Intesa Sanpaolo celebra le dieci eccellenze di "Imprese Vincenti" che sbarcano a Brescia

- di: Barbara Leone
 

Oggi ha fatto tappa a Brescia il terzo incontro tra i quindici previsti nella nuova edizione di “Imprese Vincenti”, il programma del primo gruppo bancario italiano dedicato a individuare piccole e medie imprese che rappresentano un esempio di eccellenza imprenditoriale e del Made in Italy. La tappa bresciana del tour, realizzato in collaborazione con VISA, ha visto protagoniste 10 “Imprese Vincenti”, che si sono presentate nella sala Faissola della sede di Intesa Sanpaolo. Cittadini di Paderno Franciacorta (BS), attiva nel settore tessile tecnico, operano nella meccanica le tre bresciane Emmequattro, Forgiatura Morandini e Martin e la pavese Fedegari Autoclavi, General Computer Italia di Milano ma di origini pavesi si occupa di informatica e servizi,  Invernizzi di Solarolo Rainerio (CR) opera nel settore industria, mentre la mantovana Manerba nel settore dell’arredo e design, Metal Carp di Prevalle (BS) è attiva nella carpenteria metallica e V.M.C. di Gottolengo (BS) nella moda. Tra i parametri di selezione delle 150 imprese che saranno rivelate vincenti durante i 15 appuntamenti in tutta Italia, Intesa Sanpaolo pone al centro, nell’edizione 2024, le azioni indirizzate verso i filoni progettuali del PNRR e di Transizione 5.0. Delle 15 tappe una sarà dedicata all’agribusiness, una alle imprese sociali e terzo settore, una alle imprese estere che operano nelle geografie della Divisione International Subsidiary Banks di Intesa Sanpaolo. Un evento conclusivo riunirà le 150 Imprese Vincenti in un momento di confronto sui fattori di successo dell’imprenditoria italiana.

Intesa Sanpaolo celebra le dieci eccellenze di "Imprese Vincenti" che sbarcano a Brescia

Le 150 Imprese Vincenti dell’edizione 2024 sono state selezionate per aver attivato progetti o raggiunto risultati significativi in valore economico e impatto sociale, innovazione e ricerca, transizione digitale ed ecologica, export e internazionalizzazione, passaggio generazionale e consolidamento dimensionale, formazione e welfare. Più in generale, sono l’adozione di criteri ESG, i progetti di crescita, l’impatto sulle comunità e sui territori in cui operano contribuendo a creare valore per l’economia del territorio, occupazione e benessere delle persone le direttrici da cui emergono le Imprese Vincenti di Intesa Sanpaolo.  A tali PMI la banca fornirà insieme ai partner del progetto gli strumenti per crescere, anche all’estero, in sostenibilità, innovazione, transizione digitale e finanza straordinaria. Dall’inizio del programma si sono autocandidate in cinque edizioni circa 14.000 imprese, di cui 4.000 solo per la quinta edizione. Imprese che complessivamente contano 150.000 dipendenti e registrano circa 35 miliardi di fatturato.

“Le dieci aziende che oggi premiamo sono l’espressione della qualità del Made in Italy ed esempi positivi per il sistema produttivo lombardo, poiché creano sviluppo economico e sociale per la comunità – ha commentato Marco Franco Nava, direttore regionale Lombardia Sud Intesa Sanpaolo -. Nel 2023 abbiamo erogato alle imprese e alle famiglie della Direzione Regionale Lombardia Sud circa 1,2 miliardi di euro. Dall’avvio delle iniziative dedicate agli investimenti sostenibili e in economia circolare abbiamo già erogato alle aziende di questi territori 335 milioni di euro, a conferma del nostro impegno nell'aiutarle a cogliere tali opportunità, a favore di una crescita stabile e inclusiva”.

Con 163,6 miliardi di euro nel 2023 la Lombardia, evidenzia un’analisi a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, è la prima regione italiana per export con un peso sul totale Italia del 26,5%. Un elevato contributo viene dalle province della Lombardia Sud, con quasi 45 miliardi di euro esportati lo scorso anno. I primi settori per vendite all’estero di queste province sono metallurgia, meccanica, agro-alimentare, chimica, elettronica, elettrotecnica e prodotti in metallo, tutti in forte crescita negli ultimi anni. Nel complesso le esportazioni della Lombardia Sud tra il 2016 e il 2023 sono aumentate del 47%. Alla buona dinamica dell’economia italiana ha contribuito anche la forte ripresa degli investimenti che tra il 2016 e il 2023 hanno registrato un aumento pari al 35,7% a prezzi costanti in Italia (+31% per la Lombardia). Decisamente meglio rispetto ai principali competitor: la Francia è cresciuta del 19,2%, la Spagna del 14,3%, mentre la Germania si è fermata al +4,5%.

