Auto: gli ambientalisti fermano il nuovo stabilimento Tesla in Germania

- di: Emanuela M. Muratov
 
La casa automobilistica americana Tesla, la creatura dell'eccentrico magnate di origini sudafricane Elon Musk, è stata ancora una volta nell'arco di pochi mesi costretta dalla giustizia tedesca - a seguito di una denuncia presentata da alcuni gruppi ambientalisti - a sospendere la costruzione del suo stabilimento nel sud di Berlino.

La decisione è stata presa direttamente dal Tribunale amministrativo di Francoforte ed ha avuto, come conseguenza, la sospensione del taglio di un nutrito numero di alberi, ritenuto necessario per espandere l'area dello stabilimento destinato, a partire dall'anno prossimo, alla costruzione di auto elettriche.

L'area interessata dal taglio degli alberi è vasta oltre 82 ettari di foresta. L'abbattimento, secondo gli ambientalisti, metterebbe a rischio l'habitat di alcune specie protette, più in particolare di rettili come lucertole e serpenti. Il provvedimento del tribunale, adottato a titolo cautelativo, non è però a carattere definitivo ed è in attesa dell'esito di una più attenta valutazione del caso. Lo stabilimento Tesla, a regime, dovrebbe produrre annualmente mezzo milione di veicoli elettrici.

Ma la realizzazione dell'impianto - dalle misure enormi - preoccupa le organizzazioni ambientaliste soprattutto per l'equilibrio ecologico e l'impatto sulle risorse idriche della regione interessata. Secondo gli ambientalisti, poi, il costruttore americano non è ancora titolare di una licenza edilizia definitiva, che deve tenere conto anche dell'impatto ambientale che ogni nuova costruzione può avere ovunque essa sorga.

Musk, comunque, ha ottenuto dalle autorità locali una autorizzazione provvisoria in base alla quale ha potuto dare avvio alla costruzione dell'impianto, ma "a proprio rischio". Per la Grüne Liga, una combattiva organizzazione ambientalista del Brandeburgo, Tesla non può ritenersi al di sopra della legge. Il costruttore americano, già nel febbraio scorso, era stato costretto a febbraio a sospendere per diversi giorni i suoi lavori di abbattimento di 90 ettari di alberi, a seguito di una denuncia dello stesso collettivo di ambientalisti.
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