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FiberCop accelera: fibra al 67% del piano 2027

- di: Bruno Coletta
 
FiberCop accelera: fibra al 67% del piano 2027

Terzo trimestre in crescita, margini in ascesa e una rete che avanza a ritmo serrato: FiberCop rilancia la sfida per la fibra ottica in Italia.

(Foto: Massimo Sarmi, AD di FiberCop).

Conti in ripresa e prospettive confermate

Nel terzo trimestre del 2025 FiberCop ha conseguito ricavi pari a 947 milioni di euro e un EBITDAaL (margine operativo lordo dopo leasing) di 448 milioni: numeri in chiaro miglioramento rispetto ai trimestri precedenti, grazie a una combinazione di iniziative commerciali, stagionalità favorevole nel segmento B2B e efficaci misure di contenimento dei costi.

La società conferma le stime per il secondo semestre 2025, prevedendo che i risultati restino sostanzialmente in linea con quelli dell’anno precedente.

Fibra ultraveloce: quota 67 % di copertura verso il 2027

Al 30 settembre 2025 la copertura in fibra FTTH (Fiber-to-the-Home) ha raggiunto 13,6 milioni di unità immobiliari, pari al 67 % dell’obiettivo fissato da FiberCop entro il 2027.

In un solo anno sono stati collegati circa 2 milioni di nuovi immobili — un’accelerazione significativa rispetto al ritmo precedente.

In parallelo, l’azienda ha annunciato di aver anticipato il completamento della backbone proprietaria, la dorsale principale della rete, ora previsto entro la fine del 2025.

Investimenti e solidità finanziaria: la scommessa sulla rete regge

Da inizio anno gli investimenti complessivi ammontano a 1,7 miliardi di euro, realizzando sinergie sui costi superiori alle attese.

La posizione di cassa resta molto solida: 3,5 miliardi di euro disponibili, per un margine di liquidità complessivo pari a 5,5 miliardi (includendo una revolving credit facility non utilizzata da 2 miliardi). Questo – sostiene la società – garantisce la copertura degli investimenti anche oltre il 2026.

Nel contempo, FiberCop ha proceduto al rimborso anticipato delle obbligazioni in scadenza a gennaio 2026, rafforzando così la sua credibilità finanziaria.

Un ruolo da protagonista nella digitalizzazione dell’Italia

FiberCop non è solo numeri: è il motore concreto della trasformazione digitale del Paese. Con oltre 26 milioni di chilometri di fibra già posata e una rete che raggiunge migliaia di comuni, l’azienda conferma la sua vocazione a garantire connettività veloce e accessibile su scala nazionale.

Grazie al salto in fibra ultraveloce e alla progressiva dismissione della rete in rame, cresce non solo la qualità dell’infrastruttura ma anche la capacità di sostenere servizi avanzati — utili a famiglie, imprese e pubblica amministrazione — e di ridurre il divario digitale sul territorio.

«Il nostro solido margine di liquidità ci dà fiducia nella capacità di continuare a guidare la trasformazione digitale dell’Italia» — ha dichiarato Massimo Sarmi, Presidente e AD di FiberCop.

Scenari e criticità: perché non basta solo correre

Il ritmo accelerato del rollout e la solidità dei conti rappresentano senza dubbio elementi positivi, tuttavia restano sfide complesse: completare la copertura FTTH entro il 2027 richiede di mantenere costante l’impegno infrastrutturale, gestire adeguatamente i costi e garantire la qualità della rete nelle zone periferiche o meno servite.

Inoltre, la transizione dalla rete in rame a quella in fibra impone un’efficace coordinazione con gli operatori e un’attenta comunicazione nei confronti degli utenti finali, affinché il “switch-off” non provochi disservizi o disagi temporanei.

Infine, l’obiettivo di una rete ultraveloce diffusa dovrà confrontarsi con le attese crescenti di imprese e cittadini: non più solo connettività, ma stabilità, velocità reale, e servizi a valore aggiunto, come smart working, telemedicina, istruzione digitale, streaming di alta qualità. Il salto tecnico deve andare di pari passo con un salto di qualità dell’esperienza utente.

Fibra, finanza e futuro

Il terzo trimestre 2025 di FiberCop fotografa un’azienda su un binario positivo: ricavi e margini in crescita, investimenti consistenti, fibra ultraveloce in espansione con un obiettivo 2027 che sembra a portata di mano. Il patrimonio infrastrutturale e la liquidità disponibile rendono plausibile il completamento del piano, ma il vero banco di prova sarà nei prossimi 24 mesi, quando la sfida passerà dalla costruzione alla gestione: qualità del servizio, copertura uniforme e capacità di soddisfare le esigenze di cittadini e imprese.

Se FiberCop manterrà il passo, l’Italia potrebbe davvero trovarsi — entro pochi anni — con una rete in fibra all’altezza delle aspettative globali, dando una spinta convincente alla trasformazione digitale, all’economia e all’inclusione sociale.

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