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Asia tentenna tra tech e oro in attesa di Jackson Hole

- di: Matteo Borrelli
 
Asia tentenna tra tech e oro in attesa di Jackson Hole
Asia tra tech e oro: mercati cauti prima di Jackson Hole
Futures europei incerti, petrolio in lieve recupero, valute sotto pressione e voci di intervento sul settore tech.

Asia frena: cali generalizzati tra tech e tensioni geopolitiche

Le Borse asiatiche hanno chiuso in calo in una giornata tinta di incertezza, sospinte da una nuova ondata di vendite nel settore tecnologico e dalla cautela crescente in vista del simposio della Fed a Jackson Hole.

L’indice MSCI Asia-Pacific (escluse Giappone) ha perso lo 0,47 % mentre il Nikkei ha lasciato sul campo l’1,2 %. Anche Shanghai, Hong Kong e il CSI300 hanno chiuso in territorio negativo. I timori di un’azione governativa più invadente – come la possibilità che Nvidia e AMD cedano il 15 % dei ricavi in Cina o che il governo entri fino al 10 % nel capitale di Intel – hanno alimentato il nervosismo sul comparto chip.

Anche l’Asia emergente ha sofferto: in Corea il Kospi ha risentito delle tensioni geopolitiche legate alle esercitazioni USA-Corea del Sud. A Taiwan, il Taiex ha registrato un calo del 2,4 %, in gran parte per un -3,8 % di TSMC. L’Australia, tuttavia, si è distinta in controtendenza con un lieve guadagno (+0,2 %) dell’ASX 200.

In India, la giornata è stata altalenante: dopo un’apertura debole per le banche, il Sensex ha chiuso con un rialzo di oltre 100 punti, mentre il Nifty ha superato quota 25.000. Tuttavia, i future suggeriscono un avvio laterale per l’apertura del mercato indiano, con il Nifty atteso intorno a 24.980,65 punti.

Materie prime, valute e oro: equilibrio instabile prima di Powell

Petrolio: il Brent è risalito dello 0,46 % a 66,09 USD al barile, mentre il WTI ha guadagnato lo 0,6 % arrivando a 62,72 USD, sostenuti da speranze di de-escalation Russia-Ucraina che potrebbero allentare le sanzioni crude.

Oro: leggero calo per l’oro spot, -0,07 % a 3.312,89 USD/oz, con alcune letture che indicano una flessione fino a -0,4 % a 3.317,71 USD/oz. La pressione deriva da un dollaro più forte e dall’attesa sul simposio Fed.

Valute: il dollaro si rafforza, con l’euro in calo dello 0,13 % a 1,1633 USD e la sterlina a -0,16 % a 1,3470 USD. Anche il dollaro neozelandese scende dello 0,17 % verso 0,5885 USD in vista di un possibile taglio dei tassi da parte della RBNZ. In India, il rally della rupia ha toccato un massimo di tre settimane a 86,92/USD, ma è previsto un lieve indebolimento verso 87,10–87,14 a causa di flussi esteri deboli.

Futures europei: prudenza sui mercati in attesa di Powell

I futures europei scontano la prudenza del mercato: EUROSTOXX 50 -0,55 %, DAX -0,5 %, FTSE -0,14 %. Anche gli Stati Uniti frenano: S&P 500 futures -0,2 %, Nasdaq futures -0,34 %.

Il clima di tensione si respira anche a Wall Street: “L’S&P 500 e il Nasdaq sono affondati mentre gli investitori si liberavano delle azioni tech con valutazioni elevate”, commenta Tony Sycamore (IG).

Commenti dai protagonisti e prospettive verso Jackson Hole

Tony Sycamore (IG):

“The S&P 500 and the Nasdaq slumped overnight as investors ditched high-flying tech stocks with their lofty valuations.”

— Tony Sycamore, IG

Vishnu Varathan (Mizuho):

“Il contesto segnala che il governo USA si sta muovendo in una direzione preoccupante e più interventista.”

“Dato il dilemma tra dati CPI e PPI contrastanti, è prematuro muoversi con una direzione chiara… è difficile decifrare se la Fed enfatizzerà i rischi sul lavoro o la necessità di restare fermi.”

— Vishnu Varathan, Mizuho

Intanto, il simposio Fed di Jackson Hole (21–23 agosto 2025) diventa il grande catalizzatore: il mercato sta già scontando un taglio dei tassi a settembre, ma l’incertezza resta elevata.

Il quadro in sintesi

  • Borse asiatiche: tono negativo prevalente (Nikkei -1,2 %, Taiex -2,4 %, Kospi in calo), pochi segnali positivi (ASX +0,2 %, India in recupero).
  • Materie prime: petrolio in lieve rialzo, oro in calo moderato.
  • Valute: dollaro forte; euro e sterlina in calo; rupia in rialzo ma sotto pressione.
  • Futures UE/USA: orientati al ribasso, prudenza e incertezza diffuse.
  • Dichiarazioni chiave: Sycamore e Varathan segnalano nervosismo per l’intervento governativo e fragilità dei dati macro.
  • Focus prossimi giorni: le parole di Powell saranno decisive per le prossime mosse di mercato.
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