Rally in scia alle speranze di tregua Usa-Cina: Tokyo e Seul corrono, Shanghai e Hong Kong seguono. L’euro resta cauto, il Brent si rafforza, il gas TTF flette e i futures annunciano un avvio positivo per le Borse europee. Giornata apertissima per il rischio sui mercati: l’Asia archivia un lunedì di slancio e in Europa si prepara un avvio in territorio positivo, mentre le materie prime energetiche restano toniche e l’oro arretra dopo i massimi storici.
Asia chiude in rally
Queste le chiusure: Nikkei 225 +2,54%; S&P/ASX 200 +0,41%; Shanghai +1,15%; SZSE Component +1,43%; China A50 +1,05%; DJ Shanghai +1,12%; Hang Seng +1,13%; Taiwan Weighted -0,42%; Kospi +2,57%; IDX Composite -3,27%; Nifty 50 +0,70%; BSE Sensex +0,79%; VN 30 -0,53%. Il tono è chiaramente risk-on, guidato da tecnologia e ciclici in Giappone e Corea, mentre l’Indonesia consolida dopo i recenti massimi e Taiwan rifiata sui semiconduttori.
Futures europei: segnale verde
I futures sull’Euro Stoxx 50 indicano un avvio in progresso, in linea con la rotazione verso gli asset rischiosi; anche i futures sul Dax risultano in territorio positivo. Il quadro tecnico resta favorevole dopo i massimi recenti degli indici continentali, con il mercato che sconta una ECB ferma e una Fed più accomodante questa settimana.
Valute: euro cauto, yen debole
Sul Forex, l’EUR/USD si muove intorno a 1,162, con l’EUR/GBP vicino a 0,873. Lo USD/JPY resta sopra 152 confermando la debolezza dello yen. La narrativa di breve è coerente con il clima di maggiore propensione al rischio e con l’attesa di una riduzione dei tassi Fed.
Materie prime: petrolio e gas, oro in ritirata
Il Brent gravita attorno a 66,3 $/barile e il WTI a ridosso di 62 $, sostenuti dalle attese su domanda e dall’effetto sanzioni. Il gas TTF europeo resta in area 31-32 €/MWh, segnalando un equilibrio più disteso rispetto all’estate. L’oro, dopo i picchi record, scambia poco sopra 4.090 $/oncia, penalizzato dal ritorno al rischio: resta tuttavia un paracadute tattico in caso di riaccendersi delle tensioni.
Cosa guarda il mercato oggi
Tre driver dominano il flusso: (1) trattativa Usa-Cina su tariffe e controlli all’export di terre rare, che alleggerisce l’orizzonte per manifattura e tech; (2) riunioni delle banche centrali con la Fed attesa su un taglio da 25 bp e la BCE orientata alla prudenza; (3) energia, con petrolio resiliente e gas europeo stabile. In questo contesto gli investitori privilegiano Europa e Asia sviluppata, mantenendo coperture su tassi e commodity.
Commenti e lettura di mercato
Gli operatori sottolineano che una tregua commerciale, anche se temporanea, «riduce il premio al rischio sugli utili 2025-2026 e riapre spazi per i ciclici europei». Allo stesso tempo, l’idea che la politica monetaria resti di supporto alimenta la rotazione, ma con l’avvertenza che «debito pubblico elevato e pressioni strutturali su spesa ed entrate impongono di non spingersi troppo oltre con le valutazioni». In sintesi: positivo ma non compiacente.
Agenda: i prossimi snodi
Nelle prossime ore focus su: headline dalla trattativa Usa-Cina, speech dei banchieri centrali, aggiornamenti su inflazione e utili corporate. Un eventuale consolidamento del petrolio sopra 65 $ e un EUR/USD stabile intorno a 1,16 sarebbero coerenti con un’Europa in lieve sovraperformance a inizio seduta.