Fabio Sgroi: “Italo lavora ogni giorno per un futuro sostenibile"

- di: Daniele Minuti
 
Italo ha partecipato a "Italy Goes Green" l’evento organizzato da Vodafone Italia, Officine Italia e Politecnico di Milano, con il supporto di ANCI e ASviS, nel contesto di All4Climate Italy 2021 (iniziativa lanciata dal Ministero per la Transizione Ecologica) a dimostrazione della centralità che il tema della sostenibilità ha nelle pratiche aziendali.

Italo partecipa all'evento "Italy Goes Green"

Hanno partecipato giovani e aziende per discutere di soluzioni sul cambiamento climatico tramite 10 tavoli di discussione che hanno trattato diversi argomenti, come quello su Mobilità e infrastrutture a cui ha partecipato anche il Direttore Health & Safety di Italo, Fabio Sgroi (nella foto).

Tre le sfide poste da Italo ci sono il miglioramento dei processi interni grazie all'efficientamento energetico, l’implementazione della raccolta differenziata e la promozione di una cultura sostenibile per viaggiatori e dipendenti, focus sul cambiamento climatico e  supporto all’intermodalità con ampliamento del proprio network e accordi sul territorio.

Dopo le valutazioni sulle sfide specifiche, è stata selezionata quella più rilevante da approfondire e affrontare con la domanda trasformativa che possa stimolare le riflessioni e le discussioni di politici e decision-maker riuniti a Glasgow per la COP26. Sul tema "Mobilità ed Infrastrutture" la domanda trasformativa formulata si è concentrata su cosa si possa fare per trasformare infrastrutture e servizi, in ambito urbano ed extraurbano, in modo che la mobilità condivisa diventi più accessibile.

Fabio Sgroi, Direttore Health & Safety di Italo, ha commentato: "Italo lavora ogni giorno per un futuro sostenibile. Confrontarsi con giovani studenti è stato interessante e costruttivo. Portare la nostra testimonianza, mostrando quanto facciamo attivamente è di certo una soddisfazione. L’intera flotta Italo è infatti costruita con materiale riciclabile al 98%, rispetto agli altri treni Alta Velocità siamo in grado di ridurre del 10% i consumi energetici e solo l’1% dell’anidride carbonica emessa dalle nostre attività non deriva dal consumo di energia elettrica".

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