Ferraris (FS Italiane): "I fondi del PNRR per una transizione ecologica e una mobilità sostenibile"

- di: Redazione
 
La sostenibilità non può restare una parola vuota, da riempire, volta per volta, a seconda delle circostanze o delle convenienze. E quando si parla di trasporti - di quelli che coinvolgono la mobilità di milioni di persone che, quotidianamente, ricorrono al treno per raggiungere le loro mete - il fulcro di ogni ragionare sono le Ferrovie dello Stato che oggi, con l'amministratore delegato di FS Italiane, Luigi Ferraris, hanno messo i punti fermi della loro strategia e degli obiettivi che ad essa si accompagnano, soprattutto perché la rete nazionale di trasporto su rotaia rientra tra i destinatari principali dei fondi che saranno erogati nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
''Gli investimenti previsti dal PNRR" - ha detto Ferraris nel corso degli Stati generale della Via (Valutazione idi impatto ambientale) e della Vas (Valutazione ambientale strategica) - "rafforzano la transizione ecologica verso una mobilità più sostenibile e integrata. Oltre 24 miliardi di euro sono assegnati al Gruppo FS per progettare e realizzare, entro il 2026, una nuova infrastruttura ferroviaria e nel contempo rafforzare quella esistente, rendendola più accessibile, digitalizzata, resiliente ai cambiamenti climatici, integrata e interconnessa ai corridoi europei''.

Ferraris (FS Italiane): "Il PNRR per transizione ecologica e mobilità sostenibile"

Un’infrastruttura ferroviaria, ha spiegato l'Ad del gruppo FS Italiane, ''nasce già sostenibile, perché abilita la sostenibilità del sistema Paese. In questo contesto di riferimento si devono considerare le valutazioni ambientali, le quali assicurano che piani, programmi e progetti siano portati avanti nel rispetto dell’ambiente, della qualità della vita e dello sviluppo, valutando preventivamente possibili conseguenze, e non a posteriori''.

Qualificato l'uditorio degli Stati generale della Via e della Vas, composto da esponenti del mondo istituzionale, imprenditoriale, energetico, ambientale e giornalistico per un confronto su tempi e modi di realizzazione delle grandi opere che da qui ai prossimi anni accompagneranno il Paese nella realizzazione del vasto programma di ripresa e resilienza dove FS Italiane avrà un ruolo da protagonista.
''Una grande opera pubblica e infrastrutturale di trasporto" - ha detto ancora Ferraris - "si realizza per abilitare nuove connessioni tra territori, per aumentare l’accessibilità creando opportunità di sviluppo economico e inclusivo e migliorare la qualità della vita dei residenti. È evidente che stiamo parlando di attività che toccano il benessere delle persone in un raggio temporale che va ben oltre il completamento dell’opera".

Qui si inserisce il progetto di sviluppo di grandi infrastrutture nazionali ferroviarie e stradali, un volano per la crescita del Paese. Un contesto, questo, in cui la VIA e la VAS rappresentano strumenti imprescindibili che riuniscono obiettivi di medio periodo di carattere industriale a quelli di lungo termine in cui il rilancio economico deve tener conto dell’impatto sociale e ambientale di lunga data, in particolare "per le opere del PNRR è necessario arrivare a soluzioni condivise in tempi contenuti''.

La compatibilità ambientale e il rispetto della realtà di riferimento rappresentano, ad avviso dell'Ad di Ferrovie, una condizione di base per una trasformazione che crea valore durevole nel territorio su cui l’opera insiste, secondo "una nuova concezione di infrastruttura sostenibile per tutto l’arco della sua vita utile''.
Nel suo intervento Ferraris ha anche posto l'accento sul fatto che, quando si parla di territorio, soprattutto in un Paese come l’Italia, ''il tema della compatibilità ambientale si lega inevitabilmente alla valorizzazione e al rispetto del contesto storico e culturale che i nostri treni e autobus attraversano. Per tale ragione la compatibilità di un’opera si verifica sin dalla prima fase con il progetto di fattibilità tecnico-economica''.
Ferraris ha quindi affrontato il rapporto che, sulla base dei fondi comunitari che arriveranno in Italia, si instaurerà tra Europa e il nostro Paese, chiamato a rispondere con tempestività ed efficacia a quello che Bruxelles ci chiede .

''La ripartenza proposta dall’Europa" - ha detto Ferraris riferendosi ai fondi comunitari - "punta a un cambiamento dei paradigmi economici verso modelli più attenti all'ambiente, come dimostrato anche dai 191,5 miliardi di euro approvati per il PNRR nel nostro Paese, di cui circa il 13% è stato destinato allo sviluppo di infrastrutture per la mobilità sostenibile. A tutto ciò si affianca lo sforzo che il Governo sta facendo con i vari contratti di programma e nei rinnovi delle flotte dei treni locali assieme alle Regioni di riferimento. Stiamo infatti parlando di un grande processo di trasformazione e ammodernamento''.

''Lo sviluppo ferroviario, se ben regolato e incentivato, abilita" - ha detto Ferraris - "un nuovo sistema di mobilità sostenibile, più rispettoso dell’ambiente e delle persone, dove tutte le modalità di trasporto sono ben integrate. In Italia il settore dei trasporti è responsabile del 25% di emissioni di anidride carbonica complessivamente emessi, con un incremento negli ultimi 30 anni che vale più del 3%. La maggior parte delle emissioni del settore sono prodotte dal trasporto su strada, che rappresenta il 94% delle emissioni complessive. Quindi è chiaro che un miglior uso del ferro e una sua migliore infrastrutturizzazione abiliterà una riduzione strutturale delle emissioni complessive del settore dei trasporti''.

L'apprezzato intervento dell'amministratore delegato di FS si è concluso con un riferimento al futuro del Paese ed al metodo da usare per renderlo migliore.
''L’impegno" - ha detto - "è quello di costruire, ripartire, ma anche e soprattutto avere una visione di sistema, guardare al futuro delle nuove generazioni. Fondamentali sono stati il primo e il secondo decreto semplificazioni che, nell’ambito delle autorizzazioni ambientali, istituisce una Commissione PNRR/PNIEC (acronimo del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima 2020, ndr) dedicata ai progetti compresi nel Piano, grazie alla quale i tempi di procedura di valutazione ambientale si riducono. Un provvedimento molto importante che va nella giusta direzione".

Tuttavia, a oggi, ha rilevato Ferraris, tale Commissione non risulta ancora operativa, ''da qui l’importanza che venga insediata quanto prima per traguardare gli obiettivi al 2026, considerando l’importanza di un approccio sostenibile fin dall’inizio dell’opera ferroviaria".
Sul metodo l'Ad del Gruppo Ferrovie dello Stato non ha dubbi: ''Fondamentale, come sempre, sarà il lavoro di squadra, perché solamente attraverso la collaborazione tra istituzioni, stakeholder, pubblica amministrazione, enti pubblici e aziende pubbliche o private avrà successo il processo partecipativo, che è alla base di uno sviluppo infrastrutturale condiviso''.
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