Google nel mirino dell'antitrust cinese: aperta un'indagine per presunto monopolio

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 

Pechino ha avviato un’indagine antitrust su Google per presunte pratiche monopolistiche. Lo ha reso noto la State Administration for Market Regulation (SAMR), l’autorità cinese preposta alla regolazione della concorrenza, che esaminerà se il colosso tecnologico abbia violato la normativa antimonopolio del Paese.

Google nel mirino dell'antitrust cinese: aperta un'indagine per presunto monopolio

L’annuncio dell’indagine arriva in un momento di tensione nei rapporti commerciali tra Cina e Stati Uniti. Proprio oggi, il ministero delle Finanze cinese ha comunicato una nuova serie di dazi in risposta alle tariffe aggiuntive del 10% imposte dall’amministrazione Trump lo scorso sabato sui beni cinesi. A partire da lunedì 10 febbraio, Pechino applicherà un incremento del 15% sui dazi all’importazione di carbone e gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti, mentre il petrolio greggio, alcune attrezzature agricole e veicoli subiranno una tariffa aggiuntiva del 10%.

Google e il mercato cinese

Nonostante le restrizioni governative, Google mantiene una presenza limitata in Cina. Il suo motore di ricerca e il browser Chrome sono bloccati nel Paese, mentre alcuni servizi cloud e pubblicitari restano accessibili attraverso partnership locali. Tuttavia, negli ultimi anni l’azienda ha intensificato la sua attività nel settore dell’intelligenza artificiale e del cloud computing in collaborazione con aziende cinesi.

L’indagine della SAMR potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo per il gruppo di Mountain View, già al centro di verifiche antitrust in altre giurisdizioni, dagli Stati Uniti all’Unione Europea. Se venissero accertate violazioni, Google potrebbe incorrere in sanzioni significative o in restrizioni sulle sue operazioni nel mercato cinese.

L’azione dell’autorità cinese si inserisce in un quadro più ampio di rafforzamento del controllo sulle big tech, sia locali che straniere. Negli ultimi anni, Pechino ha adottato un approccio più severo nei confronti delle piattaforme digitali, con l’obiettivo di garantire una concorrenza leale e tutelare le aziende nazionali.

Mentre Google si prepara ad affrontare l’indagine, la questione potrebbe avere ripercussioni anche sui rapporti economici tra Cina e Stati Uniti, già tesi a causa delle dispute commerciali e delle misure protezionistiche adottate da entrambe le parti.

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