Intervista al Vicepresidente di Solaris Yachts, Federico Gambini
Solaris Yachts, visione e futuro raccontati da Federico Gambini
Solaris Yachts ha costruito la propria identità sull’eccellenza artigianale e sull’innovazione tecnica. In un settore così competitivo, quali sono le scelte strategiche che oggi vi distinguono maggiormente nel panorama internazionale?
Per quanto riguarda le imbarcazioni a vela, la nostra strategia non cambia ma viene continuamente aggiornata. Vogliamo continuare a offrire a un segmento specifico e particolare di clientela barche tecnicamente innovative e capaci di soddisfare le esigenze degli armatori che amano davvero navigare. Per questo Solaris progetta barche marine, funzionali, sicure e confortevoli, con in più un design caratteristico che le rende apprezzate e riconoscibili in ogni porto.
Il cantiere ha ampliato in modo significativo la gamma dei modelli, sia a vela sia a motore. Quali linee guida seguite nello sviluppo dei nuovi progetti e come cambia la domanda dei clienti di alta gamma?
Nella vela, come nel motore, i clienti sono sempre più esperti ed esigenti. Con lo sviluppo di ogni nuovo modello puntiamo a rendere sempre più pronunciate le capacità marine, ponendo allo stesso tempo la massima attenzione alle soluzioni che rendono la vita a bordo comoda e altamente rilassante. Con la recente acquisizione del marchio CNB, Solaris ha inoltre ampliato la propria offerta, che oggi comprende anche un brand storico e rinomato per la produzione di imbarcazioni a vela d’altura e di grandi dimensioni, con caratteristiche diverse ma complementari rispetto a quelle della gamma Solaris.
Anche per la produzione di motoryacht, che abbiamo lanciato già da alcuni anni, abbiamo pensato barche con le stesse caratteristiche: molto eleganti, con linee di un classico attualizzato che i clienti più avvertiti sanno riconoscere. Abbiamo ormai due gamme molto ampie, nella vela e nel motore, che possono soddisfare le esigenze più diverse in termini di manovrabilità, spazi a bordo, presenza o meno di equipaggio, sempre con la massima attenzione possibile alle richieste di customizzazione da parte dei clienti.
La produzione di Solaris nasce in un territorio, quello di Aquileia, ricco di cultura e tradizione. Quanto conta, anche simbolicamente, l’identità italiana in un mercato sempre più globalizzato?
Solaris è nata ad Aquileia nel 1974 e l’anno scorso ha quindi festeggiato i suoi primi cinquant’anni. Il cantiere possiede un patrimonio insostituibile di sapienza marina, tecnica e di competenze artigianali, detenute da professionisti che soprattutto amano e conoscono il mare. Sono marinai che progettano e costruiscono barche per marinai. Per i nostri motoryacht abbiamo scelto di collocarci a Forlì perché, come noto, è il distretto produttivo più ricco di risorse umane specializzate che continuano a fare la storia della nautica a motore in Italia. L’identità italiana nella nautica da diporto conta moltissimo: è un asset competitivo riconosciuto ovunque nel mercato globale, ricercato e amato dai clienti che vengono anche da altri continenti.
Avete investito molto nella sostenibilità, sia nei materiali sia nei processi produttivi. Quali sono le innovazioni più rilevanti introdotte in questa direzione? Come viene recepita la transizione ecologica dalla vostra clientela più esigente? Cresce davvero una sensibilità ambientale nel mondo della nautica di alta gamma?
L’attenzione dei clienti nei confronti della sostenibilità è in continua crescita. Questo per Solaris si traduce innanzitutto nella scelta di adottare processi produttivi e stabilimenti di produzione conformi agli standard più elevati attualmente richiesti. La barca a vela tende di per sé verso l’ecologico: noi puntiamo a renderla il più autosufficiente possibile per le principali necessità senza l’ausilio di un generatore a gasolio, ad esempio con l’utilizzo di pannelli solari, e scegliamo materiali eco-compatibili. Per il motore abbiamo studiato insieme ai nostri progettisti modelli di carena specifici, il contenimento dei pesi e la loro corretta distribuzione: tutto al fine di ridurre il più possibile il consumo di carburante. Crediamo in innovazioni graduali ma di sostanza e non nelle soluzioni di facciata che poi però si rivelano poco efficaci all’atto pratico.
Che cosa porterete al Salone Nautico di Genova 2025 e quali obiettivi vi ponete in termini di visibilità e relazioni con il mercato italiano?
Solaris, sia con la vela sia con il motore, si muove ormai in un mercato globale che va dall’Australia all’America. Ovviamente però l’Italia e l’Europa sono ancora molto importanti sia in termini di fatturato che di visibilità. Per questo motivo avremo a Genova ben quattro modelli a vela (50’, 55’, 60’ e 74’, mentre a Cannes saranno presenti anche i modelli CNB 62’ e 78’) e altrettanti a motore (Solaris Power 60’ Coupé, 60’ Open, 53’ Coupé e 44’). Una presenza davvero significativa che speriamo renda il corner Solaris uno dei centri di attrazione del Salone.