La nuova ricerca realizzata da EY, leader mondiale nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, assistenza fiscale e legale, transaction e consulenza, in collaborazione con Italian Insurtech Association, associazione senza scopo di lucro che riunisce imprese attive anche nel settore assicurativo, dal titolo “Claims (Re) Generation: le potenzialità dell’IA Generativa nella gestione dei sinistri, tra benefici e rischi”, analizza i benefici e i rischi legati all’utilizzo dell’IA Generativa nel settore assicurativo, e sarà presentata integralmente il 13 giugno durante l’evento “Beyond Claims & Costumer Centricity”. Il report si concentra principalmente sui processi legati alla gestione dei sinistri per analizzare come i player stiano incorporando questa tecnologia per migliorare l’esperienza utente e massimizzare l’efficacia operativa nella gestione dei sinistri. Lo studio si basa sul contributo di circa 25 player assicurativi tra cui Compagnie (con una copertura del market share sulla raccolta premi superiore al 40%), Insurtech e broker preminenti nel mercato italiano.
Gestione sinistri, in arrivo la rivoluzione dell'IA generativa
“Dall’indagine abbiamo potuto riscontrare che quasi la totalità del campione (96%) definisce l’impatto dell’introduzione dell’IA generativa in ambito sinistri come significativo o rivoluzionario, rendendo i claims di gran lunga il processo più impattato della catena del valore assicurativa. Le aziende pensano, infatti, che otterranno un beneficio maggiore nell’apertura del sinistro (72%) e nei processi di antifrode (82%) - sottolinea Marco Concordati, Partner Insurance di EY -. È altresì visibile come, seppure per la quasi totalità del campione analizzato l’introduzione dell’IA Generativa rappresenti una vera e propria rivoluzione, al momento solo il 21% dei player riferisce di aver già implementato in produzione questa tecnologia nella gestione dei sinistri. Sintomo che abbiamo bisogno di tempo prima di toccare con mano tutti i miglioramenti che questa tecnologia può fornire al settore”.
Per l’88% degli intervistati i benefici sono legati all’aumento della produttività e dell’efficienza operativa, per il 63% si registra una riduzione dei costi operativi, per il 50% il supporto alla gestione dei rischi e prevenzione delle frodi assicurative e, sempre per il 50%, il miglioramento della relazione con la clientela.
Attualmente, la maggior parte degli attori assicurativi sta svolgendo o pianificando dei progetti pilota (67%) sull’IA Generativa. Il 42% di loro indica inoltre di avere in piedi una IA Strategy per definire come l’IA debba essere usata, controllata e implementata, mentre il 33% è nella fase di data collection e analisi di fattibilità.
Il caso d’uso più rilevante dell’IA Generativa nella gestione dei claims deriva da una migliore capacità di individuazione dei sinistri fraudolenti, considerata “rilevante” o “estremamente rilevante” dal 72% dei partecipanti all’indagine. A seguire l’adozione di ChatBot o Virtual Assistant nella fase di denuncia del sinistro (68%), e per il 55% l’utilizzo di un consulente virtuale a supporto del liquidatore e dalla valutazione automatica del danno e proposta di liquidazione.
Tuttavia, come prevedibile, dallo studio emerge una serie di preoccupazioni legate a doppio filo alle ampie potenzialità connesse allo strumento stesso. Per il 71% degli intervistati i rischi, di natura operativa, comprendono la possibilità di ottenere un output scorretto a causa di errori, allucinazioni e bias, subentrati in fase di addestramento; per il 63% i rischi sono legati a temi legali e di compliance e per il 54% sono invece di natura etica. Si riscontra inoltre che per il 17% degli intervistati vi sono pericolosi i rischi di natura cyber, tra cui gli attacchi malevoli finalizzati allo sfruttamento di particolari vulnerabilità del modello per corrompere e dirottare i risultati generati.
In ogni caso, i player assicurativi ritengono che i benefici associati all’IA Generativa superino significativamente i rischi: “Ad oggi nel 2024 sono stati 50 mln gli euro investiti in AI da parte dei player e questo numero è destinato ad arrivare €140 mln nel 2026 - afferma Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di IIA -. Nella gestione dei sinistri l’IA sarà fondamentale per accorciare i tempi di indennizzo, aumentando la vicinanza e l’accuratezza della compagnia nei confronti dell’assicurato. In questo modo si potrà velocizzare l’iter di richieste e aumentare al contempo la fidelizzazione dei clienti. Con l’uso dell’IA Generativa il comparto assicurativo crescerà e l’Italia potrà livellarsi al pari degli altri Stati dove il settore ha un peso specifico maggiore”.