Istat: l’export scende del 2,2%. "Tradiscono" Usa e Germania, ma il saldo commerciale è positivo

- di: Redazione
 

Nel terzo trimestre 2024 le esportazioni italiane scendono del 2,2% in termini monetari e del 5,3% in volume rispetto allo stesso trimestre 2023, con la flessione delle esportazioni in valore è più ampia per i mercati Ue (-3%) rispetto a quelli extra Ue (-1,4%). L’import registra un calo tendenziale del 3,2% in valore, sintesi di una netta contrazione nell’area extra-Ue (-8,8%) e di un aumento nell’area Ue (+1,1%); in volume, le importazioni si riducono del 3,7%.

Istat: l’export scende del 2,2%. "Tradiscono" Usa e Germania, ma il saldo commerciale è positivo

Lo comunica il report dell’Istat.

I settori

Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla flessione tendenziale dell’export si segnalano coke e prodotti petroliferi raffinati (-42,6%), autoveicoli (-29,2%), macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (-7,6%). Aumentano su base annua le esportazioni di articoli farmaceuticichimico-medicinali e botanici (+15,2%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+15,1%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,8%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+13,3%).

I Paesi

La flessione tendenziale dell’export riguarda in particolare gli Stati Uniti (-13,4%) – che forniscono il contributo negativo maggiore – e la Germania (-4,6%). Crescono le esportazioni verso Svizzera (+18,4%), Turchia (+18,0%) e paesi OPEC (+10,3%).

 Il commento dell’Istat

A settembre 2024, l’export si conferma in aumento su base mensile, sostenuto soprattutto dalle vendite verso l’area Ue. Su base annua, la sua flessione (-2,2%) è in larga misura spiegata dalla contrazione delle vendite di autoveicoli, in particolare verso Stati Uniti e Germania, e di prodotti della raffinazione; per contro, le vendite del settore farmaceutico e di quello alimentare continuano a fornire un sostegno importante all’export nazionale. Nei primi nove mesi, la dinamica dell’export è moderatamente negativa (-0,7%). Nello stesso periodo, l’avanzo commerciale raggiunge i 39,9 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2023 (+20,1 miliardi). I prezzi all’import registrano un nuovo calo congiunturale e tornano a diminuire su base tendenzialeprincipalmente per effetto dei ribassi dei prezzi dei prodotti energetici”.

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