I mercati asiatici brillano all’unisono tra positivo sentiment globale e valute in rally — focus su futures europei e materie prime in fermento.
Performance delle borse asiatiche
Lunedì 30 giugno 2025, le principali piazze del continente hanno guadagnato terreno con slancio vivace:
- Nikkei 225 +0,85%, spinto dal sostegno internazionale.
- S&P/ASX 200 +0,50% in Australia, bene tra le materie prime.
- Shanghai +0,47%, SZSE Component +0,61%, DJ Shanghai +0,44% grazie alla fiducia sul fronte del commercio.
- China A5 -0,13%, lieve passo indietro tra i titoli più orientati al consumo interno.
- Hang Seng -0,21%, moderata debolezza di Hong Kong.
- Taiwan Weighted +0,39%, KOSPI +0,59%, IDX Composite (Indonesia) +0,24%, sostenuti da flussi regionali.
- Nifty 50 -0,30%, BSE Sensex -0,37%, Mumbai resta in lieve calo sul sentiment globale.
Il rally parte dall’onda positiva generata dalla ripresa dei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Canada – in particolare l’abolizione della digital services tax – e dalla tensione in diminuzione in Medio Oriente, che hanno favorito un posizionamento su asset rischiosi.
Cambi e valute: rally regionale
Le valute asiatiche hanno registrato performance notevoli:
- La rupia indiana (+1,3% la scorsa settimana, a 85,4750/USD) ha toccato i livelli migliori in oltre due anni, grazie al crollo del petrolio e al calo del dollaro.
- Dollaro più debole contro yen e dollaro canadese, con mercato che prezza tagli dei tassi Fed.
- Anche yuan cinese e won sudcoreano in rialzo grazie all’ottimismo sui colloqui USA-Cina per le terre rare.
Materie prime e oro
- Petrolio Brent attorno a 67,6 $/barile. Nonostante i timori sullo Stretto di Hormuz, un tweet del presidente USA e un forte contenimento dell’offerta hanno stabilizzato i prezzi.
- Le attese di rialzo dei prezzi, sempre in caso di escalation, trovano conferme: si ipotizza che un’interruzione possa spingere il Brent sopra i 100 $.
- Gas naturale sotto monitoraggio per dinamiche geopolitiche, ma stabile grazie all’attenuazione del rischio.
- Oro in lieve calo per via della propensione al rischio, ma resta sostenuto come bene rifugio. In Australia, la domanda supera il carbone e cresce in termini di export.
Futures europei all’apertura
I contratti sui principali indici europei riflettono un ottimismo moderato:
- Futures Eurostoxx e S&P 500 in rialzo di circa +0,4%, sulla scia del sentiment positivo post trade talks.
- Nasdaq future e S&P 500 future sui massimi storici, spinti da posizioni lunghe su titoli tecnologici.
Commenti e dichiarazioni
• Reuters, Hong Kong: “Markets opened on a positive note…”, si sottolinea l’innesco dei rialzi da Nord America ed Europa.
• Anand Krishnamoorthy, Bloomberg: “Stock index futures advanced and Asian equities rose as progress in several trade negotiations boosted risk appetite”.
• Anindya Banerjee (Kotak): “Le materie prime come petrolio e oro potrebbero meravigliare nel 3° trimestre, ma servono cautela per inflazione e bp indiane”.
Eventi nel mirino
- Attesi i PMI ufficiali cinesi di giugno (NBS) per segnali di ripresa produttiva.
- Dati occupazionali USA post 4 luglio influenzeranno le aspettative sui tassi Fed.
- Oggi interviene la presidente Lagarde all’ECB forum di Sintra, assieme a Bostic e Goolsbee tra i Fed speakers.
Rally brillante, ma attenzione alle incognite
Mercati asiatici positivi, con valute forti, petrolio sotto controllo e oro in leggera correzione. I futures europei aprono in rialzo di circa +0,4% grazie al sentiment globale. Molti elementi mettono le basi per una settimana interessante.
Ma è bene fare attenzione: la Cina resta fluida sotto la lente macro (PMI, consumi); l’andamento del dollaro e le tensioni geopolitiche in Medio Oriente possono capovolgere il quadro, con effetti su inflazione e Fed policy.