EUIPO: "Il 50% dei giovani ritiene accettabile acquistare prodotti contraffatti"

- di: Daniele Minuti
 
L'Ufficio dell'Unione Europea per la proprietà intellettuale ha pubblicato uno studio relativo alla percezione da parte dei cittadini sulla proprietà intellettuale: l'analisi mostra che gli europei sono sempre più consapevoli di rischi e conseguenze dell'acquisto di prodotti contraffatti, con l'80% degli intervistati convinto siano il risultato di attività illecite e che il loro acquisto danneggi imprese e occupazione (l'83% lo ritiene un comportamento non etico, con due terzi che invece la considerano un'azione dannosa per sicurezza, ambiente e salute).

EUIPO: "Il 50% dei giovani ritiene accettabile acquistare prodotti contraffatti"

L'82 % vede la pirateria come una pratica dannosa, ma allo stesso tempo, il 31% ritiene accettabile acquistare prodotti contraffatti se il prezzo del prodotto originale è troppo alto. Percentuale che sale al 50% per i consumatori con età compresa fra i 15 e i 24 anni.

Il 13% dichiara di non aver acquistato intenzionalmente questi prodotti nell'ultimo anno, numero che sale al 26% per i più giovani (doppio della media dell'Unione), calando al 6% nella fascia fra i 55 e i 64 anni (sotto il 5% per gli ultra 65enni).

Il report spiega: "A livello nazionale, la percentuale di consumatori che hanno acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti varia dal 24 % in Bulgaria all’8 % in Finlandia. Oltre alla Bulgaria, l’acquisto intenzionale di prodotti contraffatti è superiore alla media dell’UE in Spagna (20 %), Irlanda (19 %), Lussemburgo (19 %) e Romania (18 %).
Un prezzo inferiore dei prodotti originali rimane la motivazione menzionata con maggiore frequenza (43 %) per smettere di acquistare prodotti contraffatti. Anche il rischio di esperienze negative (prodotti di scarsa qualità per il 27 % delle persone, rischi per la sicurezza per il 25 % e sanzioni per il 21 %) rappresenta un fattore chiave per indurre i consumatori a desistere dall’acquisto di prodotti contraffatti"
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Cresce anche l'incertezza sull'autenticità dei prodotti stessi, con il 39% che è stato dubbioso nel periodo analizzato (52% fra i giovani), dato relativamente basso in Paesi Bassi e Danimarca, dove un quarto dei consumatori non ha sicurezza di cosa acquista, altissimo in Romania (72%). Dubbi anche sulla provenienza dei prodotti online (41% è scettico sulla fonte degli acquisti).

9 europei su 10 conoscono un'offerta di contenuti digitali nel proprio paese e il 43% l'ha utilizzata nell'ultimo anno: il 65% però ritiene accettabile l'uso della pirateria per contenuti non compresi nell'abbonamento (il 14% ammette di aver avuto intenzionalmente accesso a contenuti da fonti illegali, il 33% per i più giovani, con focus su eventi sportivi o app di streaming).

Christian ArchambeauDirettore esecutivo dell’EUIPO, ha dichiarato: "Comprendere la percezione dei cittadini contribuisce a instaurare un dialogo significativo sia con i consumatori che con le parti interessate, nell’ambito delle nostre attività di sensibilizzazione e di divulgazione. L’ultima edizione dello studio sulla percezione della proprietà intellettuale (PI) contiene nuovi approfondimenti relativi alla percezione della violazione dei diritti di PI e sottolinea ancora una volta la necessità di favorire la tutela dei consumatori. Inoltre, lo studio conferma gli sviluppi positivi per quanto riguarda la consapevolezza dell’esistenza di fonti legali e la disponibilità di contenuti digitali da tali fonti".

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