Il Giappone davanti all'inflazione: schizzano i prezzi dei beni aziendali

- di: Redazione
 
L'indice dei prezzi dei beni aziendali in Giappone, nel mese di marzo, ha raggiunto il punto più alto da quarant'anni a questa parte. Lo hanno certificato i dati preliminari diffusi dalla Banca centrale. Secondo gli analisti finanziari nipponici, nuova ondata di aumenti dei prezzi seguirà probabilmente nei prossimi mesi, anche se le famiglie hanno lottato per far fronte all'aumento dei prezzi dalla fine dello scorso anno.

Salgono i prezzi dei beni aziendali in Giappone

L'indice misura i prezzi delle merci che le società giapponesi si addebitano a vicenda, in base ai prezzi all'ingrosso interni, ai prezzi all'ingrosso all'esportazione e ai prezzi all'ingrosso all'importazione. Il dato preliminare per l'indice di marzo è arrivato a 112, con il 2015 utilizzato come anno base pari a 100, secondo il rapporto della Banca del Giappone.

L'indice è cresciuto del 9,5% anno su anno. È stato il secondo tasso di crescita più veloce registrato dal 1981, quando sono diventati disponibili dati comparabili, dopo il balzo del 9,7% registrato a febbraio. Il forte aumento è attribuibile all'impennata dei prezzi del greggio e del grano, stimolata dalla ripresa dell'economia globale dalla pandemia di coronavirus. È stato quindi ulteriormente spinto da una crisi della catena di approvvigionamento innescata dall'invasione russa dell'Ucraina alla fine di febbraio.

Il deprezzamento della valuta giapponese ha contribuito a un aumento dei prezzi delle importazioni, facendo salire i prezzi del petrolio e del carbone, compresa la benzina e il petrolio leggero, del 27,5%. Il Paese ha anche visto un aumento del 3,8% dei prezzi di bevande e cibo, compreso l'olio da cucina. L'indice di marzo è stato il 13/mo mese consecutivo in aumento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. La media dell'indice dei prezzi dei beni aziendali per l'anno fiscale 2021, terminato a marzo, è aumentata del 7,3% rispetto a quella per l'anno fiscale 2020, la crescita più grande dal 1981.

L'indice dei prezzi al consumo, esclusi gli alimenti deperibili, ha segnato il suo sesto mese consecutivo di aumento per febbraio, con i prezzi della benzina e dell'elettricità in particolare in rialzo. Gli economisti hanno affermato che l'aumento dei costi dei materiali deve ancora essere completamente trasferito sui consumatori, sollevando preoccupazioni sull'aumento degli oneri finanziari per le famiglie.
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