Si tratta di un cambio di passo significativo rispetto al recente passato: basta pensare che tra il 2008 e il 2016 i nostri investimenti si erano ridotti del 22,4% (-21,6% per la Lombardia), mentre quelli tedeschi erano saliti del 9,9%. Industria 4.0 (dal 2017) e Superbonus (dal 2021) spiegano questa performance, sintesi del balzo delle costruzioni (+47,1% nel periodo 2016-2023), ma anche della dinamica degli investimenti italiani in macchinari, mezzi di trasporto e ICT (+29,3%) e in beni immateriali (R&S e software; +20,2%). Dopo il rallentamento tra il 2023 e il 2024, a partire dalla seconda parte dell’anno in corso ci aspettiamo una ripresa dell’economia italiana che potrà contare sul contributo dei consumi e degli investimenti. In questa direzione spingono il rientro dell’inflazione, la riduzione dei tassi di interesse e la realizzazione degli investimenti del PNRR. L’80% della spesa effettiva del PNRR si concentrerà nel triennio 2024-2026, con potenziali ricadute molto positive sul rilancio delle infrastrutture e sulla transizione digitale e green e, in ultima analisi, sull’aumento del tasso di crescita potenziale del PIL.

Le imprese manifatturiere lombarde hanno le risorse per continuare a investire in tecnologia e in transizione green. Negli ultimi anni si è rafforzata notevolmente la struttura patrimoniale: tra le imprese manifatturiere lombarde oggi il patrimonio netto rappresenta una quota superiore a un terzo del passivo, mentre negli anni 2000 non si raggiungeva il 20%. Inoltre, nel post-pandemia le disponibilità liquide nell’attivo, cuscinetto contro i rischi e risorse per investire, sono aumentate notevolmente: in Lombardia dopo aver raggiunto il picco dell’11% nel 2021, si attestano ora al 9,5%. I ritorni degli investimenti in sostenibilità e in tecnologia sono rilevanti. Lo studio realizzato dal Research Department di Intesa Sanpaolo sulle performance di 20.144 imprese manifatturiere lombarde evidenzia chiaramente quali sono i vantaggi degli investimenti sulle leve immateriali. Le imprese con brevetti, certificazioni di qualità e certificazioni ambientali hanno mostrato una crescita del fatturato, tra il 2019 e il 2022, superiore (in valori mediani) rispetto a quelle che non si sono attivate su questi fronti. L’adozione di queste strategie presenta dei ritorni anche in termini di redditività: l’EBITDA Margin delle imprese che hanno investito in innovazione e qualità è superiore rispetto a quello delle altre imprese. I vantaggi sono significativi anche per chi investe in fonti rinnovabili. Tra le imprese manifatturiere del territorio lombardo a più elevata marginalità unitaria (quelle cioè posizionate nel miglior 25% per EBITDA margin sia nel 2019 sia nel 2022) la quota di aziende che utilizza impianti di autoproduzione di energia è più alta e pari al 16,3%; nel resto del tessuto produttivo ci si ferma all’11,6%. Il divario è rilevante per tutte le dimensioni aziendali, ma soprattutto per le grandi imprese.Le sfide tecnologica e green che le imprese hanno di fronte possono essere affrontate solo con capitale umano qualificato: va pertanto risolto il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. In Lombardia a maggio 2024 il 48% delle posizioni ricercate risulta di difficile reperimento; al contempo, ancora molti giovani conoscono poco le opportunità lavorative offerte dalle eccellenze imprenditoriali del territorio ed emigrano all’estero in cerca di lavori remunerativi e carriera. La Lombardia è tra le regioni italiane che riescono a trattenere maggiormente i laureati: secondo i dati del Consorzio Almalaurea, a 5 anni dal conseguimento del titolo, l’84% dei rispondenti lavora sul territorio in cui si è laureato (vs il 71% della media italiana), il 10% si è spostato al di fuori del Nord-Ovest e il 6% si trova all’estero. Formazione e welfare sono elementi distintivi che possono trattenere e attrarre lavoratori qualificati.

Una delle leve distintive del programma Imprese Vincenti è la creazione di un ecosistema di attori di prim’ordine a sostegno dei percorsi di crescita aziendali, con un progressivo arricchimento dell’offerta di servizi che possa rispondere alle evoluzioni dei bisogni delle PMI selezionate. Formazione, competenze specializzate, soluzioni non finanziarie, advisory e conoscenza dei contesti tematici caratterizzano il lavoro del team di partner di Imprese Vincenti: Bain & Company, ELITE e Gambero Rosso, Cerved e Microsoft Italia, Coldiretti, NATIVA e Circularity, insieme a Digit’ed, Tinexta e AICCON, nuovi partner dell’edizione 2024. Grazie agli strumenti per lo sviluppo di competenze su internazionalizzazione, economia circolare, reti commerciali e cost management, le funzioni specialistiche di Intesa Sanpaolo, di International Subsidiary Banks Division (ISBD) e di Intesa Sanpaolo Innovation Center accompagneranno i programmi di sviluppo offrendo supporto specialistico e strategico.

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