Enel presenta il piano strategico 2024-2026

- di: Enel
 

Le incertezze globali di breve termine hanno imposto alle società elettriche di accrescere la flessibilità e migliorare la visibilità dei rendimenti. Nel medio e lungo periodo, le reti dovranno essere in grado di far fronte all’aumento della domanda di elettricità dovuta alla crescente elettrificazione e generazione distribuita, mentre la prevista crescita della capacità rinnovabile richiederà stoccaggi a batteria al fine di bilanciare domanda e offerta. In questo scenario, il Gruppo  prevede di allocare i propri investimenti in modo efficiente. business regolati saranno al centro della Strategia del Gruppo con l’obiettivo di migliorare qualità e resilienza. Analogamente, le decisioni di investimento in rinnovabili sarannopiù selettive, mediante la diversificazione di tecnologie e Paesi, il miglioramento dei rendimenti e la riduzione dei rischi, anche facendo leva su partnership. Infine, il Gruppo prevede di ottimizzare il proprio portafoglio di clienti e i processiend-to-end, aumentando l’efficienza nell’acquisizione e nella gestione dei clienti, migliorandone la fidelizzazione tramite offerte bundled e promuovendo l’elettrificazione dei consumi.

Enel presenta il piano strategico 2024-2026

Il Piano Strategico 2024-2026 del Gruppo si basa su tre pilastri:

  • Redditività, flessibilità e resilienza mediante un’allocazione del capitale selettiva finalizzata a ottimizzare il profilo rischio/rendimento del Gruppo;
  • Efficienza ed efficacia quali driverdell’operatività del Gruppo, basati su semplificazione dei processi, un’organizzazione più snella con responsabilità definite e focus sulle geografie core, nonché sulla razionalizzazione dei costi al fine di massimizzare la generazione di cassa e compensare sia le dinamiche inflazionistiche che il maggior costo del capitale;
  • Sostenibilità finanziaria e ambientale per perseguirela creazione di valore nell’affrontare le sfide del cambiamento climatico.

1.     Redditività, flessibilità e resilienza

Tra il 2024 e il 2026, il Gruppo ha pianificato investimenti totali lordi pari a circa 35,8 miliardi di euro. Considerato lo scenario attuale, per conseguire un modello di business a minore intensità di capitale e di rischio, il Gruppo prevede di:

  • Aumentare il focus sulle reti, al fine di beneficiare di quadri regolatori favorevoli, e nel contempo avere accesso a finanziamenti europei che si prevede contribuiscano agli investimenti totali lordi del Gruppo per circa 3,5 miliardi di euro;
  • Realizzare partnership per i progetti rinnovabili al fine di flessibilizzare le risorse finanziarie investite per un importo complessivo pari a circa 6,1 miliardi di euro.

Di conseguenza, si prevede che gli investimenti richiederanno un minor fabbisogno di cassa per il Gruppo, con investimenti netti previsti pari a circa 26,2 miliardi di euro.

Il Gruppo prevede di concentrare gli investimenti in aree caratterizzate da rendimenti visibili, un quadro regolatorio remunerativo nonché contesti macroeconomici e politici stabili. Da un punto di vista geografico:

  • In Europa, il Gruppo prevede di concentrare gli investimenti principalmente nelle reti, rafforzando altresì il proprio modello di business integrato, che comprende i settori generazione e clienti. In particolare, il Gruppo prevede di allocare in Italia il 49% circa dei propri investimenti totali lordi tenendo conto di un quadro regolatorio stabile e remunerativo nelle reti, mentre in Iberia il Gruppo prevede di allocare il 25% circa dei propri investimenti totali lordi, incrementando la capacità rinnovabile e facendo leva su rendimenti da investimenti sostenibili e protetti da rischi;
  • In America Latina, il Gruppo prevede di allocare il 19% circa dei propri investimenti totali lordi, concentrandosi principalmente sulle reti e posizionandosi in anticipo rispetto alla progressiva liberalizzazione del settore retail;
  • In Nord America, il Gruppo prevede di allocare circa il 7% dei propri investimenti totali lordi facendo leva sia sul modello di partnership sia sulla generazione di cassa garantita dal miglioramento della redditività del portafoglio esistente, al fine di finanziare lo sviluppo delle rinnovabili.

