Octopus Energy, intervista al Ceo, Giorgio Tomassetti

- di: Redazione
 

Fondata nel 2016 nel Regno Unito con l’obiettivo di stravolgere le regole di un mercato poco efficiente e obsoleto, oggi Octopus Energy, un’entech company globale che guida la transizione verso un sistema energetico sostenibile e accessibile, fornisce energia rinnovabile a oltre 8 milioni di clienti. Le sue operazioni riguardano 18 Paesi, gestendo in modo flessibile un portafoglio di progetti di energia rinnovabile del valore di sette miliardi di sterline, uno dei più grandi in Europa.
Octopus ha anche concesso in licenza la sua innovativa piattaforma Kraken per supportare 54 milioni di account tramite accordi di licenza con aziende come EDF, E.ON e Origin Energy. Supportate da fondi pensione, investitori e rilevanti player dell’energia, le aziende del Gruppo Octopus Energy offrono energia a clienti in tutto il mondo. In Italia, ha raggiunto oltre 200mila clienti, raddoppiandoli in soli quattro mesi.

Octopus Energy, intervista al Ceo, Giorgio Tomassetti

Octopus Energy è una compagnia energetica, un’entech company globale che guida la transizione verso un sistema energetico sostenibile e accessibile e le cui operazioni si estendono su 18 Paesi e sull’intera catena del valore dell’energia, ha raggiunto 200mila clienti in Italia, raddoppiandoli in soli quattro mesi da inizio anno. Dottor Tomassetti, quali sono i punti di forza, le scelte strategiche del Gruppo per raggiungere simili risultati?

Octopus Energy nasce come startup nel 2016 nel Regno Unito e da zero arriva oggi a essere il primo fornitore di energia del Regno Unito, e devo dire che non si è mai visto che un nuovo entrante, una start up, sia passata da zero a essere il primo operatore di un settore regolato. Ad esempio, se guardiamo al settore bancario questa cosa non è mai avvenuta. È stato possibile innanzitutto perché Octopus ha subito capito che non bastava essere una compagnia energetica nuova o essere una compagnia energetica verde, ma bisognava essere anche un’azienda tecnologica, ovvero essere controllori e gestori della tecnologia abilitante. Nel nostro caso, abbiamo sviluppato un software chiamato Kraken, che ci permette di essere molto più efficienti, molto più veloci e ci consente di avere un servizio clienti eccellente. Può sembrare uno slogan, ma quando parliamo di servizio clienti eccellente parliamo di metriche, di capacità di soddisfare i clienti come nessun altro riesce in questo settore. Per quanto riguarda l’Italia, siamo primi su Trustpilot, ovvero sulla piattaforma che permette di raccogliere delle recensioni verificate dei clienti; ci focalizziamo quindi su quelle che sono le metriche che interessano i clienti, con la capacità di rispondere e risolvere le questioni poste alla prima interazione.

Octopus Energy è stata inclusa nell’elenco Forbes delle top 100 aziende “Responsibility 2023”, ha vinto il premio “Eletto Prodotto dell’Anno 2024” per la tariffa Octopus Fissa 12M e ha recentemente annunciato una valutazione del gruppo di 9 miliardi di dollari. Dove vuole arrivare la Compagnia nel medio periodo in Europa e nel mondo?

Vogliamo replicare la storia di successo che ci ha caratterizzato nel Regno Unito. Come detto prima, Octopus è in 18 paesi con diverse attività; è una compagnia energetica fornitrice e produttrice di energia. Riesce a coprire tutto lo spettro, e quindi l’obiettivo è riuscire a conquistare mercati importanti. Per esempio Francia, Spagna, Germania, ovviamente l’Italia, oltre a paesi come gli Stati Uniti e il Giappone; quando guardiamo a questi obiettivi di crescita, capiamo anche che non dobbiamo solo fornire energia ma dobbiamo anche essere in grado di offrire ai clienti soluzioni relative alla decarbonizzazione: pannelli solari, batterie, pompe di calore. Dobbiamo poi guardare a 360 gradi quello che facciamo, perché non possiamo dimenticarci della rete e dei distributori locali per invitarli a comprendere meglio come gestire con la tecnologia un sistema che può presentare prezzi e condizioni molto migliori che però vanno dominate e gestite.

Collegandoci alla domanda precedente, qual è percorso di Octopus Energy in Italia e quali gli obiettivi di crescita nel nostro Paese?

Guardavo qualche giorno fa dove eravamo ad agosto 2023, quando eravamo a 25mila clienti: adesso abbiamo più che superato i 200mila e guardiamo a fine anno con fiducia nel superare i 300mila clienti. L’anno prossimo l’ambizione è arrivare a un milione di clienti, con ad esempio l’introduzione di tariffe intelligenti. Quindi contiamo anche di riuscire a portare sul mercato delle novità per quanto riguarda il modo in cui i clienti fruiscono e pagano l’energia: questo sarà un percorso che inizierà entro la fine dell’anno.

Una società come la vostra si trova in qualche modo ad interfacciarsi con la politica, sia italiana che soprattutto europea. Lei ha affermato di non credere in una transizione energetica imposta dall’alto. Cosa significa?

