Centro Studi Confcooperative: "Investimento da 1,2 miliardi dalle cooperative per lo sviluppo sostenibile"

- di: Daniele Minuti
 
Coonfcooperative, nel giorno della seconda Giornata della Sostenibilità da essa organizzata, ha diffuso dati relativi all'impegno delle imprese aderenti nel 2021 per quanto riguarda la sostenibilità e l'economia circolare: è di oltre 1,2 miliardi di euro l'investimento complessivo dello scorso anno, con il 79% delle cooperative che ha intrapreso almeno un'iniziativa riconducibile allo sviluppo sostenibile.

Centro Studi Confcooperative presenta uno studio sulla sostenibilità

Il report mostra che l'ambito di intervento su cui c'è maggior focus, in tutti i macrosettori, è quello del risparmio energetico e della riduzione dei consumi, che ha interessato il 40,3% delle cooperative aderenti (risultato iin crescita di quasi il 10% su base annuale). Il 28,8% del campione ha invece indicato l'acquisto e l'uso di materiali di impatto minore come priorità.

Il 32,1% ha avviato percorsi di promozione in materia, mentre il 18,8% ha voluto informare sui temi come l'eco-innovazione e investire in tecnologie a basso impatto ambientale, con il 14,4% che ha invece mosso il focus sul riciclo dei materiali.

Per quanto riguarda la divisione settoriale, l'ambito più interessato per gli investimenti dell'industria resta il risparmio energetico/taglio dei consumi, che sfiora il picco del 60%, mentre nell'agroalimentare, il 27% mira a sviluppo sostenibile con investimenti in tecnologie a basso impatto. Le cooperative di servizi e quelle sociali, mirano ad acquistare materiali con minore impatto ambientale, che rappresenta il secondo ambito di investimenti (per rispettivamente il 28% e il 33%), con 8 cooperative di consumo e distribuzione al dettaglio su 10 impegnate anche nella sensibilizzazione. 

Maurizio Gardini, presidente Confcooperative, ha commentato: "È di oltre 1,2 miliardi di euro l’investimento delle nostre cooperative in sostenibilità. Le principali voci di investimento: risparmio energetico, riduzione dei consumi, utilizzo di materiali di minore impatto, formazione e nuove tecnologie. La svolta green mette a rischio 1,6 milioni di imprese che occupano 5,6 milioni di lavoratori. Ad alto rischio oltre 932.000 imprese che danno lavoro a 2 milioni di persone. Mentre sono meno di 17.000 le imprese già in linea con i requisiti previsti dagli standard UE. La sostenibilità per le imprese è una strada obbligata. Le cooperative sul green sono pronte a investire di più. Il PNRR può rappresentare ancora la benzina verde della transizione. Occorrono misure di sostegno e soprattutto meno burocrazia per realizzare impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile in tempi più brevi".
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