Il Gruppo conferma di voler concentrare i suoi investimenti su sei Paesi corein cui può far leva su una posizione integrata, nello specifico ItaliaSpagnaBrasileCileColombia e Stati Uniti. Inoltre, il Gruppo prevede di gestire attivamente il portafoglio clienti mediante offerte bundledmulti-play, un nuovo modello operativo che include beni e servizi in un portafoglio integrato offerto attraverso un unico touchpoint.

Reti

Tra il 2024 e il 2026 il Gruppo ha pianificato investimenti lordi pari a circa 18,6 miliardi di euro nelle Reti, di cui 15,2 miliardi di euro circa al netto di finanziamenti. L’allocazione di capitale nelle reti è adattata in funzione dei piani di remunerazione di ciascun Paese, con una concentrazione degli investimenti sulle aree geografiche caratterizzate da un quadro regolatorio più equilibrato e chiaro, in particolare in Italia dove il Gruppo prevede di allocare circa 12,2 miliardi di euro di investimenti lordi, pari a un aumento del 47% rispetto al 2021-2023 pro-forma a parità di perimetro[2].  Si prevede che gli investimenti nelle reti si concentreranno su miglioramenti in termini di qualità, resilienza e digitalizzazione, nonché sulle nuove connessioni. Nell’arco di Piano, si prevede che tali investimenti porteranno a una riduzione del 4% circa dell’Indice SAIDI (System Average Interruption Duration Index) e un aumento dei volumi di elettricità distribuita (dai 447 TWh stimati nel 2023 ai 466 TWh attesi nel 2026).

Grazie a questa allocazione del capitale, si prevede che l’EBITDA ordinario relativo alle Reti raggiunga circa 8,4 miliardi di euro nel 2026,con un incremento di circa 1 miliardo di euro rispetto al valore atteso relativo al 2023 “baseline al 2024”[3].

Business Integrato

Il Gruppo mira ad accrescere i margini nel Business Integrato riducendo i costi di approvvigionamento. Nello specifico:

  • In Europa, tale obiettivo verrà conseguito aumentando la quota delle vendite a prezzo fisso coperte dalla generazione a zero emissioni del Gruppo, con un aumento dei volumi venduti nel segmento business-to-consumers (“B2C”), nel quale è possibile fare leva su un’offerta a maggior valore aggiunto anche mediante offerte bundled;
  • In America Latina, la produzione di rinnovabili è integrata da contratti di acquisto di energia (“PPA”, Power Purchase Agreements), a totale copertura dei margini del Gruppo;
  • In Nord America, il Gruppo manterrà la sua posizione equilibrata, facendo leva sulle vendite a lungo termine per coprire la produzione da rinnovabili.

Nelle Rinnovabili, il Gruppo ha pianificato investimenti lordi pari a circa 12,1 miliardi di euro tra il 2024 e il 2026. Nello specifico, il Gruppo prevede di investire su eolico onshore, solare e batterie di accumulo. Un fattore chiave sarà l’innovazione, facendo ricorso al repowering per aumentare l’efficienza degli impianti e ridurre i costi di generazione, oltre che alle batterie di accumulo per migliorare la flessibilità del sistema elettrico e la gestione dei carichi. Dal punto di vista geografico:

  • In Europa, il Gruppo prevede di allocare circa 7,2 miliardi di euro di investimenti lordi, con una generazione rinnovabile sostenuta da un’ampia base clienti, grazie alla quale il Gruppo potrà coprire la produzione e stabilizzare i rendimenti;
  • In America Latina, il Gruppo prevede di allocare circa 2,6 miliardi di euro di investimenti lordi, applicando un approccio flessibile che fa leva sullo sviluppo delle rinnovabili supportato dai PPA;
  • In Nord America, il Gruppo prevede di allocare circa 2,3 miliardi di euro di investimenti lordi, con l’obiettivo di aumentare la redditività, concentrandosi sulla generazione di cassa e facendo leva sul modello di partnership.

Al fine di focalizzarsi sempre di più sulla redditività del capitale investito, il nuovo approccio del Gruppo agli investimenti nelle rinnovabili si basa su tre differenti modelli di business:

  • Un modello di business di Ownership, in cui il Gruppo detiene una partecipazione pari al 100%, che verrà applicato soprattutto in Italia e in Iberia, geografie con rendimenti più elevati e coperti dal rischio;
  • Un modello di business di Partnership, in cui il Gruppo detiene una partecipazione superiore al 50% (e inferiore al 100%), per migliorare l’esposizione al rischio degli asset, mantenendone al contempo il controllo e massimizzando la produttività e la flessibilità del capitale;
  • Un modello di business di Stewardship, in cui il Gruppo detiene una partecipazione uguale o inferiore al 50%, che continuerà ad essere applicato nelle geografie periferiche al fine di fare leva sull’ottima pipeline del Gruppo e sulla sua presenza globale, nonché di migliorare la flessibilità finanziaria e il rendimento del capitale.

