Il governo britannico vieta a Paesi stranieri di possedere giornali

- di: Redazione
 
Il governo britannico ha deciso che nessun governo straniero potrà acquistare giornali e riviste del Regno Unito.
È questa la risposta alla valanga di critiche che hanno fatto seguito alla proposta di acquisizione del Daily Telegraph e dello Spectator da parte di una società di investimento sostenuta dagli Emirati Arabi Uniti, RedBird IMI.
Una decisione (che promette di avere, nella legge che sarà elaborata, ''ulteriori protezioni per la libertà di stampa") che ha spinto il gruppo emiratino a definirsi ''estremamente deluso dallo sviluppo di oggi".
Il partito laburista, principale forza politica di opposizione, ha annunciato che sosterrà il provvedimento.

Il governo britannico vieta a Paesi stranieri di possedere giornali

Alla notizia dell'interessamento emiratino verso Daily Tepegraph e Spectator si è determinata immediatamente una crescente pressione trasversale sui partiti affinché il governo agisse. Cosa che è accaduto ieri, davanti ad una possibile sconfitta alla Camera dei Lord da parte di chi sosteneva l'adozione immediata di un provvedimento che bloccasse l'acquisizione. Annunciando il divieto, il sottosegretario Stephen Parkinson ha affermato che la nuova legge "escluderebbe fusioni di giornali e riviste periodiche che coinvolgano proprietà, influenza o controllo da parte di Stati stranieri".
Il governo presenterà un emendamento alla legge sui mercati digitali, sulla concorrenza e sui consumatori – che avrà la sua terza lettura la prossima settimana – per bloccare tali accordi.
Parkinson ha inoltre confermato che il divieto di buyout non si applicherà alle emittenti.

Il fondo di investimento RedBird IMI è posseduto al 75% da Sheikh Mansour, vice primo ministro e vice presidente degli Emirati Arabi Uniti, noto soprattutto nel Regno Unito per essere proprietario del Manchester City, club della Premier League di calcio.
In una dichiarazione in reazione alla mossa, un portavoce del fondo ha affermato che "rimanere impegnati" a investire nei media globali, aggiungendo: "Ora valuteremo i nostri prossimi passi, con gli interessi commerciali che continueranno a essere l'unica priorità".
"Ad oggi - ha aggiunto il portavoce - Redbird IMI ha effettuato sei investimenti nel Regno Unito e negli Stati Uniti e abbiamo ritenuto che l'ambiente mediatico del Regno Unito fosse meritevole di ulteriori investimenti. Come per ciascuno dei nostri accordi, siamo stati chiari sul fatto che l'acquisizione di The Telegraph e The Spectator è stata un'impresa completamente commerciale."
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