Rosetti, il Ceo Bellettini: "Capacità, correttezza e affidabilità le nostre forze"
Giovane, appena 3 anni di età ma venuto alla luce con alle spalle un Gruppo come Rosetti Marino, Rosetti Superyachts (RSY) si sta ritagliando un ruolo da protagonista nel campo dello yachting. Ne parliamo con il nuovo CEO Ermanno Bellettini.
Rosetti Superyachts, rispetto ai concorrenti ha il grande vantaggio di far parte di un solido gruppo industriale come Rosetti Marino - fondato nel 1925 e quotato in borsa a Milano - che opera con grande successo da quasi 100 anni nel mondo dell’offshore e dello shipbuilding. Rosetti Superyachts può quindi fare affidamento sulla solidità finanziaria e sulle competenze tecniche e di engineering condivise tra le numerose società che compongono il Gruppo Rosetti Marino e di conseguenza, nonostante l’Azienda sia giovane (è stata creata a fine 2017), ha da subito mostrato grande slancio e maturità. Dottor Bellettini quali sono gli aspetti della vostra attività in cui avete il maggiore valore aggiunto nell’appartenere a un grande Gruppo?
"Nell’incipit della domanda sono stati ben evidenziati quali sono i vantaggi per RSY nell’appartenere al Gruppo Rosetti Marino. Il valore aggiunto che ne deriva è di avere a disposizione un team di persone ben amalgamato e competente, poiché RSY affida completamente a Rosetti Marino la verifica della progettazione e la realizzazione dei progetti che acquisisce".
Quali sono gli elementi peculiari e caratterizzanti della vostra mission aziendale? Avete affermato più volte che alla base di tutto c’è “l’eticità della Società”, può declinare concretamente questa affermazione?
"Per un’azienda come la nostra, attiva nella realizzazioni di importanti progetti, la capacità tecnica, la correttezza e l’affidabilità sono le principali credenziali con cui ci dobbiamo proporre al mercato. Il Gruppo Rosetti Marino ha implementato un Codice Etico fin dal 2013 e Rosetti Superyachts lo ha adottato dal momento della sua costituzione. Il nostro codice etico include: Etica nella conduzione degli affari e delle attività aziendali; Etica del lavoro, tutela e valorizzazione dei collaboratori; Etica dello sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale".
Su quali elementi si basa la volontà di RSY di diventare il punto di riferimento nel mondo degli explorer e supply vessel a partire dai 35 metri? Su quale tipologia di clienti puntate e da quali continenti e Paesi arrivano le richieste maggiori?
"L’evoluzione delle esigenze degli armatori e dei potenziali clienti di imbarcazioni sopra i 35 metri ed in particolare degli Explorer, ci incoraggia nel processo di consolidamento degli elementi di forza di RSY, quali la solidità finanziaria, l’affermata capacità di gestione dei progetti, di acquisto e di interazione con i fornitori, l’esperienza maturata nella costruzione di navi affidabili, che siano di facile manutenzione, di grandi volumi e in grado di affrontare qualsiasi condizione di mare. Accanto agli Explorer, i Supply Vessel si ritaglieranno uno spazio sempre maggiore perché permettono agli armatori di avere, accanto all’imbarcazione principale, una barca in grado di trasportare ender, moto d’acqua, sommergibili, elicottero e tutti gli “accessori” desiderati; inoltre permettono di ospitare l’equipaggio necessario a garantire il servizio ottimale durante le crociere. Partendo dalle richieste che continuiamo a ricevere, abbiamo sviluppato un progetto denominato “know your customer” che ci permette di delineare le caratteristiche principali del potenziale cliente di RSY; tra queste c’è sicuramente la provenienza da Paesi dove la nautica ha raggiunto una buona maturità, quindi Europa e Stati Uniti in primis".
Non pochi settori hanno subito un duro colpo dall’emergenza sanitaria di Covid-19. Rosetti Superyachts ha subito contraccolpi di particolare rilievo nella propria attività? Più in generale, quali sono state e sono le conseguenze per la nautica?