Tra il 2024 e il 2026, si prevede che questo nuovo approccio consentirà al Gruppo di realizzare circa 13,4 GW di nuova capacità rinnovabile in tutte le geografie in cui è presente grazie a una solida pipeline di circa 450 GW, di cui circa 160 GW in fase avanzata. Questa considerevole pipeline consente al Gruppo di massimizzare la visibilità dei rendimenti minimizzando al contempo i rischi, con la possibilità di monetizzare la parte di pipeline non necessaria alla sua crescita industriale.

Nel 2026 si prevede che la capacità rinnovabile del Gruppo[4] aumenti a circa 73 GW da circa 63 GW stimati per il 2023, con la quota di generazione a zero emissioni[5] che raggiungerà circa l’86% rispetto a circa il 74% atteso per il 2023.

Nel segmento Clienti, il Gruppo ha pianificato investimenti lordi pari a circa 3 miliardi di euro tra il 2024 e il 2026. I principali driver della strategia di Gruppo in questo segmento includono una rifocalizzazione geografica su Italia, Iberia e America Latina nonché il rafforzamento della centralità del cliente grazie a un touchpoint unico per il B2C e le piccole e medie imprese (“PMI”), key account dedicati ai principali clienti business-to-business (“B2B”) e business-to-government (“B2G”), oltre che a offerte bundled.

Grazie a tali iniziative, si prevede che l’EBITDA ordinario del Business Integrato raggiunga circa 15,5 miliardi di euro nel 2026, un aumento di circa 1,5 miliardi di euro rispetto al valore atteso relativo al 2023 “baseline al 2024”[6], con le rinnovabili come principale fattore di crescita nell’arco di Piano.

2.     Efficienza ed efficacia

Le azioni strategiche del Gruppo saranno guidate dall’equilibrio finanziario. Tra il 2024 e il 2026, il Gruppo prevede di incrementare la sua generazione di cassa, con flussi di cassa generati dalla gestione operativa (Funds From Operations, “FFO”) complessivi pari a circa 43,8 miliardi di euro chesi prevede soddisferannointegralmente il fabbisogno relativo agli investimenti netti e ai dividendi.

Rispetto alla baseline dei costi relativi al 2022, il Gruppo prevede di conseguire una riduzione complessiva dei costi pari a circa 1,2 miliardi di euro nel 2026, di cui 1 miliardo di euro circa in efficienze conseguite ridefinendo processi aziendali, razionalizzando l’organizzazione, ottimizzando il mix tra insourcing e outsourcing oltre che adottando standard e utilizzando migliori tecnologie da adattare a seconda del Paese. Si prevedono ulteriori risparmi relativi ai business regolati pari a circa 0,2 miliardi di euro.

Le sopra citate iniziative sono inoltre supportate dal piano di dismissioni, che è stato in parte ridefinito per focalizzarsi su una rotazione del portafoglio guidata dal valore degli asset. Si prevede che la realizzazione del piano di dismissioni produrrà un impatto positivo sull’indebitamento finanziario netto stimato in circa 11,5 miliardi di euro tra il 2023 e il 2024 con un incasso per circa 8 miliardi di euro che si prevede si realizzerà nel 2024, a valle delle necessarie autorizzazioni regolatorie e del completamento delle nuove operazioni individuate nella seconda metà del 2023. Le dismissioni sono attualmente in diverse fasi di completamento. In particolare:

  • Operazioni già finalizzate nel corso dell’anno, pari a circa 2,8 miliardi di euro in termini di impatto sull’indebitamento netto (uscita dalla Romania, cessione di attività di generazione in Argentina, vendita del 50% delle attività rinnovabili in Australia e vendita di un portafoglio solare in Cile);
  • Operazioni sottoscritte in attesa di finalizzazione, per un importo previsto pari a circa 5,4 miliardi di euro in termini di impatto sull’indebitamento netto (vendita di asset di generazione in Perù, dismissione degli asset di distribuzione e fornitura in Perù, vendita del 50% di Enel Green Power Hellas e vendita di un portafoglio solare e geotermico negli Stati Uniti);
  • Operazioni in fase di negoziazione avanzata, per un importo atteso di circa 3,3 miliardi di euro in termini di impatto sull’indebitamento netto (swap e rotazione di assetpartnership e rotazione di asset nel business delle rinnovabili).
  1. Sostenibilità finanziaria e ambientale

