Gruppo Prelios, il Ceo Serrini: "Con BlinkS rendiamo trasparente il mercato dei crediti"
Come gestire l’ondata di crediti deteriorati in arrivo in Europa e in Italia, il ruolo della piattaforma BlinkS, un benchmark quale soluzione fintech atta a sostenere il mercato secondario dei crediti deteriorati, il Servicing di assets nel real estate e nuove, importanti iniziative. Confronto con Riccardo Serrini, Ceo e Dg del Gruppo Prelios.
Dottor Serrini, tutti gli istituti di ricerca più titolati sono ormai certi che, in Italia come in Europa, arrivi un forte incremento dei crediti deteriorati. Lei, riguardo alla situazione italiana, qualche settimana fa ha affermato: “Ci aspettiamo una nuova ondata di circa 80 miliardi di Npe (Non performing exposures, ndr) nei prossimi tre anni”. Il crescente impatto della seconda ondata della pandemia Covid-19 appesantirà di molto queste cifre già notevoli?
"Quanto le possa ulteriormente appesantire è difficile da dire al momento, ma sicuramente un impatto ci sarà. Soprattutto, e questo lo vediamo anche dai primi risultati di quanto stiamo gestendo specialmente nel mondo degli Utp, i cosiddetti ‘Unlikely to pay’, avrà un impatto più rilevante sulle piccole e medie imprese, più che sulle grandi aziende. Quello che stiamo vedendo è che le probabilità di default si stanno man mano incrementando più sulle PMI che sui large corporate".
Lei ha indicato la strada per gestire questo incremento, sia a livello italiano che europeo: sviluppare strumenti “che hanno agevolato il sistema bancario nel deleveraging – uno dei più forti a livello europeo, anche grazie all’aiuto delle cartolarizzazioni con la garanzia statale Gacs, che ha aiutato gli istituti di credito a ridurre gli Npl (Non performing loans, ndr) di oltre 60 miliardi di euro in pochi anni”, e “agevolare lo sviluppo di un mercato secondario attraverso il lancio di piattaforme di trading come la nostra BlinkS, che è stata presa come esempio da parte della Bce per lo sviluppo di un medesimo mercato a livello europeo”. Finora queste sue valutazioni hanno trovato qualche riscontro, a livello nazionale ed europeo?
"A livello nazionale mi sembra che le cose siano già molto ben indirizzate, nel senso che il mercato italiano è da prendere come esempio per come ha saputo trovare efficaci soluzioni di mercato.
È il caso del ricorso alla Gacs, garanzia pubblica che ha rilanciato le operazioni di cartolarizzazione pubblica, che erano ferme da quasi dieci anni, o lo sviluppo del mercato secondario, anche tramite piattaforme digitali come Blinks. A livello europeo si stanno ancora studiando soluzioni come le Asset Management Company o le Bad Bank, ma ancora in uno stadio molto preliminare. Di sicuro, alcuni governi stanno cercando di copiare quello che abbiamo fatto in Italia: un meccanismo molto simile alla Gacs viene utilizzato in Grecia, e per alcuni aspetti anche con soluzioni più innovative, perché la garanzia è stata estesa anche agli Utp e non soltanto agli Npl come in Italia. Anche il governo tedesco la sta studiano meccanismi simili".
Restando sul tema, cosa è emerso dalla tavola rotonda virtuale della Bce che il 25 settembre ha riunito Commissione Ue, gestori del credito presso le banche e i servicer europei che già hanno approntato marketplace digitali come la piattaforma BlinkS del Gruppo Prelios, da tutti indicata come esempio di soluzione fintech adatta a sostenere il mercato secondario dei crediti deteriorati?
"Questa è una domanda la cui risposta completa richiederebbe parecchio tempo. In termini telegrafici, a mio parere quello che si dovrebbe fare è non dimenticare che le misure debbono partire da soluzioni di mercato e l’intervento pubblico debba intervenire solamente quando il mercato non è in grado di trovare una soluzione di equilibrio. Soltanto in questo modo si possono creare mercati efficienti e altamente concorrenziali come nell’esperienza italiana, che dovrebbe essere presa ad esempio, visto che ha posto le basi e dato gli strumenti al sistema bancario per completare il più grande deleveraging a livello europeo. Il tutto attingendo solo marginalmente al capitale pubblico, sviluppando le condizioni per sostenere e sviluppare dei player efficienti e all’avanguardia e creare un mercato altamente concorrenziale. Questo è il risultato che deriva da soluzioni di mercato. Vedo che c’è, invece, una grande spinta nelle istituzioni nel cercare non soltanto di ‘nazionalizzare’ alcune attività, ma soprattutto di doverle over-regolamentare".
