Edison, 100 anni della storica Centrale Idroelettrica Venina: fino al 15 di ottobre, diversi appuntamenti per festeggiare la ricorrenza

- di: Barbara Leone
 
Edison celebra i 100 anni di attività della storica centrale idroelettrica di Venina nel comune di Piateda, in provincia di Sondrio, e il suo importante contributo allo sviluppo industriale e sociale del territorio, nonché alla transizione energetica del Paese. Un impianto che, insieme alle altre 7 centrali idroelettriche (Ganda, Belviso, Armisa, Publino, Zappello, Vedello e Campo) presenti in Valtellina e Valchiavenna, produce energia rinnovabile nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali. Un polo produttivo che dal 2016 al 2022 ha generato 4,4 TWh totali, corrispondenti al fabbisogno energetico di oltre 1,6 milioni di famiglie ed evitando l’emissione in atmosfera di oltre 1,8 milioni di tonnellate di CO2.

Edison, 100 anni della storica Centrale Idroelettrica Venina

“Siamo orgogliosi di celebrare il centenario della centrale idroelettrica di Venina in un anno particolarmente importante per il nostro Gruppo, in cui ricorrono i 140 anni dalla sua fondazione - dichiara Nicola Monti, amministratore delegato di Edison (nella foto) -. Edison è nata nel 1883 sull’onda della rivoluzione elettrica, e oggi con la responsabilità di un operatore che è attivo da 140 anni siamo di fronte a una nuova rivoluzione, quella portata dalla transizione energetica, di cui vogliamo essere leader attraverso scelte coraggiose, per assicurare un’energia sempre più democratica, sicura e soprattutto sostenibile. Un percorso in cui diverrà sempre più centrale la corretta gestione dell’acqua e la capacità d’ascolto dei bisogni del territorio, che per Edison sono da sempre la priorità”.

Gli fa eco Marco Stangalino, Vice Presidente Esecutivo e Direttore Power Asset Edison: “La celebrazione del centenario di Venina rappresenta un traguardo importante, di cui siamo particolarmente fieri. L’impianto è diventato nel tempo uno dei principali poli della produzione e gestione idroelettrica del Gruppo, all’interno di un territorio strategico per Edison, su cui manteniamo un costante impegno per favorire la creazione di valore condiviso volto allo sviluppo e alla crescita economica con un’ottica di lungo periodo. In Valtellina e Valchiavenna concentriamo un patrimonio industriale di eccellenza, in cui tecnologia e innovazione sono al servizio della sostenibilità e delle comunità locali. Dal 2016 al 2022 abbiamo trasferito risorse nelle aree in cui siamo presenti con i nostri impianti di produzione idroelettrica in Lombardia per circa 250 milioni di euro. Nella sola provincia di Sondrio circa 109 milioni di euro, di cui quasi 80 milioni destinati alle pubbliche amministrazioni, e la restante parte suddivisi tra imprese locali e costo del lavoro diretto. Un impegno nei confronti del territorio che desideriamo ribadire e rafforzare per continuare a crescere insieme”.

L’idroelettrico è il settore storico per Edison, che sul finire dell’800 ha costruito le prime centrali d’Italia sulle rive del fiume Adda, tutt’ora in funzione, e successivamente le prime grandi dighe alpine. Ma è anche il settore dove vuol continuare ad essere protagonista grazie a un know-how di eccellenza costruito nel tempo sia per la realizzazione che manutenzione e gestione operativa degli impianti, oltre che per i rapporti consolidati con le comunità dei territori in cui opera. In occasione della celebrazione dei 100 anni della centrale idroelettrica di Venina, Edison ha ideato un programma di appuntamenti per festeggiare l’impianto e il territorio. Da oggi fino al 15 ottobre è gratuitamente aperta al pubblico, presso la sala Consiliare del Comune di Piateda, la mostra “Passato e presente si incontrano a Piateda”, che racconta attraverso foto storiche e video d’eccezione provenienti dall’archivio Edison i 100 anni della centrale idroelettrica di Venina. Con lo scopo di avvicinare il pubblico ai temi dell’acqua e dell’energia, si terrano tre workshop condotti dai manager di Edison. Il primo è il 6 ottobre alle ore 21 presso la Sala Consiliare del Comune di Piateda ed è dedicato ai principi di funzionamento, le caratteristiche e le componenti delle centrali idroelettriche; il secondo, il 10 ottobre, presso l’auditorium del Comune di Ponte in Valtellina alle ore 21.00 ripercorre la storia del settore idioelettrico dalla fine dell’800 ai giorni nostri e parla delle sue prospettive future; il terzo, 14 ottobre, presso la Sala Consigliare del Comune di Piateda, alle ore 18.00, è dedicato alla centrale di Venina e alla sua prestigiosa storia. Il 12 e il 13 ottobre la centrale di Venina avrà come ospiti alcune classi delle scuole primarie di Piateda e Ponte in Valtellina e successivamente sarà aperta al pubblico su prenotazione, dalle ore 16.00 alle ore 18.00. Nell’occasione i ragazzi e le loro famiglie potranno partecipare ai laboratori organizzati in collaborazione con The FabLab dedicati al tema dell’acqua.

Inoltre, durante i due giorni di apertura, sempre su prenotazione, è possibile accedere a un corso di primo soccorso, che si tiene nel prato antistante l’impianto idroelettrico. Per finire, in occasione delle giornate FAI d’autunno, il 14 e il 15 ottobre, la centrale di Venina è aperta alle visite guidate che conducono il pubblico alla scoperta dell’impianto e di come venga prodotta energia elettrica.
I lavori di costruzione della centrale di Venina sono durati tre anni, dal 1920 al gennaio del 1923, ad opera del gruppo Falck per rispondere al crescente fabbisogno energetico dei propri impianti siderurgici. Al fine di raccogliere le acque dei ghiacciai e dei ruscelli, in altri tre anni, dal 1923 al 1926, è stata costruita la diga di Venina, laddove sorgeva un antico lago glaciale. Si tratta di un’opera che presenta una struttura ad archi multipli con generatrici verticali, unica al mondo, compromesso tra la diga ad arco e quella a gravità. Nel 1983 la centrale di Venina e la sua diga, così come gli altri impianti del gruppo Falck, sono diventati parte di Sondel Spa, e, poi dal 2000 del Gruppo Edison. La centrale idroelettrica di Venina è parte dell’asta idroelettrica di Venina – Armisa (comprendente gli impianti Armisa, Publino, Zappello, Vedello e Venina) e utilizza le acque provenienti dall’opera di presa di Vedello e di Armisa, regolate giornalmente dal serbatoio del Gaggio. L’impianto, perfettamente integrato nel tessuto territoriale locale, è un vero e proprio edificio monumentale in stile liberty, con uno stile che richiama quello degli edifici industriali dell’area metropolitana milanese, e che corrisponde a un modello urbano importato in montagna. Oggi la centrale ha una potenza installata di 146 MW e una producibilità annua di 235 GWh, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 87 mila famiglie ed evitare l’emissione in atmosfera di oltre 100 mila tonnellate di CO2 ogni anno.
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