Avvera: l'ad Lorenzo Montanari parla di traguardi e strategie
- di: Redazione
Focus a 360 gradi su ‘Avvera’, la società del Gruppo Credem nata da circa un anno e mezzo ma già diventata punto di riferimento delle famiglie italiane nel mercato dei mutui e del credito al consumo (prestiti e cessione del quinto). Target, modello di business e strategia di questo gioiello del Gruppo Credem. Faccia a faccia con Lorenzo Montanari, Ad e Dg di Avvera.
A maggio 2019 dalla trasformazione di Creacasa è nata ‘Avvera’ che fa parte al 100% del Gruppo Credem e di cui lei è Amministratore delegato e Direttore generale. Una società che è già diventata punto di riferimento delle famiglie italiane nel mercato dei mutui e del credito al consumo (prestiti e cessione del quinto). Dottor Montanari, quali sono le sue peculiarità e i suoi punti di forza e quale primo bilancio si può fare dopo circa un anno e mezzo?
"AVVERA deriva dalla trasformazione di una precedente società, CREACASA. Nasce con l’obiettivo di diventare la società di credito alle famiglie del gruppo CREDEM con una specifica “mission” rivolta all’open market e al segmento dei nuovi clienti. Avvera eroga prestiti personali, prestiti finalizzati, cessione del quinto dello stipendio e della pensione e intermedia mutui per acquisto e ristrutturazione della casa. Dispone di prodotti di mutuo specifici per acquisto di immobili in asta giudiziaria o immobili con donazione".
L’obiettivo dichiarato al debutto di Avvera era quello di arrivare a generare, dal 2022, 1,5 miliardi di euro annui tra nuovi mutui (450 milioni di euro) e finanziamenti di credito al consumo (oltre un miliardo di euro) portando a regime gli investimenti effettuati nel triennio. Conferma questi target?
"Nel 2020 abbiamo una previsione di chiusura intorno agli 800 milioni di euro Nel 2021 ci poniamo un obiettivo target di 1,0 miliardo di euro. Certamente la difficile situazione che stiamo attraversando e, in particolare, il forte rallentamento dei consumi di beni e servizi potrebbero generare qualche ritardo sugli obiettivi al momento, però, non ancora quantificabile con precisione".
Qual è il vostro modello di business sia nel mercato dei mutui che in quello del credito al consumo? Come è organizzato il modello distributivo?
"Il nostro modello di business multicanale e multi prodotto è organizzato su 4 direzioni commerciali (mutui, cessione del quinto e prestiti personali, prestiti finalizzati e banche partner). Alle reti mutui e cessione del quinto e prestiti personali fanno riferimento rispettivamente 210 agenti finanziari e 220 fra agenti e collaboratori. La rete dei prestiti finalizzati partirà ufficialmente a gennaio 2021 e anche in questo caso sarà composta da agenti finanziari. Le collaborazioni con banche partner (al momento abbiamo attive 2 partnership con Banca Del Piemonte e Cassa di Risparmio di Cento) riguardano il collocamento presso gli sportelli di questi istituti dei nostri prestiti personali. Entro fine 2020 annunceremmo 2 nuovi ingressi fra le banche partner a seguito di altrettanti accordi recentemente conclusi di cui non possiamo ancora dare disclosure".
Può descriverci le caratteristiche del nuovo posizionamento strategico che Avvera favorisce per il Gruppo Credem nei segmenti in cui opera?
"Con la nascita di AVVERA il gruppo si è posto l’obiettivo di realizzare una “fabbrica” prodotto verticale specializzata nei crediti alle famiglie, segmento strategico, sul quale puntiamo nei prossimi anni con decisione. La necessità di una società specializzata deriva dalla maggiore focalizzazione nei processi e nelle competenze specialistiche unite a un BRAND completamente nuovo e inusuale per il mercato del credito al consumo, che ci consenta di poter essere un riferimento importante anche per altri istituti bancari che vogliano affidarsi ad AVVERA su prodotti come i prestiti personali e le cessioni del quinto dello stipendio e della pensione".