Effettuare la transizione energetica è più semplice di quanto sembri, ma si è scelto non il miglior approccio. Cioè si è sostanzialmente detto, ‘cari paesi, cari cittadini dovete fare questo entro questa data’, ma senza coinvolgere, senza spiegare, senza riuscire a rendere questa cosa sostenibile per le persone. Per contro, quello che Octopus dimostra è che è possibile fare la transizione più velocemente se si creano le condizioni dal basso, ovvero se si coinvolgono i cittadini. Un esempio sono le comunità energetiche. Se si rende più conveniente l’energia verde il consumatore ovviamente si orienta su quella; quindi sta a noi operatori, ai regolatori, alla politica fare in modo che ci siano le condizioni per questa transizione senza semplicemente scaricare la colpa sui consumatori se non li si mettono in condizione di fare e permettersi le scelte più sostenibili.

Nel “Rapporto Draghi” presentato di recente alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, un capitolo particolarmente importante è quello relativo all’energia, con l’ex presidente della BCE – ed ex premier italiano – che avanza proposte concrete, parlando anche di “spinta alla transizione energetica con innovazione e aiuti” e ribadendo l’obiettivo della neutralità climatica nel 2050. Cosa pensa delle proposte Draghi su questo tema cruciale e qual è lo scenario delle rinnovabili in Italia?

Draghi  è sicuramente molto più pragmatico di altri personaggi che hanno tentato di risolvere questi problemi grandi del passato, perché va a cercarne le cause. Bisogna rendere accessibile la tecnologia rinnovabile: ad esempio, se negli ultimi anni il pannello solare non fosse diminuito di prezzo sarebbe stato per pochi ma il pannello continua scendere di prezzo perché - dice Draghi- viene prodotto in Cina, mentre se fosse prodotto in Italia avrebbe ancora oggi dei costi importanti.  Ricordiamoci che uno dei grandi vantaggi della transizione è anche l’indipendenza energetica ossia riuscire a staccarsi da fonti fossili e da fornitori di fonti fossili che come paesi europei non controlliamo e non gestiamo. Un altro punto fondamentale è sicuramente riuscire anche a dare certezza dei tempi per l’implementazione delle rinnovabili.

Pensare a questi temi a 360 gradi permette poi agli operatori di rendere l’energia più accessibile e ai cittadini di beneficiarne.

Electroverse, la piattaforma di ricarica pubblica per veicoli elettrici (EV) di Octopus Energy, è diventata la più grande app per la ricarica di veicoli elettrici in Europa, con quasi 850mila colonnine disponibili per gli utenti. Il rivoluzionario modello di Octopus Electroverse” un’unica card, un’unica app” è, insomma, un grande successo. Ce ne può parlare? E quali saranno le prossime mosse, in Europa e in Italia, su questo fronte?

Electroverse è di fatto la filosofia Octopus applicata al mondo delle auto elettriche: è un servizio innanzitutto gratuito e, se guardiamo all’Italia, parliamo di più di 45mila punti di ricarica quindi di una diffusione molto elevata. Electroverse permette di far tutto questo in modo semplice ed intuitivo: con un click o una card è possibile sostanzialmente parcheggiare l’auto e ricaricare senza preoccuparsi di dover pagare neanche un centesimo in più. È un servizio che funziona tantissimo, infatti sta crescendo moltissimo in Italia e negli altri paesi: parliamo di una crescita a doppia cifra.

Octopus ha concesso in licenza la sua innovativa piattaforma Kraken per supportare 54 milioni di account tramite accordi di licenza con aziende come EDF, E.ON e Origin Energy. Può illustrarci questa piattaforma e la sua importanza strategica?

Kraken vuole essere il sistema operativo di una compagnia energetica in grado di coprire tutti i bisogni della compagnia medesima, dalla A alla Z. Tutto con un’unica piattaforma costruita con standard moderni, ‘leggera’ tecnologicamente, veloce e precisa: questo è stato apprezzato non solo dai clienti Octopus, ma anche da altre compagnie energetiche perché l’installazione di Kraken significa rendere i clienti più felici; e questo è dimostrato dalle recensioni. Infatti, tempo qualche mese le recensioni dei clienti migliorano, perché il servizio migliora, e riduce i costi, perché essendo un’unica piattaforma (rispetto all’opzione di comprare N piattaforme più pesanti), questo permette di avere dei risparmi importanti per quanto riguarda i costi tecnologici. Inoltre è una piattaforma in SAS, e che per questo migliora continuamente, con tecnologie di AI, gestione di tariffe intelligenti, rilasci successivi che la rendono quasi un investimento per il futuro, perché la piattaforma migliorerà giorno per giorno nei successivi mesi e anni. E questo fa di Kraken un prodotto unico che permette di avere una serie di vantaggi competitivi: insieme a Kraken, infatti, si abbina anche un cosiddetto modello operativo che permette a chi la usa di svolgere tutte le attività che potrebbe richiedere un cliente in una medesima visualizzazione.

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