Manovra: nella bozza, focus sul lavoro, pensioni e aiuti a chi ha figli

- di: Redazione
 
La manovra per la legge di bilancio, le sue finalità e le misure che di conseguenza saranno adottate - sempre che il suo iter parlamentare vada speditamente, come peraltro garantiscono ampiamente i numeri della maggioranza - sono oggi noti, dopo la pubblicazione della relativa bozza.
Uno dei punti qualificanti della manovra riguarda una maggiore attenzione per le mamme lavoratrici per le quali è stato previsto uno ''sgravio sgravio contributivo al 100%'' fino comunque a un ''massimo di 3000 euro annui''.

Manovra: nella bozza, focus sul lavoro, pensioni e aiuti a chi ha figli

Un provvedimento universale perché sarà riconosciuto senza limiti di reddito. Quindi ne godranno tutte le lavoratrici madri. Lo sgravio sconto sui contributi per la quota a carico del lavoratore dipendente è proporzionale al numero dei figli: per le mamme con due figli dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo; per chi ne ha tre lo sconto sui contributi dura fino ai 18 anni del figlio più piccolo.
Scatta, poi, l'incremento del bonus per gli asili nido pubblici e privati, ma solo per i secondi figli nati dopo il primo gennaio dell'anno prossimo in nuclei familiari al cui interno viva un bambino con meno di dieci anni e con un tetto Isee massimo di quarantamila euro annui.

In materia di pensioni, la bozza prevede che per i lavoratori che hanno cominciato a versare contributi dal 1996 sale l'importo minimo maturato necessario ad accedere alla pensione tre anni prima dell'età di vecchiaia.
Questa soglia, a fronte di almeno 20 anni di contributi versati, sale da 2,8 a 3,3 volte l'assegno sociale. Cioè, sulla base dei valori di quest'anno, si passa 1.409 euro a 1.660. Viene invece cancellato il limite di 1,5 volte l'assegno sociale per l'accesso alla pensione a 67 anni una volta raggiunti i 20 anni di contributi.

A partire dal prossimo anno, la soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit (pari a 258 euro) viene portata a 1.000 euro per tutti i lavoratori dipendenti e a 2.000 euro per quelli con tutti i figli fiscalmente a carico.
Maggiori controlli, per contrastare il lavoro nero, sono previsti in relazione a stipendi e contributi di colf e badanti, con un mandato e poteri di controllo più ampi conferiti ad la finiscono sotto la lente del fisco e dell'Inps con l'obiettivo di contrastare il lavoro nero. Lo prevede la bozza della Agenzia delle entrate e Inps, anche con ''interventi volti alla corretta ricostruzione della posizione reddituale e contributiva dei lavoratori domestici''.
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