Come è strutturata la sinergia tra Avvera e Gruppo Credem? Quali le coordinate per evitare sovrapposizioni e duplicazioni?
"Il nostro modello è assolutamente complementare con il modello delle filiali CREDEM. I nostri agenti operano sul territorio e rappresentano un canale di sviluppo anche per le filiali bancarie. Le sinergie sono molto importanti sia fra le reti di vendita di AVVERA, sia fra AVVERA e CREDEM banca. AVVERA contribuisce a generare migliaia di clienti che in molte occasioni diventano clienti di CREDEM. Tutto questo attraverso un processo di segnalazione molto efficace e operativo da diversi anni".
Avete avviato una progettualità per sviluppare l’offerta digitale che porterà ad avere un processo in modalità self già in ottica Psd2. Il modello, da quanto è trapelato, prevederà un onboarding digitale con riconoscimento biometrico del cliente e processo completamente digitale fino all’erogazione. Se ne prevede il rilascio tra fine 2021 e inizio 2022 e sarà disponibile anche alle banche partner di Avvera. Ci può illustrare la strategicità di questo progetto così innovativo?
"Abbiamo in corso un progetto di costruzione di un prodotto di prestito personale che consenta al cliente di poter autonomamente, senza l’intervento di nessun agente esterno, concludere un’operazione fino all’erogazione. È un progetto che stiamo portando avanti insieme ad ACCENTURE, QUID INFORMATICA che è la nostra fabbrica IT e EXPERIAN. Il cliente potrà fornirci
l’accesso ai sui conti correnti presso altre banche e permetterci di poterlo valutare sotto il profilo del merito creditizio come se fosse un già cliente questo grazie al fatto che utilizzeremo i vantaggi di un processo PSD2".
Come avete affrontato e state affrontando l’emergenza Covid-19? Quali processi di vendita a distanza che prevedono un’interazione con il cliente sono stati attivati?
"I nostri processi a distanza riguardano la possibilità offerta alla nostra clientela di poter concludere operazioni di prestito personale, cessione del quinto dello stipendio e della pensione completamente in modalità digitale. Entrando in area riservata potranno prendere visione e firmare tutti i documenti. Tutto questo senza mai incontrare fisicamente il nostro consulente".
Quali effetti prevede avrà sui conti della Società la moratoria dei mutui a causa degli effetti del Covid-19? Quali iniziative sono state messe in campo su questo fronte?
"Non abbiamo previsioni precise sugli effetti delle moratorie che saranno direttamente proporzionali agli effetti sull’economia della pandemia che stiamo, purtroppo, attraversando. Dipenderà molto dalla durata delle misure stanziate dal Governo italiano e, soprattutto, il timing rispetto alla ripresa economica. Maggiore sarà al durata delle moratorie più elevato sarà il rischio di un credit
crunch alla ripresa dei pagamenti".
Quale crescita dei crediti non performing prevedete, nel breve e nel medio periodo, anche alla luce della seconda ondata della pandemia?
"Come la maggior parte degli operatori del sistema abbiamo previsto, negli obiettivi di pianificazione del 2021 una crescita di NPL maggiore rispetto a quanto stabilito pre COVID. AVVERA ha uno stock di crediti che si è formato per la maggior parte nel 2020 ed è soprattutto composto da cessione del quinto e in parte di prestiti personali. Lo stock crediti riferito ai mutui è appostato su
CREDEM in quanto AVVERA distribuisce questo prodotto".
Qual è l’evoluzione prevedibile della gestione, tenendo conto degli effetti della seconda ondata del Covid-19?
"La nostra è una società in pieno sviluppo per cui ci aspettiamo, compatibilmente, con gli effetti della crisi COVID di continuare a crescere in modo più che lineare. Ci aspettiamo un total business di 1 MLD di euro nel 2021 di cui circa il 50% sui mutui casa e il 50% su prodotti di cessione del quinto, prestiti personali e prestiti finalizzati. È una bella sfida ma vogliamo vincerla!"