"Sicuramente la pandemia ha ed avrà delle conseguenze nei processi decisionali dei clienti. Le difficoltà agli spostamenti si traduce in una decisa riduzione del numero delle visite dei cantieri da parte di tutti gli attori coinvolti nell’acquisto di una nuova imbarcazione e, come noto, ogni vendita passa necessariamente da un’accurata valutazione in prima persona della struttura alla quale affidare la realizzazione di progetti così importanti. Più in generale, l’incertezza che stiamo vivendo non aiuta di certo a concludere il processo di acquisto di una nuova barca. Restiamo tuttavia ottimisti perché, anche nei momenti difficili, ci sono clienti determinati a portare avanti o addirittura dare avvio al progetto di costruzione, consapevoli che dalla firma del contratto alla consegna della nave occorrono almeno due anni di lavoro".
A dicembre 2019 avete presentato il nuovo progetto 65m Explorer “Orca”, gioiello di un’innovazione ispirata dallanatura e caratterizzato dalla capacità di adattarsi alle più impegnative condizioni che si possono trovare in mare. E procedono i lavori del primo RSY 38m EXP. Fin dal primo sguardo, questo progetto disegnato da Sergio Cutolo di Hydro Tec non appare un explorer tradizionale. Può farci il punto su queste due nuove importanti “creature” di RSY?
"Mentre Orca è un concept che proponiamo al mercato cercando di rompere un po’ gli schemi soprattutto in termini di design, il 38m Explorer è una barca attualmente in costruzione presso il nostro cantiere San Vitale e che a luglio prossimo verrà consegnata al suo armatore. A dispetto delle apparenze, che vedono gli explorer tipicamente caratterizzati dal ponte piatto a poppa, il nostro 38m ha tutti gli elementi propri di questa categoria: volume di 410 GT tipico di imbarcazioni prossime ai 50m di lunghezza, scafo robusto in grado di affrontare le condizioni di mare più sfidanti, autonomia di 5.000 miglia nautiche che consente pertanto la traversata atlantica, facile manutenzione degli impianti e dei macchinari, elevata capacità di stivaggio per lunghe crociere (vanta ad esempio una capacità di oltre 3.500 litri tra frigoriferi e freezer) e queste sono solamente le principali caratteristiche che permettono di annoverare a pieno diritto l’RSY 38m EXP tra gli explorer".
Perché avete scelto di specializzarvi nella realizzazione di explorer e supply vessel invece dei più tradizionali superyacht?
"Proporci sul mercato con questo tipo di imbarcazioni rappresenta l’evoluzione naturale della storia del gruppo Rosetti nell’ambito navale. Dopo esserci affermati nella costruzione di navi commerciali, che per definizione devono avere affidabilità, robustezza e facilità di manutenzione come parametri imprescindibili, vogliamo che le nostre imbarcazioni da diporto rappresentino la continuità di questi valori, che il mercato sta dimostrando di apprezzare sempre di più. È chiaro che non vogliamo precludere per il futuro la costruzione di superyacht intesi in senso tradizionale del termine, ma il cliente che approccia il nostro cantiere ha una lista di priorità diversa e ci sentiamo di rappresentare la risposta migliore che oggi può trovare sul mercato. Questo non significa che tralasciamo l’importanza del design esterno e interno dei progetti ma possiamo affermare che gli armatori con i quali ci stiamo confrontando sono più attenti agli aspetti tecnici dei progetti rispetto agli elementi di design tipici dei superyacht".
Quali sono gli aspetti che la domanda privilegia e che rendono un prodotto di alta gamma competitivo? In altre parole, come sta cambiando la domanda del mercato e come rispondete a questi eventuali mutamenti?
"Oltre alle caratteristiche già menzionate, notiamo una forte tendenza degli armatori a rivolgersi ai cantieri dopo aver sviluppato il progetto con architetti navali e designer di loro fiducia; da noi trovano la sintesi perfetta tra la valutazione ingegneristica del concept e la sua costruzione nei tempi corretti. Inoltre c’è una crescente volontà a partecipare alla realizzazione anche attraverso la scelta dei fornitori: per ogni singolo elemento i clienti desiderano vagliare le diverse soluzioni presenti sul mercato e procedere ad un’accurata selezione del fornitore anche in termini di affidabilità e assistenza nel post vendita. È evidente che potendo contare su una struttura, quella di gruppo, abituata ad affrontare progetti ben più complessi, Rosetti Superyachts garantisce di poter soddisfare queste nuove esigenze degli armatori attraverso collaudati processi di ingegneria, di acquisto e di gestione del progetto in senso lato. Questo si affianca alla già menzionata solidità finanziaria, agli indiscutibili standard qualitativi delle costruzioni navali Rosetti e al rispetto dei tempi di consegna, altri elementi che hanno contribuito al posizionamento del gruppo tra i primi interlocutori per gli armatori di tutti i tipi di navi".
