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Enti creditori, nuove regole per riscuotere i crediti

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Enti creditori, nuove regole per riscuotere i crediti

Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 110 del luglio 2024, operativo a partire dal 1° gennaio 2025, il sistema di riscossione fiscale in Italia entra in una fase di trasformazione strutturale. Tra le novità più rilevanti figura il discarico automatico dei crediti: tutte le somme affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) che non risultino incassate entro cinque anni saranno automaticamente “scaricate” al 31 dicembre del quinto anno successivo all’affidamento.

Enti creditori, nuove regole per riscuotere i crediti

L’obiettivo è alleggerire il cosiddetto “magazzino” delle cartelle esattoriali, riducendo il peso dei crediti inesigibili e consentendo agli enti creditori di concentrare risorse e azioni sui debiti realmente recuperabili.

Discarico anticipato ed eccezioni

Il meccanismo può attivarsi anche in anticipo, quando l’ente accerti l’assenza di beni aggredibili o quando siano già in corso procedure esecutive o concorsuali. In questi casi il discarico anticipato serve a interrompere iter infruttuosi e liberare risorse operative.
Esistono però eccezioni precise: la misura non si applica qualora il credito sia stato parzialmente riscosso o quando siano in corso piani di rateizzazione regolarmente onorati dal debitore.

Riaffidamento dei crediti
Il discarico non cancella il diritto dell’ente a incassare la somma dovuta. La nuova normativa consente infatti di riaffidare la riscossione in tre modi: gestione diretta da parte dell’ente, affidamento a soggetti privati autorizzati oppure nuovo incarico ad AdER qualora emergano informazioni aggiornate sulla capacità patrimoniale del debitore.
Questa flessibilità offre una seconda possibilità di recupero per crediti che, al momento del discarico, risultavano non esigibili.

Il controllo sulla riscossione
Il decreto introduce anche una pianificazione annuale delle attività di riscossione, organizzata per codice fiscale e basata su obiettivi condivisi tra Ministero dell’Economia e AdER. Ciò mira a garantire trasparenza, tracciabilità e misurabilità dei risultati, permettendo agli enti creditori di monitorare con precisione l’andamento dei recuperi.
Un’altra novità importante riguarda la tutela del contribuente: sarà possibile impugnare direttamente estratti di ruolo e cartelle qualora producano un pregiudizio concreto, ampliando così le possibilità di difesa preventiva.

Rateizzazioni più flessibili
La riforma rivede anche i piani di dilazione, ampliando le possibilità di rateizzare i debiti fino a 120.000 euro. Dal 2025 al 2026 sarà possibile richiedere fino a 84 rate mensili, nel biennio 2027-2028 fino a 96 rate, mentre dal 2029 il limite salirà a 108 rate. Questa misura mira a favorire il rientro graduale del debito, evitando il ricorso a procedure esecutive e riducendo il rischio di insolvenza definitiva.

Analisi socio-giuridica: efficienza e tutela
Il D.Lgs. 110/2024 si muove su un equilibrio complesso: da un lato semplifica e velocizza la riscossione, dall’altro rafforza le garanzie per i contribuenti. Il discarico automatico riduce il peso amministrativo e contabile dei crediti irrecuperabili, mentre le nuove rateizzazioni e l’impugnabilità anticipata delle cartelle rappresentano un passo avanti nella protezione dei diritti del debitore.
Tuttavia, per essere efficace, il nuovo sistema richiede un profondo aggiornamento tecnologico degli enti creditori, una formazione adeguata del personale e la capacità di gestire in modo mirato le informazioni patrimoniali.

Uno sguardo al futuro

Il successo della riforma dipenderà dall’attuazione concreta delle misure previste e dalla collaborazione tra amministrazioni locali, enti previdenziali e AdER. La digitalizzazione dei processi e la condivisione dei dati saranno fattori determinanti per ridurre i tempi, migliorare il tasso di recupero e garantire un equilibrio tra esigenze di finanza pubblica e tutela dei cittadini.
Se applicata in modo coerente, la riforma potrà trasformare la riscossione italiana in un sistema più snello, trasparente e vicino alle reali possibilità economiche dei contribuenti.

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