Immobiliare in Europa: aumenti record nei mercati della compravendita e degli affitti

- di: Barbara Bizzarri
 
Negli ultimi anni, gli alloggi in Europa sono diventati notevolmente più costosi, sia nel mercato della compravendita che in quello degli affitti. Secondo i dati dell'Ufficio statistico di Eurostat, gli indici che misurano i prezzi degli immobili residenziali e gli affitti pagati dagli inquilini nell'intera Unione Europea hanno raggiunto a settembre i massimi storici. Nel caso dei prezzi delle case, l'indice è salito a 152,1 punti, dai 100 con cui la serie iniziava nel 2010 (a fare eccezione, però, è proprio l’Italia). Il quadro che emerge dal report mostra che i prezzi sono aumentati in modo significativo nella stragrande maggioranza delle nazioni.

Secondo l'Ufficio europeo di statistica, i prezzi delle case e gli affitti nell'Ue hanno seguito un andamento simile tra il 2010 e il secondo trimestre del 2011, "ma da allora hanno avuto un'evoluzione diversa", poiché, sebbene gli affitti siano aumentati costantemente, i prezzi delle case hanno seguito un andamento diverso. Tuttavia, i prezzi delle case sono aumentati più degli affitti in 20 dei 27 Paesi dell’UE.
Il cambiamento nell’intera UE è avvenuto soprattutto dopo la pandemia. “A partire dal primo trimestre del 2020, i tassi di crescita annuali nell’UE sono aumentati a livelli mai visti dal 2006. Dopo il picco nel primo trimestre del 2022, i tassi di crescita annuali sono diminuiti e sono diventati negativi nel secondo trimestre del 2023 (-1%) e nel terzo trimestre del 2023 (-1,2%)”, ricorda Eurostat. Ma da allora sono diventati positivi e la tendenza al rialzo ha accelerato con il passare dei mesi.
Se il prezzo delle case è aumentato dello 0,2% negli ultimi tre mesi del 2023, lo ha fatto ad un tasso dell’1,5% nel primo trimestre del 2024 e del 2,9% nel secondo trimestre.

Prezzi delle case più cari del 52% dal 2010

A seguito dei recenti aumenti, i prezzi delle case nell’UE nel suo complesso sono aumentati di quasi il 52% dal 2010. In alcuni Paesi, le case ora costano tre volte di più rispetto a 14 anni fa. L’Italia fa storia a sé, evidenziando addirittura un calo del 5% nell’intervallo di tempo analizzato.
Nello specifico, i prezzi delle case si sono triplicati in Estonia e Ungheria, con incrementi in entrambi i casi superiori al 200%; ed è raddoppiato in Lituania, Lettonia, Repubblica Ceca, Austria, Portogallo, Lussemburgo e Bulgaria. Tutti i Paesi dell’UE stanno registrando un aumento dei prezzi, ad eccezione di Cipro, dove non hanno subito cambiamenti.
Nel caso della Spagna, il rimbalzo si attesta al 16,4%, il secondo incremento più basso dell'intera regione dietro quello registrato dalla Finlandia (9,3%). D'altro canto, in Francia i prezzi delle case sono aumentati del 27% in questi 14 anni, mentre in Danimarca e Belgio sono aumentati quasi del 54%; in Irlanda, il 67% e in Germania o nei Paesi Bassi, circa il 74%.

Affitti in aumento del 25% dal 2010

La stessa tendenza si osserva nel mercato degli affitti, dove negli ultimi 14 anni i canoni sono cresciuti del 25% nell’intera UE. Secondo le statistiche ufficiali, i prezzi degli affitti sono aumentati anche in 26 Stati membri dell'UE, con la sola eccezione della Grecia, dove gli affitti sono diminuiti del 17,5% tra giugno 2010 e giugno 2024.
Un risultato lontano dall'evoluzione registrata in altri Paesi come Lituania (+182%), Irlanda (+106,1%) e Ungheria (+106%), dove i canoni sono raddoppiati. Anche se, ancora una volta, i riflettori sono puntati sull'Estonia, che è anche in testa alla classifica del mercato locativo con un aumento degli affitti del 216%. È l’unico Paese dell’UE in cui gli affitti sono triplicati negli ultimi 14 anni.

Gli affitti sono aumentati ben al di sopra della media anche in Polonia (8%), Austria (70%), Slovenia (68%), Malta (62%), Lettonia (58%), Repubblica Ceca (55%) e Romania (53,6%).
Nel caso della Spagna, i dati Eurostat mostrano un aumento del reddito del 10,6% tra giugno 2010 e giugno 2024. Si tratta dell’aumento più piccolo in tutta l’UE, ad eccezione di quello registrato da Cipro (9,6%), e in contrasto con il 23% registrato in Germania, 28% in Danimarca, 36% in Finlandia o 42% in Portogallo. In Italia e Francia l'aumento cumulato degli affitti è pari a circa il 14%.
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