Si prevede che la generazione dei flussi di cassa, la razionalizzazione dei costi e l’ottimizzazione dei processi si tradurranno in un rafforzamento del merito creditizio del Gruppo. Nello specifico:

  • Si prevede che il rapporto FFO/Indebitamento Finanziario Netto aumenti al 29% circa nel 2026 rispetto al 15% circa nel 2022 e al 26% circa atteso per il 2023 pro-forma[7];
  • Si prevede che l'Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA scenda a circa 2,3x nel 2026 rispetto a circa 3,1x nel 2022 e a un valore compreso tra 2,4x e 2,5x atteso per il 2023 pro-forma[8], mentre si prevede un Indebitamento Finanziario Netto/EBITDAper il 2023 compreso tra 2,7x e 2,8x, con l’indebitamento finanziario netto per il 2023 che si prevede raggiunga un valore compreso tra 60 e 61 miliardi di euro.

Si prevede che le fonti di finanziamento sostenibile raggiungano circa il 70% dell’indebitamento lordo totale entro il 2026. Nei prossimi tre anni, il Gruppo prevede di ridurre il costo medio dell’indebitamento lordo di 20 punti base, nonostante un contesto di tassi di interesse in aumento, raggiungendo circa il 3,8% nel 2026 dal 4,0% circa stimato a fine 2023, principalmente grazie al rifinanziamento centralizzato.

Sul fronte della sostenibilità ambientale, il Gruppo intende proseguire con la riduzione delle proprie emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra, in linea con l’Accordo di Parigi e con lo scenario di 1,5°C, come certificato dalla Science Based Targets initiative (“SBTi”). Nello specifico, il Gruppo conferma l'obiettivo di chiudere tutti i rimanenti impianti a carbone entro il 2027, previa autorizzazione delle autorità competenti. Per quanto riguarda la riconversione degli impianti a carbone, il Gruppo valuterà le migliori tecnologie disponibili, sulla base delle esigenze indicate dai gestori delle reti di trasmissione. Il Gruppo conferma la sua ambizione di raggiungere zero emissioni in tutti gli Scope entro il 2040.

OBIETTIVI FINANZIARI

Si prevede che l'EBITDA ordinario del Gruppo aumenti a un valore compreso tra 23,6 e 24,3 miliardi di euro nel 2026, con un CAGR (Compound Average Growth Rate) di circa il 5% considerando un dato atteso relativo al 2023 “baseline al 2024”[9] compreso tra 20,0 e 21,0 miliardi di euro. L’EBITDA ordinario del Gruppo atteso al 2023 ammonta a un valore compreso tra 21,5 e 22,5 miliardi di euro.

Si prevede che l'Utile netto ordinario del Gruppo aumenti a un valore compreso tra 7,1 e 7,3 miliardi di euro nel 2026, con un CAGR di circa il 6% considerando un dato atteso relativo al 2023 “baseline al 2024”[10] compreso tra 5,8 e 6,1 miliardi di euro. L’Utile netto ordinario di Gruppo atteso al 2023 ammonta a un valore compreso tra 6,4 e 6,7 miliardi di euro.

Il Gruppo confermauna politica dei dividendi semplice e attrattiva con un DPS fisso minimo pari a 0,43 euro per il periodo 2024-2026, con un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull'Utile netto ordinario in caso di raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa. La neutralità dei flussi di cassa è raggiunta se gli FFO coprono interamente gli investimenti netti del Gruppo nonché i dividendi oltre al DPS fisso minimo.

PRINCIPALI INDICATORI DI PERFORMANCE

Nel presente comunicato vengono utilizzati alcuni “indicatori alternativi di performance” non previsti dai principi contabili internazionali così come adottati dall’Unione Europea - IFRS-EU, ma che il management ritiene utili per una migliore valutazione e monitoraggio dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo. In merito a tali indicatori, il 29 aprile 2021 la Consob ha emesso il Richiamo di Attenzione n. 5/21 che rende applicabili gli Orientamenti emanati il 4 marzo 2021 dall’European Securities and Markets Authority (ESMA) in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 (c.d. “Regolamento sul Prospetto”) che trovano applicazione dal 5 maggio 2021 e sostituiscono i riferimenti alle raccomandazioni CESR e quelli presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione finanziaria netta.

