scaffali, perdendo 2 punti percentuali dal PIL. I titoli tecnologici e i rivenditori, le catene di ristoranti e altre società che fanno affidamento sulla spesa diretta dei consumatori hanno contribuito a sollevare l'S &P 500 giovedì. Microsoft è salita del 2,9%, Target ha guadagnato il 3,1% e McDonald's ha guadagnato l'1,8%. Nel commercio di energia, il greggio statunitense di riferimento ha guadagnato 25 centesimi a 97,28 al barile nel commercio elettronico sul New York. Il greggio Brent, lo standard di prezzo internazionale, ha aggiunto 3 centesimi a 101,86 dollari al barile.
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