Maire Tecnimont: NextChem si aggiudica un contributo di 194 milioni a fondo perduto per lo sviluppo di un impianto waste-to-hydrogen

- di: Daniele Minuti
 
Maire Tecnimont ha comunicato che alla sua controllata NextChem è stato assegnato un contributo del valore di 194 milioni di euro a fondo perduto, nell’ambito del progetto europeo denominato "IPCEI Hy2Use", finalizzato allo sviluppo di un impianto "waste-to-hydrogen".

Maire Tecnimont: NextChem si aggiudica un contributo di 194 milioni

Tale progetto riguarda l'Hydrogen Valley di roma, primo incubatore tecnologico su scala industriale legato alla filiera italiana per produrre, trasportare, accumulare e utilizzare l'idrogeno in modo da favorire il percorso di decarbonizzazione di processi industriali e verso la mobilità sostenibile.

La nota ufficiale spiega che il contributo sarà erogato durante le attività di costruzione del sito, con le prossime fasi che si concretizzeranno nella partenza delle attività progettuali, permessistica compresa, in modo da rendere operativo l'impianto entro il primo semestre del 2027.

Il tutto per permettere una produzione di idrogeno che crescerà proporzionalmente alla domanda, fino a 20.000 tonnellate ogni anno, andando così a ridurre allo stesso ritmo i valori di etanolo utilizzati. Un obiettivo reso possibile dalla tecnologia NextChem, prodotta dalla controllata MyRechemichal, che permetterà di usare rifiuti solidi non riciclabili come materia prima (fino a 200.000 tonnellate ogni anno).

Il comunicato aggiunge che il progetto europeo include inoltre un contributo di circa 4 milioni di euro che saranno usati per finanziare lavori di ricerca per ulteriori sviluppi della tecnologia waste-to-hydrogen, tramite la collaborazione con realtà scientifiche come Enea, Fondazione Bruno Kessler ed Università La Sapienza di Roma. 

Alessandro Bernini, Amministratore Delegato del Gruppo Maire Tecnimont e di NextChem (nella foto), ha commentato: "Siamo orgogliosi del traguardo raggiunto dal Gruppo Maire Tecnimont con NextChem, e del riconoscimento delle competenze industriali e tecnologiche del nostro Paese da parte dell’Unione Europea per sviluppare un’economia dell’idrogeno a bassa impronta carbonica ed a basso costo. Questo progetto, unico al mondo, rappresenta una pietra miliare nello sviluppo delle tecnologie che combinano economia circolare e chimica verde, riconoscendoci pionieri nella decarbonizzazione dell’industria hard-to-abate, con un modello che potrà essere replicato in altri Paesi".
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