La Francia corre in soccorso del gruppo Lagardère: prestito da 465 milioni
- di: Emanuela M. Muratov
Gli Stati colpiti dalla pandemia stanno reagendo ciascuno a suo modo, scegliendo strade anche nettamente diverse, ma che hanno lo stesso obiettivo, quello di attutire le conseguenze della crisi.
Ne è un esempio la Francia che, già in occasione del primo manifestarsi della crisi, ha messo sul tavolo miliardi di euro a sostegno dei settori commerciali ed economici maggiormente in sofferenza. Come, ma è solo un esempio per fare capire l'ampiezza dei provvedimenti, i molto consistenti prestiti erogati a favore dell'industria automobilistica ed il sostegno economico alle librerie indipendenti, che hanno pagato un prezzo elevatissimo alle misure che hanno limitato gli spostamenti dei cittadini, i quali hanno fatto ricorso agli acquisti online in modo massiccio.
Ma c'è modo e modo di aiutare i settori in crisi, come dimostra a mano tesa del governo di Parigi verso il colosso dei media Lagardère - che ha visto il suo fatturato crollare sotto i colpi della crisi sanitaria, ma anche per alcune scelte gestionali -. Il gruppo ha ottenuto un prestito garantito dallo Stato di 465 milioni di euro, secondo quanto pubblicato ieri dalla Gazzetta ufficiale .
A garantire il prestito, nella misura dell'80 per cento, sarà un consorzio di istituti di credito: BNP Paribas, Caisse Régionale de Crédit Agricole Mutuel de Paris et d'Ile-de-France, Commerzbank, Aktiengesellschaft, Paris Branch, Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, Crédit Lyonnais, ING Bank NV, Filiale francese, Natixis, Société Générale, UniCredit Bank AG.
Il gruppo, guidato da Arnaud Lagardère e proprietario dell'editore Hachette, dei negozi Relay e dei media Europe 1, Paris Match e Journal du Dimanche , ha registrato nel terzo trimestre dell'anno un fortissimo calo delle vendite, calcolato nel - 38%.
Sono andati a picco anche i ricavi del ramo di distribuzione nelle stazioni e negli aeroporti (Relay e duty free shop): - 66% a 393 milioni di euro, dopo essere scesi già del 55% nel primo semestre.
"Stiamo adottando tutte le misure necessarie per affrontare una crisi che può essere lunga" - ha commentato l'entourage di Lagardère - "Il 'travel retail', come tutte le attività legate ai viaggi, è molto colpito dalla pandemia " , e la sottoscrizione del prestito è un approccio " di buon senso, di buona gestione" in questo contesto.
Il gruppo familiare, che è quotato in borsa e ha lo status di società in accomandita semplice con azioni (SCA), è anche al centro di manovre finanziari: i suoi due maggiori azionisti, il gruppo Vivendi e il fondo Amber (che insieme rappresentano 49% del capitale), criticano la governance di Arnaud Lagardère, ma finora non sono riusciti a ottenere la convocazione di un'assemblea generale straordinaria per tentare di scalzarlo dal comando.
In Francia i prestiti garantiti dallo Stato (PGE) facilitano la concessione di un prestito a un'impresa con difficoltà di flusso di cassa. In caso di mancato rimborso, lo Stato si impegna ad assumere da rimborsare la maggior parte del resto del credito, in questo caso l'80%.