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Mail Libero e Virgilio down, Assoutenti: esposto ad Antitrust, vessatorie le clausole che esonerano dalle responsabilità verso i fruitori

- di: Barbara Bizzarri
 
Mail Libero e Virgilio down, Assoutenti: esposto ad Antitrust, vessatorie le clausole che esonerano dalle responsabilità verso i fruitori
Dal 23 gennaio e per dieci giorni gli utenti di Libero e Virgilio hanno patito disservizi che, soprattutto per i liberi professionisti, ma non soltanto loro, si sono rivelati a dir poco disastrosi. Assoutenti ha quindi presentato un esposto all’Antitrust in merito, chiedendo l’avvio di un’istruttoria per verificare la possibile vessatorietà delle clausole inserite nelle condizioni generali di contratto.
“Come noto a partire dalla notte del 23 gennaio si sono verificati ingiustificati disservizi sui servizi web di Libero Mail, Libero Mail Plus, Libero Mail APP e Virgilio - scrive Assoutenti nell’esposto - Nello specifico, tali disservizi riconducibili al mancato utilizzo della propria posta elettronica hanno arrecato nocumento a innumerevoli cittadini di tipo lavorativo, economico, nonché gravi disagi per professionisti e studenti. Da una verifica effettuata siamo venuti a conoscenza che la società Italia OnLine, proprietaria dei servizi di posta elettronica in oggetto, presenti nelle rispettive condizioni generali di contratto alcuni punti che, a parere della scrivente, risulterebbero in contrasto con la normativa prevista dagli art. 33 e seguenti del Codice del Consumo”.

Mail Libero e Virgilio down, Assoutenti: esposto ad Antitrust, vessatorie le clausole che esonerano dalle responsabilità verso i fruitori

Ad esempio, per il servizio Libero Mail 4.3 plus 3.5 free, nelle condizioni di contratto si legge: “… il quale pertanto dichiara di assumere a proprio carico l’onere di effettuazione periodica di un back up su detti dati, esonerando ItaliaOnLine da ogni responsabilità nella ipotesi in cui gli stessi possano essere eliminati dal medesimo Utente od andare persi o distrutti.” E ancora per Libero mail plus; free; app: “Gli Utenti saranno tenuti a manlevare ItaliaOnLine, estromettendola dagli eventuali procedimenti giudiziari, e mantenendola indenne da ogni perdita, danno, responsabilità, pretesa generata da terzi, costo o spesa, incluse le spese legali, derivanti da ogni comportamento posto in essere dall’Utente in violazione delle previsioni contenute nelle presenti CGC, anche successivamente allo scioglimento e/o cessazione per qualsiasi ragione delle presenti CGC”.

A parere di Assoutenti, le clausole risulterebbero vessatorie, in quanto priverebbero il consumatore al diritto di rivalsa nei confronti del provider in caso di comportamenti in violazione delle previsioni delle condizioni generali di contratto, assolvendo di conseguenza la società da eventuali perdite di dati derivanti anche da difetti di programmazione o comunque imputabili a azioni o inerzie dello stesso.
“La gratuità della posta elettronica, inoltre, è solo presunta, perché, in verità, gli utenti quando usano il servizio sono destinatari di innumerevoli messaggi pubblicitari – spiega il vicepresidente di Assoutenti, Gabriele Melluso – Oltre al danno, i 9 milioni di clienti Libero e Virgilio hanno subito la beffa, perché le condizioni generali di contratto precludono qualsiasi ristoro, rimborso, risarcimento. Ma si può mai obbligare un consumatore a fare un backup periodico delle proprie mail per timore di perdere per sempre anni di comunicazioni?”. Assoutenti ha perciò chiesto all’Antitrust di verificare la fondatezza delle violazioni contenute nelle condizioni generali di contratto di fornitura dei servizi di posta elettronica di Libero Mail, Libero Mail Plus, Libero mail APP e Virgilio, aprendo un procedimento nei confronti della società ItaliaOnLine.

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