Per tutti i settori, ma in particolare per la nautica, la Sostenibilità è sempre più un driver fondamentale, una “conditio sine qua non”. Qual è il suo concetto di Sostenibilità? Come Rosetti Superyachts la declina concretamente lungo tutto la filiera produttiva?
"Per noi la Sostenibilità rappresenta un nuovo modo di operare, un impegno aziendale che dobbiamo coltivare ogni giorno allo scopo di generare un valore condiviso capace di perdurare nel tempo. La sostenibilità aziendale la decliniamo in 3 dimensioni fondamentali:
Responsabilità Sociale
È sempre più importante sviluppare e promuovere il benessere dei propri dipendenti e delle realtà sociali esterne all’azienda, siano esse legate al territorio o ai servizi proposti. Sicurezza del e sul posto di lavoro, indici di clima interno, valore delle forniture locali e impatto culturale sono solo alcuni dei fattori principali che vanno a comporre questa particolare dimensione.
Rispetto Ambientale
È sempre più determinante la preservazione delle risorse naturali del nostro pianeta. Per questo motivo, le aziende devono ridurre al minimo il loro impatto ambientale attraverso attività come la raccolta differenziata, la riduzione o azzeramento dell’inquinamento (acquatico, aerobico, ecc.) prodotto.
Risultato Economico
Le aziende devono sviluppare un’economia dinamica fortemente correlata a politiche capaci di aumentare la produttività e l’occupazione,
l’inclusione finanziaria e le capacità di investimento. Così facendo si applicherà un valore aggiunto al contesto in cui si opera, oltre all’impatto che si andrà a generare sul ROI. Rosetti Superyachts si impegna ad integrare la sostenibilità all’interno dei propri processi con l’obiettivo di ottimizzare al meglio le proprie risorse energetiche, economiche ed umane. In un’ottica di miglioramento continuo, il nostro gruppo ha già realizzato alcune iniziative interne rivolgendosi soprattutto alle risorse “under 35” di tutte le aziende controllate in Italia; iniziative che hanno gettato le basi per la costruzione di una cultura sostenibile, motore di cambiamento e stimolo per l’attuazione di comportamenti virtuosi personali e professionali".
Nell’aprile scorso è stato annunciato un nuovo assetto organizzativo di RSY con il suo ingresso nel ruolo di Amministratore Delegato. Lei è presente dal 1998 all’interno del Gruppo Rosetti Marino e già Vice Presidente di RSY fin dall’inizio del progetto. Come va letto questo riassetto?
"L’impegno del Gruppo Rosetti nel mercato della nautica da diporto è in costante evoluzione ed il supporto continuo che il Gruppo garantisce a RSY, anche attraverso la mia nomina, ne è la dimostrazione. Come detto in precedenza il Gruppo Rosetti dispone di comprovate risorse in termini di capacità produttiva, risorse finanziarie e competenze che siamo convinti possano dare a RSY lo slancio per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati per i prossimi anni".
In sintesi, dove vuole arrivare da qui a 5 anni RSY?
"Come detto RSY vuole diventare il punto di riferimento per tutti quegli armatori che mettono al primo posto gli elementi tipici di una nave, quali l’affidabilità, la robustezza e la facile manutenzione; a dispetto di quanto si possa pensare, generalmente gli armatori trascorrono relativamente poco tempo a bordo ed in quei momenti non desiderano incorrere in problemi di difficile risoluzione e vogliono avere la libertà di cambiare rotta a prescindere dalle condizioni meteorologiche e marine. La fase più in salita per RSY si concluderà al momento della consegna della prima unità; da quel momento il mercato potrà verificare che le promesse sono state mantenute. Il percorso avrà una pendenza leggermente inferiore, ma non meno sfidante: potremo misurare il riscontro del mercato e affrontare le negoziazioni con un punto di riferimento concreto, la prima unità costruita. Dal 2021 ci aspettiamo quindi importanti risultati in termini di vendite e di posizionamento del marchio e conseguentemente di dare la continuità necessaria a dare vita ai diversi progetti che abbiamo pronti nel cassetto".