Il 2020 anno nero per i giovani: in forte crescita i Neet

- di: Giuseppe Castellini
 
Tornano a crescere nel 2020 – in base ai dati ufficiali dell’Istat - i giovani Neet (ossia coloro che non studiano, non lavorano e non fanno formazione), saliti a 1,112 milioni nella fascia d’età 15-24 e a 3,085 milioni in quella 15-34. Lo rileva l’Agenzia di Big Data Mediacom043.
Allarme al Nord nella fascia d’età 15-24, mentre nella fascia 15-34 (dove aumenta il fattore occupazione rispetto a quello dell’istruzione) incrementi record dei giovani Neet in Umbria (+25%), Trentino Alto Adige (+22,8%) e Lombardia (+20%). Si allarga ancora il divario di genere nella fascia 15-34 anni: In pratica, in questa fascia d’età quasi una giovane su 3 non studia, non lavora e non fa formazione, rispetto a un rapporto di 1 su 5 tra gli uomini.

Un fenomeno di forte impatto sociale e che pone una seria ipoteca sullo sviluppo del Paese proprio quando si è aperta una fase nuova - per certi versi rivoluzionaria – dei driver della crescita con la digitalizzazione a fare da traino e che richiede competenze diverse e più larghe rispetto al passato. “Un tema che - afferma Mediacom043 - dopo essere stato al centro dell’attenzione negli anni scorsi, sembra quasi scomparso dal dibattito pubblico, nonostante l’impatto che ha sul presente e sul futuro dell’Italia da tanti punti di vista come il ritorno a un percorso di crescita duratura, la qualità di questa crescita e anche le questioni dei divari sociali e territoriali, due elementi che sono poi la faccia della stessa medaglia”.

Tra le regioni, nella fascia d’età 15-24 l’incremento maggiore dei giovani Neet lo registrano Marche (+26,3%), Lombardia (+25,9%), Molise (+21,4%) e Liguria (+20,3%), mentre l’incremento a livello nazionale è del 5%. Da registrare il calo registrato nel Mezzogiorno (-2,9%), con la Sardegna che mostra il decremento più forte (-12,8%), seguita da Friuli Venezia Giulia (-8,9%), Calabria (-8,6%) e Abruzzo (-5,6%).
Ma se si guarda alla fascia d’età 15-34 la situazione, se rispetto alla fascia 15-24 non cambia a livello nazionale nel trend di crescita (+4,9%), muta invece a livello di regioni. È infatti l’Umbria la regione che mostra l’incremento più forte dei Neet nella fascia 15-34 anni (+25%), seguita da Trentino Alto Adige (+22,8%) e Lombardia (+20%), mentre il Mezzogiorno evidenzia una contrazione (-0,9%), anche se inferiore a quella registrata nella fascia d’età 15-24.

La diversità tra gli andamenti regionali dei giovani Neet nelle due fasce d’età (15-24 e 15-34) deriva dal fatto che, mentre nella prima la crescita dei giovani Neet si può imputare per la gran parte all’abbandono scolastico (e qui i dati del Nord fanno suonare un forte allarme), nella seconda fascia d’età, quella 15-34, aumenta il peso dei giovani che sono stati espulsi dal lavoro e di quelli che non trovano la prima occupazione. E qui, come detto, emerge in modo particolarmente netto la crescita dei Neet in Umbria, Trentino Alto Adige e Lombardia, ma anche in Piemonte, Marche e Veneto.
In termini di incidenza sul totale dei giovani 15-34, l’incremento maggiore dei giovani Neet lo registrano, in termini di incidenza dei Neet sul totale dei giovani 15-34, Umbria (+4,2 punti percentuali), Molise (+2,9), Piemonte e Lombardia (entrambe con +2,9 punti percentuali). Ma le regioni che restano in vetta per percentuali di giovani Neet sul totale di questa fascia di età restano le stesse del 2019: Sicilia (41%, ossia oltre quattro persone su 10 nella fascia d’età 15-34 non studiano, non lavorano e non fanno formazione), Campania (38,7%) e Calabria (38,4%).

In sintesi, si può dire che, guardando alla fascia d’età 15-24, aumenta l’abbandono scolastico nel Nord (soprattutto nel Nord-Ovest) e nel Centro, ma non nel Mezzogiorno dove invece scende pur restando a livelli elevati, mentre se si prende in considerazione la fascia d’età 15-34 anni, dove cresce la componente ‘occupazione’ e pesa un po’ meno quella ‘istruzione’, la situazione di crescita dei giovani Neet tra 2019 e 2020 è più distribuita (solo tre le regioni con il segno meno: Sardegna con -0,8%, Abruzzo con -0,8% e Puglia con -0,2%). Da rilevare che anche in questo caso, come in quello della fascia d’età 15-24, a livello di circoscrizioni territoriali è il Nord-Ovest a segnare la crescita più pronunciata (+2,7 punti percentuali) e che nessuna circoscrizione mostra il segno meno (il dato migliore lo evidenzia il Mezzogiorno, con un incremento di +0,3 punti percentuali tra il 2019 e il 2020).
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