Energia: la Finlandia crede nel nucleare, parte il più potente reattore d'Europa

- di: Redazione
 
Mentre la Germania spegne, definitivamente, le sue tre centrali nucleari, dopo averne rinviato la programmata chiusura per l'esplodere della crisi ucraina, la Finlandia mette in produzione il più potente (e costoso) reattore europeo. L'impianto, il più potente del continente per capacità di produzione, ha completato la fase di test - che è durata durata più di un anno - e ha iniziato la produzione regolare, per quello che viene ritenuto un importante passo verso l'autosufficienza elettrica del Paese.
L'impianto, che si chiama Olkiluoto 3 e che ha una capacità di 1.600 megawatt, è stato collegato alla rete elettrica nazionale finlandese nel marzo del 2022 e da ieri ha cominciato la normale produzione, anche se con un ritardo di 14 anni rispetto al piano originale.

Energia: la Finlandia crede nel nucleare, parte il più potente reattore d'Europa

Secondo quanto si legge in una nota di Jarmo Tanhua, presidente e Ceo dell'operatore Teollisuuden Voima, o TVO, ''la produzione di Olkiluoto 3 stabilizza il prezzo dell'elettricità e svolge un ruolo importante nella transizione verde finlandese".
Per TVO, "il volume di produzione di elettricità della più grande centrale nucleare d'Europa è un'aggiunta significativa alla produzione domestica pulita". Come detto, il progetto aveva preso avvio nel 2005, con una previsione di completamento in quattro anni. Ma il progetto ha registrato diversi problemi tecnologici, che hanno generato delle cause legali. Comunque, Olkiluoto 3 è il primo nuovo reattore dell'Europa occidentale in oltre 15 anni. È il primo impianto EPR, o European Pressurized Reactor, di nuova generazione ad essere entrato in funzione in Europa, frutto di una joint venture tra la francese Areva e la tedesca Siemens.
Gli esperti hanno stimato il prezzo finale di Olkiluoto 3 a circa 11 miliardi di euro, quasi il triplo della stima iniziale.

In Finlandia operano, oggi, cinque reattori nucleari in due centrali elettriche, situate sulle rive del Mar Baltico, che insieme coprono oltre il 40% della domanda di elettricità della nazione. I politici non sembrano avere dubbi sul fatto che il Paese deve continuare a puntare sul nucleare. Il Partito di coalizione nazionale, che ha vinto le elezioni politiche dello scorso 2 aprile, vuole aumentare ulteriormente la quota di energia che il Paese (che ha 5,5 milioni di abitanti) ottiene dal nucleare. Il leader del partito e probabile prossimo primo ministro, Petteri Orpo, ha detto, in campagna elettorale, che il nuovo esecutivo dovrebbe fare del nucleare "la pietra angolare della politica energetica del governo".
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