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Eni cede il 20% di Plenitude ad Ares per 2 miliardi: rafforzata la strategia satellitare

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Eni cede il 20% di Plenitude ad Ares per 2 miliardi: rafforzata la strategia satellitare

Eni ha siglato un accordo con i fondi Alternative Credit di Ares Management Corporation per la cessione di una partecipazione del 20% nel capitale sociale di Plenitude. Il prezzo dell’operazione si attesta intorno ai 2 miliardi di euro, con una valutazione complessiva della società pari a 10 miliardi in termini di equity value e oltre 12 miliardi di enterprise value. L’ingresso del colosso statunitense degli investimenti Ares, quotato al NYSE, rappresenta un’ulteriore conferma della solidità del piano di sviluppo avviato da Eni attraverso la sua strategia delle “società satellite”.

Eni cede il 20% di Plenitude ad Ares per 2 miliardi: rafforzata la strategia satellitare

La cessione segue quella di una quota del 10% già trasferita al fondo Energy Infrastructure Partners e si inserisce nella più ampia visione del gruppo energetico italiano, che mira a valorizzare asset a elevato potenziale attraverso la parziale apertura a partner strategici. Con il coinvolgimento di Ares, Plenitude rafforza così la propria autonomia finanziaria e operativa, mantenendo al contempo un saldo legame con Eni. L’obiettivo dichiarato è di accelerare la crescita sostenibile della controllata attiva nelle rinnovabili, nella vendita di energia e nelle infrastrutture per la mobilità elettrica.

Una conferma dell’interesse globale per la transizione energetica
Il commento di Francesco Gattei, Chief Transition & Financial Officer di Eni, sottolinea la portata dell’operazione: “L’accordo annunciato oggi conferma la grande attrattività del modello di business di Plenitude, una delle nostre società satellite costituita pochi anni fa per valorizzare al meglio una parte dei nostri asset a elevato potenziale, creare sempre più valore e contribuire ai nostri obiettivi di azzeramento netto delle emissioni Scope 3.” La partnership con Ares è vista anche come un passo importante verso l’espansione internazionale e il consolidamento dell’impronta sostenibile della società.

Tempistiche e autorizzazioni ancora da perfezionare
L’intesa resta subordinata al rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti, un passaggio standard per operazioni di tale portata. Tuttavia, l’annuncio di oggi rafforza il posizionamento di Eni come uno degli attori principali nella trasformazione energetica europea, capace di attrarre investitori globali e di mettere a sistema capitale privato e visione industriale.

Una strategia che guarda ai prossimi dieci anni

Con Plenitude, Eni ha già annunciato obiettivi ambiziosi: raggiungere oltre 15 GW di capacità installata da fonti rinnovabili entro il 2030 e una crescita significativa nella rete di punti di ricarica per veicoli elettrici in Europa. L’operazione con Ares, che gestisce oltre 400 miliardi di dollari a livello globale, offre il supporto finanziario necessario per sostenere questa traiettoria. Eni prosegue così nel disegno di una transizione che unisce l’attrazione di capitali privati con l’orientamento industriale e ambientale.

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