Come detto, la piattaforma BlinkS del Gruppo Prelios è da tutti indicata come esempio di soluzione fintech adatta a sostenere il mercato secondario dei crediti deteriorati. Può illustrarci i punti di forza, l’originalità della vostra piattaforma?
Blinks rende liquido e trasparente il mercato dei crediti NPL, che è sempre stato caratterizzato da una notevole asimmetria informativa tra il venditore e il compratore. Link tra Buyer e Seller… da qui Blinks! Come è nata l’idea di Blinks?
"Noi analizziamo sempre la fase di mercato in cui operiamo, cercando di capire in anticipo quello che avverrà, perché i cicli immobiliari sono uguali in tutto il mondo. Perciò cerchiamo di anticipare sempre le varie fasi e di essere presenti e pronti in maniera strutturata e professionale. I cicli immobiliari ripartono sempre dagli NPL, con una prima fase in cui vengono chiuse grandi cessioni da parte del sistema bancario, per poi sviluppare successivamente un mercato secondario, dove la strategia di gestione può prevedere anche delle vendite di portafogli o single name. Ma per massimizzare il prezzo, serve un mercato, informazioni standardizzate, un processo chiaro e semplice e una competizione con regole certe, dove tutti i partecipanti abbiano a disposizione le stesse informazioni e gli stessi strumenti. Inoltre,diamo gli strumenti per mettere sullo stesso piano negoziale piccole banche, che spesso non hanno gli strumenti per valutare i loro crediti e non hanno accesso ai mercati più evoluti, con investitori globali, sicuramente più sofisticati, ma che non hanno la possibilità di entrare in contatto con piccoli operatori locali. A tutti diamo anche la possibilità di effettuare, direttamente in piattaforma, tutte le analisi di sensitività sul proprio portafoglio di npl, mettendo a disposizione di tutti i partecipanti i nostri input, come le curve di recupero o i tempi dei tribunali. Tutto questo è Blinks. E questo è molto piaciuto a numerosi compratori e venditori e ha permesso a Blinks di avere oltre 70 iscritti tra investitori istituzionali e banche. Davvero posso dire che la nostra concezione di piattaforma integrata è un grande successo".
Il Gruppo Prelios è la porta di accesso al real estate italiano. Come sta andando nel 2020 il Servicing di assets Reo (Real estate owned) e quali previsioni si possono fare per il prossimo anno?
"La scelta strategica fondamentale del Gruppo Prelios è sempre stata quella di operare come piattaforma, ovvero di gestire credito e real estate in forma integrata. In quest’ottica siamo sempre stati focalizzati sulla creazione di valore del sottostante estate anche se indirettamente ovvero tra mite la gestione del credito deteriorato. In quest’ottica si innesta il servicing di asset Reo, che diventa sempre più importante per garantire performance ai nostri clienti investitori. Il 2020 è senza dubbio un anno complicato: i tribunali sono rimasti chiusi per tre mesi circa per il lockdown e, ahimè, subito dopo richiusi per la ‘pausa estiva’. Questo ha limitato il numero di aste e la normale attività giudiziaria e di conseguenza anche la possibilità di operare normalmente con una strategia di reoco. Confidiamo in unaripresa alla normalità con il 2021".
Avete raggiunto l’accordo con Hines e Cale Street per investire, attraverso un fondo gestito dal Gruppo Prelios, 500 milioni di euro nell’acquisizione e successivo sviluppo del primo lotto di MilanoSesto. Un progetto di 1,5 milioni di metri quadrati, grazie all’impegno finanziario del Gruppo Intesa Sanpaolo. Il Gruppo Prelios cura il project management dell’intero progetto, la più grande rigenerazione urbana a livello europeo. Che valore strategico ha per voi questa iniziativa di grande rilevanza?
"Per noi ha un valore strategico enorme ed è un po’ il fiore all’occhiello. È l’esempio di come possa essere efficace la scelta strategica di essere una piattaforma integrata. Con questa operazione, il piu grande progetto di rigenerazione urbana in Europa, abbiamo messo a fattor comune le competenze nel credito problematico con le professionalità nel settore real estate e nell’asset e investment management. Tutto ciò ha permesso di rendere l’operazione attrattiva per investitori del calibro di Hines e di Cale Street, che è il gestore di parte degli attivi del Kuwait Investment Authority, uno dei fondi sovrani più grandi al mondo. Il Gruppo Prelios non è nuovo a operazioni di questo tipo. Aveva sviluppato un progetto di dimensione molto rilevante qualche anno fa: mi riferisco all’operazione della Bicocca a Milano, un progetto che da un’area industriale ex Pirelli ha sviluppato un nuovo pezzo di città. Sviluppare nuove aree della metropoli per noi non è quindi una novità, ma è una attività che ci rende sempre particolarmente orgogliosi, perché crea valore per la comunità, per l’economia, per il Paese".