Mercati asiatici in crescita: rally spinto da fiducia globale

Panoramica sui mercati

Alle 7:30 (ora italiana), i principali indici asiatici hanno registrato i seguenti movimenti:

• Nikkei 225 (Tokyo): +1,47%, superati i 40.000 punti
• S&P/ASX 200 (Australia): −0,21%
• Shanghai Composite (Cina mainland): −0,43%
• SZSE Component (Shenzhen): +0,69%
• China A50 (offshore): −0,95%
• DJ Shanghai: −0,17%
• Hang Seng (Hong Kong): −0,33%
• Taiwan Weighted: +1,09%
• KOSPI (Seoul): −1,16%
• IDX Composite (Indonesia): +0,96%
• Nifty 50 (Mumbai): +0,22%

Fattori trainanti

1. Ottimismo globale: l'MSCI Asia-Pacific ha raggiunto il massimo da novembre 2021, sostenuto dal calo delle tensioni geopolitiche e dagli acquisti sul comparto tech statunitense.

2. Accordo USA–Cina su terre rare: le due potenze hanno firmato un’intesa per velocizzare le spedizioni verso gli Stati Uniti, allentando le tensioni commerciali.

3. Pressioni sulla Fed: il dollaro ha toccato il minimo da 3 anni e mezzo dopo le indiscrezioni sulla possibile sostituzione del vertice della Federal Reserve.

Valute e tassi

• Dollaro USA: in calo dell’1,4% settimanale, peggior performance da oltre un mese; ha perso oltre il 10% da inizio anno.
• Euro/dollaro: stabile intorno a 1,168–1,17, vicino ai massimi triennali.
• Sterlina/dollaro: intorno a 1,373.
• Yen/dollaro: attorno a 144,45.

Materie prime

• Oro spot: leggero ribasso a circa 3.320 $/oz dopo aver toccato un massimo di 3.347 $.
• Petrolio Brent: in salita dello 0,4-0,7%, intorno a 68 $/bbl, ma con un trimestre negativo oltre il 10%.
• Petrolio WTI: tra 65,5 e 65,7 $/bbl.
• Altri metalli: calo contenuto, soprattutto sul rame.

Dichiarazioni ufficiali

“The cumulation of these various… positive developments all helped to contribute to the buoyant market mood we’re seeing.” – Khoon Goh, responsabile ricerca Asia per ANZ.

“Trump’s desire to ‘shadow’ the Fed using a designated replacement for Chair Jay Powell isn’t a good way to promote the perceptions of integrity and autonomy in U.S. policymaking…” – Thierry Wizman, stratega FX e tassi di Macquarie.

Analisi settori e regioni

• Giappone: Nikkei a +1,47%, oltre quota 40.000 grazie a un’inflazione più bassa del previsto.
• Cina: Shanghai Composite in calo dello 0,4%, A50 offshore a −0,95%.
• Hong Kong: Hang Seng debole, −0,33%.
• Corea del Sud: KOSPI in flessione dell’1,16% su prese di profitto.
• Taiwan: +1,09%, spinta dal comparto semiconduttori.
• Australia: ASX 200 in lieve calo dello 0,21%.
• Indonesia: +0,96% grazie alla fiducia economica.
• India: Nifty 50 a +0,22%, supportato da flussi domestici.

Prospettive e incognite

• Dati USA: l’indice PCE core sarà cruciale per orientare le prossime mosse della Fed.
• Dazi USA: il 9 luglio scade una tranche con potenziali impatti sui mercati asiatici.
• Giappone: i dati CPI futuri influenzeranno le decisioni della Bank of Japan e il rally del Nikkei.

Conclusione

I mercati asiatici hanno registrato un rialzo generalizzato, spinti da una rinnovata fiducia globale. Mentre le Borse cinesi e coreane hanno mostrato segni contrastanti, Tokyo ha brillato grazie al calo dell’inflazione e Mumbai ha consolidato i guadagni. Il crollo del dollaro e l’andamento delle commodities, soprattutto oro e petrolio, restano osservati speciali. Le prossime decisioni della Fed e le scadenze commerciali USA saranno determinanti per l’andamento dei mercati nei giorni a venire.