Parità di genere, Generali prima Compagnia assicurativa italiana ad ottenere la certificazione RINA

- di: Barbara Leone
 
Da sempre Generali si caratterizza per il suo impegno volto a sviluppare un ambiente di lavoro realmente rispettoso, inclusivo ed equo in tutti i processi aziendali. Non stupisce, dunque, che la Compagnia di assicurazioni sia la prima in Italia a conseguire la certificazione di parità di genere. Un riconoscimento importante, che ne attesta appunto l’impegno concreto e la virtuosità nel creare un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso della parità in tutti i processi aziendali. Il riconoscimento, rilasciato da RINA, multinazionale di certificazione attiva in più di 70 Paesi, premia un lavoro pluriennale intrapreso da Generali per l’introduzione di politiche di gender equality e di empowerment femminile nelle sei aree strategiche della UNI/PdR 125:2022. Le aree sono: cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.

Parità di genere, Generali prima Compagnia assicurativa italiana ad ottenere la certificazione RINA

Per Generali Italia, l’ottenimento di questa certificazione è un traguardo fondamentale ma anche l’inizio di un percorso sempre più qualificante, che ha richiesto l’adozione di un vero e proprio sistema aziendale di gestione per la parità di genere - ha dichiarato Gianluca Perin, Country General Manager (nella foto) -. Un processo basato sulla cultura della misurazione costante dei risultati raggiunti nell’ottica di un miglioramento continuo, con l’obiettivo di costruire per tutti i nostri dipendenti un ambiente che garantisca rispetto, equità ed inclusione. È responsabilità delle imprese, e del sistema produttivo in generale, favorire un cambiamento culturale attraverso azioni virtuose e un impegno diretto verso la piena uguaglianza di genere sul lavoro”.

Soddisfatta la Professoressa Silvia Ciucciovino, Ordinaria di Diritto del lavoro nell’Università degli Studi Roma Tre nonché coordinatrice del gruppo di lavoro che ha seguito Generali nel percorso di certificazione: “Aver accompagnato Generali Italia nell’ottenimento della certificazione di parità di genere è una grande soddisfazione - ha commentato Ciucciovino -. Il risultato di Generali Italia è molto significativo per tutto il mondo assicurativo e si inserisce in una strategia più ampia intrapresa da ANIA, in collaborazione con Labchain-Centro di studi avanzati su innovazione tecnologica e lavoro e l’Università Roma Tre, per promuovere la gender equality nel settore”.

Le fa eco Nicola Battuello, Executive Vice President Certification di RINA: “Siamo lieti di annunciare che Generali Italia si sia certificata secondo la prassi UNI/PdR 125:2022 relativa alla parità di genere in azienda. Questo riconoscimento conferma il notevole impegno dell'azienda nel promuovere e mantenere standard di eccellenza in termini di parità di opportunità tra uomini e donne. La certificazione, rilasciata da RINA, attesta il rispetto dei criteri nel favorire un ambiente di lavoro inclusivo e diversificato. Riteniamo che la parità di genere sia fondamentale per la creazione di un contesto aziendale equo e stimolante, e siamo pertanto orgogliosi di contribuire a promuovere tali valori all'interno del panorama professionale”.

Generali Italia, con la contrattazione collettiva integrativa e le policies aziendali, ha adottato già da tempo misure molto innovative sul fronte della conciliazione vita-lavoro e della valorizzazione della genitorialità per le proprie lavoratrici e per i propri lavoratori. La Compagnia è inoltre al lavoro sull’empowerment femminile e sulla riduzione del gender gap con l’impegno di avere il 40% di donne nelle strategic position e di azzerare il gender pay gap alla fine del piano industriale 2024. Queste alcune delle iniziative che hanno contribuito all’ottenimento della certificazione di parità, uno dei pilastri della Strategia italiana per la parità di genere 2021-2026 e uno degli obiettivi centrali del PNRR per favorire l’uguaglianza di genere.

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