Gli Orientamenti aggiornano le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013) ad esclusione di quelle riguardanti gli emittenti che svolgono attività speciali di cui all’Allegato n. 29 del Regolamento Delegato (UE) 2019/980, le quali non sono state convertite in Orientamenti e rimangono tuttora applicabili.

Tali Orientamenti sono volti a promuovere l’utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti nell’ambito d’applicazione della Direttiva 2003/71/CE, al fine di migliorarne la comparabilità, l’affidabilità e la comprensibilità.

Si riportano di seguito il significato, il contenuto e la base di calcolo di tali indicatori:

  • L’EBITDA (margine operativo lordo) rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al “Risultato operativo” gli “Ammortamenti e impairment”;
  • L’EBITDA ordinario è definito come il “Margine operativo lordo” riconducibile alla sola gestione caratteristica, collegata ai modelli di business di Ownership, Partnership e Stewardship, integrato con il margine operativo lordo ordinario delle discontinued operation. Esclude, inoltre, gli oneri associati a piani di ristrutturazione aziendale ed eventuali contributi straordinari solidaristici a carico delle imprese del settore energetico;
  • L’utile netto ordinario del Gruppo è definito come il “Risultato netto del Gruppo” riconducibile alla sola gestione caratteristica collegata ai modelli di business di Ownership, Partnership e Stewardship.

È pari al “Risultato netto del Gruppo” rettificato principalmente dei contributi solidaristici a carico delle imprese del settore energetico, nonché delle partite precedentemente commentate nell’“EBITDA ordinario” al netto degli eventuali effetti fiscali e delle interessenze di terzi;

  • L’indebitamento finanziario netto rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato:
  • dai “Finanziamenti a lungo termine”, dai “Finanziamenti a breve termine” e dalle “Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine”, tenendo conto dei “Debiti finanziari a lungo termine” inclusi nelle “Altre passività finanziarie non correnti” e dei “Debiti finanziari a breve termine” inclusi nelle “Altre passività finanziarie correnti”;
  • al netto delle “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”;
  • al netto della “Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine”, dei “Titoli correnti” e degli “Altri crediti finanziari” inclusi nelle “Altre attività finanziarie correnti”;
  • al netto dei “Titoli non correnti” e dei “Crediti finanziari non correnti” inclusi nelle “Altre attività finanziarie non correnti”;
  • al netto dei “Derivati attivi di cash flow hedge su cambio connessi a finanziamenti” e dei “Derivati attivi di fair value hedge su cambio connessi a finanziamenti”;
  • dai “Derivati passivi di cash flow hedge su cambio connessi a finanziamenti” e dai “Derivati passivi di fair value hedge su cambio connessi a finanziamenti;

Più in generale, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo Enel è determinato conformemente a quanto previsto dall’Orientamento n° 39, emanato il 4 marzo 2021 dall’ESMA, applicabile dal 5 maggio 2021, e in linea con il sopra citato Richiamo di Attenzione n. 5/21 emesso dalla CONSOB il 29 aprile 2021.

Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Enel (nella foto), ha commentato: "La Strategia che annunciamo oggi punta a trasformare il Gruppo Enel in un’organizzazione più snella, flessibile e resiliente, pronta per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che possono presentarsi in futuro. Nei prossimi tre anni adotteremo un approccio più selettivo negli investimenti, per massimizzare la redditività e minimizzare i rischi. Ci concentreremo sui nostri Paesi core implementando strategie integrate, puntando sulle reti, le energie rinnovabili e la creazione di valore nel segmento clienti con offerte commerciali bundled. La disciplina finanziaria sarà il fondamento della nostra Strategia, per potenziare la generazione di cassa e l’efficienza, mentre la sostenibilità continuerà a guidare le nostre decisioni di business. Grazie alla realizzazione di queste azioni e al raggiungimento dei nostri obiettivi, saremo in grado di rafforzare ulteriormente la posizione finanziaria del Gruppo e di incrementare la creazione di valore, garantendo così solidi rendimenti ai nostri azionisti".

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